Un video realizzato dalla polizia nel corso dell’indagine su una delle presunte finte somministrazioni di vaccino
di Federica Serfilippi
«Sono pentito, mi rendo conto dei miei errori. Ma sono solo un anello della catena, non certo l’organizzatore». E’, in sintesi, quanto detto nell’interrogatorio di garanzia da Emanuele Luchetti, l’infermiere 50enne arrestato dalla Squadra Mobile nella maxi inchiesta sui vaccini bluff.
Le accuse: falso, peculato e corruzione. Almeno una sessantina, dicono gli inquirenti, le dosi non inoculate e gettate nel cestino dei rifiuti, all’hub Paolinelli di Ancona, nelle prime tre settimane di dicembre, periodo monitorato dagli investigatori. L’interrogatorio si è tenuto questa mattina nel carcere di Montacuto, dove l’operatore sanitario si trova dallo scorso lunedì. E’ durato poco più di un’ora. Luchetti, difeso dall’avvocato Marta Balestra, non si è sottratto alle domande del giudice Carlo Masini, firmatario dell’ordinanza che comprende 50 indagati.
L’infermiere ha riferito di «aver ceduto alle pressioni ricevute da coloro i quali hanno messo in piedi questo meccanismo», spinto anche da problemi economici.
«Un meccanismo nel quale si è trovato così tanto coinvolto da stravolgere quella che in realtà è la sua personalità» ha detto l’avvocato Marta Balestra che ancora non ha chiesto alcuna modifica alla massima misura cautelare, essendo ancora in corso le indagini della Squadra Mobile. Ci sarebbe stato un «blackout» nella mente di Luchetti. «E’ dimostrato che quando poi un medico, il dottor Miglietta, si è reso fintamente disponibile gli episodi hanno subito un incremento, in quanto Luchetti si è sentito appoggiato». E’ stato proprio Carlo Miglietta a denunciare Luchetti non appena accortosi del bluff. Si è poi finto suo complice.
Sempre oggi è stato interrogato anche il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi, titolare del ristorante Casablanca. Assistito dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Ivan Gori, Mecozzi, che si trova agli arresti domiciliari, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’udienza si è svolta al commissariato di Civitanova. Collegati da remoto il Gip e il pm Ruggiero Di Cuonzo. I legali del ristoratore al momento non hanno chiesto misure alternative a quella degli arresti domiciliari.
La settimana prossima si svolgeranno gli interrogatori dei presunti intermediari: l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, l’imprenditore edile Stefano Galli, la dipendente di un supermercato Daniela Maria Zeleniuschi. Si trovano tutti ai domiciliari.
In tutto sono cinquanta gli indagati, 19 di questi sono della provincia di Macerata. Le indagini proseguono e gli inquirenti avrebbero posto attenzione sulla posizione di altre 20 persone che sono in corso di identificazione.
I soliti sistemi italici... È chissà quanti ne verranno fuori ancora.
Vorrei vedere se questi poi facevano i post con scritto " i vaccini non funzionano"
"ma poverino... È stato obbligato a prendere i soldi" nonostante ha/aveva un lavoro a differenza di tanti, "doveva" prendere soldi sotto banco... Ma "poverino"... È stato obbligato
Insomma, una vittima delle circostanze
Ecco ,mo si pente e come sempre all' Italiana tutto a tarallucci e vino
Sono solo chiacchere davanti ai soldi non guardate in faccia a nessuno
Per me dovrebbero essere tutti RADIATI è una vergogna riguardo a chi crede in quello che si diploma ( e poi arriva il Dio denaro e semplificata tutto)
Vergogna
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È stato aperto il vaso di Pandora, ma era prevedibile una cosa del genere, e da come abbiamo visto, non è stato l’unico.
Grazie (anche) a questi soggetti siamo condannati a convivere ancora per molto con questo virus..
Bah..
Certo che per portare il falso, la corruzione ed il peculato in un Paese immmacolato come l’Italia bisognava proprio aspettare l’avvento della mala genìa dei no vax.
La mia opinione è che non si tratta di guadagni facili. Forse questa ha spinto l’infermiere. Per qualcuno deve essere Stato l’atteggiamento di forte rifiuto del vaccino. Di ogni vaccino, di tutti i vaccini. Quello che io definisco un caso di una mente deviata a causa della possessione satanica..
Un pentito da Guinness dei primati. Fra tre giorni, massimo martedì che poi ” né di marte e né di venere, non si inizia non si parte non si dà inizio all’arte”, il giudice dell’udienza preliminare rinvia tutti a giudizio.
Mentre la magistratura ordinaria non può che balbettare di reati risibilmente non emergenziali, all’italiana brava gente è ormai chiara l’urgenza d’una Santa Inquisizione Vaccinica con specifica competenza sulla peccaminosità no vax.
Hic Rhodus, hic salta, caro Mario!
Oggi scoperti anche a Palermo, chissà quanti altri casi è dove.
chi sbaglia deve pagare senza se e senza ma!