La sede della iGuzzini a Recanati
Oggi pomeriggio si è svolto il secondo incontro in Confindustria tra la direzione aziendale della iGuzzini Illuminazione e i delegati sindacali: la discussione è legata alla procedura di licenziamento per 103 addetti dello stabilimento recanatese dell’azienda che ora fa capo al gruppo svedese Fagerhult. Giudizio positivo sull’incontro dall’Ugl, freddino quello della Cgil. Aldo Tesei è il rappresentante dell’Ugl: «Nell’insieme direi che l’incontro è andato bene: sono state fatte delle valutazioni sugli scenari possibili e ci siamo dati appuntamento per mercoledì prossimo come rappresentanze sindacali interne e come segretari per poi tornare giovedì in Confindustria. Non si è parlato di numeri, sono state fatte delle ipotesi sulle possibili misure alternative ma nulla di concreto. Confindustria sia avendo un ruolo importante in questa trattativa, oggi sono stati considerati i vari scenari che si potrebbero aprire, non è stato definito nulla: da giovedì dovrebbero cominciare ad entrare nel concreto, l’azienda è molto propositiva ed ha sottolineato che sta facendo investimenti perché crede nel futuro della iGuzzini Illuminazione». Molto cauto Mauro Bracalente, Cgil: «Ci sono una serie di elementi da valutare, l’azienda ha fatto una serie di proposte: direi che è stato un incontro interlocutorio rispetto alla situazione». Il calendario propone per mercoledì prossimo un incontro tra i segretari sindacali e le rappresentanze interne, giovedì di nuovo in Confindustria ed è possibile che in quella occasione la direzione aziendale definisca la propria posizione.
(l. pat.)
iGuzzini, assemblee con i lavoratori «Licenziamenti da ridurre al minimo»
Licenziamenti alla iGuzzini, la Cgil: «Incontrata l’azienda, piano da ritirare»
a questi interessa solo tornare a lavorare
E meno male che questa era una realtà esemplare, pensa le altre!!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
L’unica cosa certa e’ che i sindacati cercano di salvare il proprio posto di lavoro ,poi per gli altri amen.
E certo se l’azienda licenzia la colpa è del sindacato.
Poveri noi.
Da esperienza vissuta, il sindacato è solo una figura nel posto di lavoro
Quindi no serve una cippa, se la proprietà è in difficoltà ti manda a casa il resto è tutto un bla bla bla!!