L’incompiuta dell’Unione Montana
nuova sede per i carabinieri

CAMERINO - Fumata bianca per la caserma dell'Arma. L'agenzia del Demanio si occuperà della progettazione e della realizzazione dello stabile, con un investimento di 5 milioni, ricevendolo in comodato gratuito per sessant’anni. Il sindaco Sborgia: «Siamo arrivati a questa firma dopo quasi due anni, si sono frapposti degli ostacoli che siamo riusciti finalmente a superare»

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Il palazzo dell’Unione Montana

 

di Monia Orazi

Via libera alla caserma dei carabinieri, nella parte di stabile incompiuta dell’Unione montana. Come ricordato da Dante D’Eugenio, ex presidente Unione montana, la nuova sede dell’ente, costata 15 milioni di euro, è stata costruita subito dopo il terremoto del 1997. Firmata stamattina la cessione del diritto di superficie, da parte dell’Unione montana Marca di Camerino, all’agenzia del Demanio, che si occuperà della progettazione e della realizzazione dello stabile, con un investimento di 5 milioni di euro, ricevendolo in comodato gratuito per sessant’anni. La parte incompiuta dell’Unione montana è stata realizzata dopo il sisma del 1997, mai terminata per mancanza di fondi. Ora in attesa della realizzazione della nuova caserma, i carabinieri andranno a palazzo Sant’Angelo, in centro storico a Camerino, messo a disposizione gratuitamente dalla Provincia di Macerata. La firma è stata annunciata in una nota l’agenzia del Demanio: «Un altro passo avanti è stato fatto oggi con la sottoscrizione dell’atto di acquisto del diritto di proprietà superficiaria a titolo gratuito a favore dello Stato dell’immobile dell’Unione montana Marca di Camerino, per la realizzazione della nuova sede da destinare alla compagnia dei carabinieri di Camerino. A questo passaggio potranno ora far seguito le attività di progettazione e i successivi interventi di ristrutturazione necessari ad allestire i nuovi spazi. Con il sisma del 2016 la vecchia caserma nel centro storico è stata infatti dichiarata inagibile e l’arma si è dovuta sistemare in moduli provvisori, fuori dalla cinta muraria. L’area da destinare alla nuova caserma, e il progetto per realizzarla, sono stati individuati nel 2020, quando è stata firmata l’intesa tra l’Arma dei carabinieri, l’Unione montana Marca di Camerino, il comune di Camerino e l’agenzia del Demanio che si occuperà anche dei lavori di riqualificazione necessari ad adeguare gli spazi, e finanziare gli interventi fino a 5 milioni di euro».

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Alessandro Gentilucci

Soddisfazione è stata espressa anche da parte del presidente dell’Unione Alessandro Gentilucci: «Sento anzitutto il dovere di ringraziare il generale Santicchioli, uomo di grande lungimiranza e senso dello Stato, e i suoi collaboratori: insieme abbiamo scritto una pagina di fondamentale importanza per la compagnia carabinieri di Camerino e di tutto il territorio camerte». Gentilucci, spiega che l’accordo è «frutto di un lavoro certosino e prolungato, necessario per superare le criticità e le problematiche che si erano presentate. È un atto di liberalità che facciamo, insieme ai sindaci, in nome e per conto di tutto il territorio. Voglio esprimere gratitudine anche al presidente della Regione Francesco Acquaroli per aver svolto una funzione sostanziale di raccordo tra le parti».

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Sandro Sborgia

Anche il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia ha espresso l’approvazione per l’obiettivo raggiunto: «Il mio ringraziamento va ad entrambi i prefetti che hanno lavorato a questo atto Iolanda Rolli e Flavio Ferdani, un grazie di cuore al direttore dell’agenzia del Demanio Tancredi per l’impegno profuso, al comandante della Legione Marche dei carabinieri generale Salticchioli, al colonnello Nicola Candido comandante provinciale dell’Arma. Siamo arrivati a questa firma dopo quasi due anni, si sono frapposti degli ostacoli che siamo riusciti finalmente a superare. L’agenzia del Demanio ora ha mano libera per avviare la procedura di progettazione e giungere all’aggiudicazione dei lavori, che speriamo avvenga quanto prima. Fin dal mio insediamento mi sono impegnato subito insieme all’amministrazione comunale, per sbloccare questa situazione». Sborgia rivela che in caso di esito non positivo, era pronto a dare una mano l’arcivescovo di Camerino, Francesco Massara: «Paradossalmente se non si fosse giunti a quest’atto, avevamo pronta la seconda ipotesi. Esprimo la piena soddisfazione per questa firma, ma le istituzioni hanno impiegato troppo tempo per arrivarci, mentre per dare in comodato d’uso all’Arma palazzo Sant’Angelo tutto si è definito grazie alla Provincia in breve tempo. Ringrazio monsignor Massara che nei momenti in cui sembrava non si potesse realizzare questa ipotesi, aveva messo disinteressatamente e volontariamente a disposizione un terreno».

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