Pierfrancesco Castiglioni
di Luca Patrassi
Pierfrancesco Castiglioni lo premette: non vuole intervenire da politico, è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, ma da ex dirigente di lungo corso di vari istituti scolastici. Il tema è quello della ripartenza delle lezioni in presenza ai tempi del Covid. Castiglioni, va detto subito, punta tutto sulla Dad. Nessun rischio calcolato, nessun azzardo. «Il governo – rileva Castiglioni – dopo aver annunciato in un primo tempo il ritorno totale in presenza per le scuole superiori – cosa improponibile – ha successivamente abbassato la percentuale, rimanendo tuttavia al di sopra del 50% in vigore precedentemente. Bene. Devo sottolineare tuttavia che mi sfugge cosa sia cambiato in termini di tracciamento, spazi, organici, trasporti per rendere più sicure le scuole e i mezzi pubblici rispetto a marzo». La questione trasporti secondo Castiglioni: «Gli studenti delle superiori provengono da un ampio bacino di utenza e il trasporto extra urbano non è in grado di soddisfare in breve tempo la richiesta di un incremento dei posti/auto o dei mezzi a disposizione. Come ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni “C’è un limite fisiologico rappresentato dal numero insufficiente di bus». E’ vero, ci sono 390 milioni di euro per i trasporti, ma gli effetti non potranno essere immediati».
Il terminal bus di piazza Pizzarello a Macerata
Sugli spazi a disposizione aggiunge: «Le scuole hanno i dispositivi di sicurezza ma non hanno gli spazi per garantire il distanziamento sociale. Una media di oltre 20 alunni dovrà restare in ambienti di 20-25 metri quadri per 5 ore al giorno e per 6 giorni alla settimana indossando la mascherina. Nel momento in cui è stata sospesa la campagna vaccinale per il personale scolastico e gli studenti non sono vaccinati si aumenta la percentuale degli studenti in presenza. E questo a un mese dal termine delle lezioni. Considerati lo stato delle vaccinazioni, la diffusione delle varianti, il numero di casi che vengono gestiti ogni giorno, non mi sembra una scelta saggia. Nel nuovo documento “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da Sars-Cov-2 in tema di varianti e vaccinazione”, viene auspicato che il distanziamento fisico sia aumentato “fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria”. La dimensione delle aule scolastiche renderebbe pressoché impossibile tale distanziamento per cui i ragazzi sarebbero costretti a indossare la mascherina per tutto l’arco della mattinata. Le aule sono sempre quelle, gli spazi non si sono miracolosamente espansi. Occorre rivedere il protocollo sul rientro in sicurezza visto che quello attuale risale al 6 agosto. Dovrà essere rivisto il numero di organico per classe. Tutto ciò verrebbe aggravato dalla volontà manifestata da alcuni dirigenti di considerare la percentuale in presenza non all’interno delle singole classi, ma all’interno dell’Istituto il che significherebbe che la rotazione avverrebbe per classi e non tra gli studenti della stessa classe con un assembramento molto pericoloso. Il rischio è quello di assistere a un’altra recrudescenza del virus, visto che a novembre e a febbraio l’impennata dei contagi si è verificata in concomitanza con la riapertura delle scuole». La sintesi finale firmata Castiglioni: «Non sarà allora il caso di soprassedere ad una modifica parziale che comunque costringerebbe le scuole a ricorrere ancora alla dad, facendo rotazioni? Non sarebbe meglio focalizzare gli sforzi per poter ripartire l’anno prossimo in presenza e in sicurezza?».
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Glielo dico io cosa e’ cambiato, che da 6 mesi Lega e FdI (a cui anche lei appartiene) soffiano sul fuoco delle riaperture. Se qualche volta avesse detto due parole contro questi atteggiamenti propagandistici, oggi avrebbe titolo x protestare. Non basta premettere “non parlo da politico”
Sig. Citrulli, evidentemente lei ha una voglia endemica di protestare. Ritengo che lei avrebbe dovuto, anziché criticarmi, apprezzare il fatto di essermi espresso contro la linea politica del partito di cui faccio parte, proprio perché da ex dirigente scolastico sono convinto che il binomio “rientro in classe-sicurezza” sia inscindibile. Checché ne dica Salvini.
il signor citrulli la ringrazia per aver confermato quanto le ha contestato.
Le proteste vanno comunque respinte nel merito, non solo in quanto tali, ovviamente non e’ questo il caso.
Ciarulli, mi scuso innanzi tutti per il modo errato con cui ho indicato il suo cognome per colpa del correttore automatico. Tuttavia devo dire che lei non comprende o fa finta di non comprendere. Io sono contrario al ritorno in massa a scuola per i motivi che ho cercato inutilmente (per lei) di spiegare. Sono invece totalmente contrario, per esempio, all’ostinatezza con cui ci si rifiuta di portare un’ ora avanti le chiusure dei locali. In 30 in un aula si, ma in 4 distanziati in un tavolo di un ristorante fino alle 23 no!!! Mah?!? Non ho mai portato il cervello all’ammasso per cui penso di poter criticare una cosa di questo governo pur se non ne ho criticate altre.