La linea rossa riporta il valore soglia che secondo il dott. Spada potrebbe essere fissato in modo da mandare in zona rossa una provincia prima che sia troppo tardi
di Claudio Maria Maffei*
Purtroppo le Marche stanno scalando tutte le classifiche sulla diffusione del Covid-19 nelle Regioni italiane. Ieri nelle solite elaborazioni che cito spesso del dott. Spada che le pubblica nella pagina Facebook di Pillole di Ottimismo le Marche erano al terzo posto come numero di casi nella ultima settimana e come frequenza nell’ultimo mese di ricoveri in terapia intensiva, ricoveri totali e decessi erano rispettivamente al quarto, quinto e sesto.
Claudio Maria Maffei
Nel primo articolo che scrissi qui su Cronache Maceratesi il 15 gennaio di quest’anno sottolineavo che la situazione epidemiologica delle Marche stava peggiorando e ricordavo che già allora stavamo iniziando a scalare le stesse classifiche, ma certo senza arrivare alle posizioni di oggi. Basti pensare che prima di Natale come numero di nuovi casi alla settimana eravamo all’ottavo posto, mentre come ricoveri in terapia intensiva, ricoveri totali e decessi eravamo rispettivamente all’ottavo, sedicesimo e diciottesimo.
Come si spiega il drammatico peggioramento di tutti questi indici? Una risposta seria e convincente che lo spieghi in modo esauriente non c’è e non va scaricata tutta la responsabilità sulla politica. A cui però è giusto chiedere se abbia riflettuto su questi dati e sulle sue scelte e sulle sue non scelte. Ad esempio sulla scelta di fare lo screening di massa che ha dato una falsa sicurezza e ha sottratto risorse ed energie ad altre attività più utili e sulla non scelta di aspettare così tanto prima di mettere Ancona e le altre Province in zona rossa. Purtroppo è ancora questa la unica misura che funziona perché costringe tutti ad adottare quei comportamenti che evidentemente molte persone non hanno la maturità di tenere in assenza di provvedimenti restrittivi. I grafici del dott. Spada di ieri con i dati delle diverse province delle Marche lo dimostrano. Nella Provincia di Ancona in cui le misure sono state prese prima la frequenza di nuovi casi diminuisce mentre altrove in Regione, Macerata compresa, ancora aumenta. La linea rossa dei grafici riporta il valore soglia che secondo il dott. Spada potrebbe essere fissato in modo da mandare in zona rossa una provincia prima che sia troppo tardi.
Guido Bertolaso con il sindaco Fabrizio Ciarapica ieri a Civitanova
Ieri ha fatto un passaggio a Civitanova Marche il dottor Guido Bertolaso fornendo così l’occasione al sindaco Fabrizio Ciarapica di sottolineare il ruolo di eccellenza e salvavita del Covid Center. Accolgo l’invito del sindaco a non utilizzare questa struttura per divisioni ideologiche perché non è di questo che hanno bisogno i pazienti ed i cittadini. Credo che abbia perfettamente ragione: i pazienti hanno bisogno delle cure migliori possibile e i cittadini delle informazioni più accurate ed oneste che è possibile dare. Con questo spirito ricordo solo che il Covid Center aveva ed ha due enormi problemi.
Il Covid center di Civitanova
Il primo è che non riesce ad avere gli standard di cura delle terapie intensive “vere” degli ospedali “veri”, perché solo in queste è possibile mettere a disposizione tutto il sistema di servizi e di consulenze necessario per i pazienti più gravi che un ospedale ricovera e cioè quelli da terapia intensiva. Il secondo problema è che per funzionare il Covid Center sottrae personale agli altri ospedali e lo fa lavorare in equipe che non hanno certo il tempo di abituarsi a quel lavoro di squadra indispensabile per far funzionare bene una terapia intensiva. Detto questo ormai la scelta del Covid Hospital nelle Marche è stata fatta ed è giusto fare i bilanci alla fine quando sulla base dei dati veri e complessivi si potrà dire se è stata una scelta lungimirante o meno. Per ora i dati ricordati all’inizio ci dicono che la vera risposta alla pandemia non sono le astronavi, come il dottor Bertolaso definì l’anno scorso le terapie intensive in fiera, ma le molto più terrene decisioni che la politica regionale ha la responsabilità di prendere al momento giusto.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
Fallimento di un sistema economico sociale che dura da oltre 40 anni. Quando metti la Sanità in mano alla politica per tutto questo tempo, questi sono i risultati. Covid19 non ha fatto altro che accelerare un processo fallimentare. Un sistema fallito che andava avanti da sì tanto tempo non può essere cambiato in sei mesi/1 anno. Occorrono decenni!!!
Io dico solo, è passato un anno e non hanno fatto nulla per migliorare la situazione. Ospedali sempre collassati, virus che dilaga sempre di più. Non hanno aumentato le terapie intensive, non hanno assunto personale medici specializzato. Nulla, e non ci fanno lavorare e non Pagano n eanche i sussidi.
Se siamo ai vertici la responsabilità è di chi governa la Regione, di chi sennò. Nessun controllo, decisioni prese troppo tardi....
Il Covid cè.. e fa morire le persone.. anziane o che abbiamo malattie pregresse non conta.. tutti hanno diritto almeno a curarsi e ad un posto dignitoso.. se non cera il Covid Center era sicuramente peggio... questa situazione deve far riflettere chi ci governa ora .. lanno scorso si criticava il governo per le chiusure.. ora il Governatore ha fatto di peggio.. ci deve insegnare che a criticare siamo tutti buoni finché non si è al comando.. poi ci si trova di fronte alla triste realtà e si capisce che le scelte vengono e devono essere fatte per salvare vite e non solo per propagande elettorali! Questo è il mio pensiero
Mattioli Massimo hai ragione aggiungo che gli ospedali vanno aperti nn chiusi o ridimensionati magari a favore di strutture private....
Gianni Lambertucci è purtroppo.. lItalia è tutto un magna-magna...
Abbiamo capito che non è solo una questione di virus ...! premetto che NON sono una novax
Ma ringraziamo Dio che c'è il COVID HOSPITAL di Civitanova...non avete idea di quello che scrivete. Io sto qui da una settimana..e probabilmente ci starò altri 10 giorni o più. L'ospedale è strapieno...in tutti i Moduli...e sono attrezzatissimi e gentilissimi. Qui ti senti sorvegliato h24 e quando sei in un Limbo sconosciuto dove non si sa mai se sali o scendi...se vivi o muori...vi assicuro che benedici ogni centimetro quadrato di questa struttura e la gente meravigliosa che ci lavora giorno e notte!
Di Covid si muore. Si muore se sei molto anziano, ma anche meno. Si muore se sei già molto malato, ma anche da più o meno sano. Si muore prima di arrivare in ospedale ma si muore, anche molto, in terapia intensiva. In rianimazione. Si muore molto adesso, più che nella prima ondata, quando non c era nessuna informazione e molta confusione disorganizzata. Si muore che ci siano posti in ospedale, o meno. Si muore, anche con le scuole superiori chiuse da settimane dopo che erano fruibili per solo uno o due giorni a settimana, con tutti i negozi non essenziali chiusi, con la gente cui è permesso solo casa spesa alimentare e lavoro. Il personale sanitario era scarso già anni fa, e non lo formi in 6 mesi se non lo importi dall'estero. I trasporti pubblici sono vuoti, non so in città centro, ma nei paesi come i nostri sono stati sempre scarichi tolto il carico scolastico e quello si, si poteva organizzare meglio. Ma le scuole chiudono lo stesso. Di covid non muori se stai attento a seguire le regole e non vedi i parenti, gli amici, al chiuso delle case, e fuori se porti sempre mascherine pulite, regolari. Quello che va organizzato adesso è il vaccino, visto che nessuno ha voluto studiare cure x abbassare la mortalità nelle persone senza comorbilità. Le varianti purtroppo hanno fatto il loro corso, indipendentemente dal colore della giunta regionale, e x quanto la chiusura sia una disgrazia x tutti, è l unica soluzione al momento in grado di rallentare la circolazione del contagio, che gira con le persone in giro. Odio scriverlo, ma è così
Ma invece di manifestarci sui social come veri intellettuali (risolutori) di pandemie facessimo il nostro dovere? Ossia rispettare tutte le regole cosi' poi avremmo voce per contestare. No, questo sarebbe da persone civili non il nostro caso noi facciamo solo chiacchiere da bar o commenti (TEORIA) la pratica la contestiamo dato che noi capiamo subito le soluzioni dei vari problemi la colpa la diamo sempre ad altri.
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Ed ecco a voi il ns Crisanti/Galli per l’ennesima analisi inutile della pandemia marchigiana..
Avanti signori e signore, venghino altri guru de no altri ad illuminare le ns menti offuscate dall’ignoranza…
Bah….
In Sardegna hanno fatto il tamponamento di massa col supporto del prof. Crisanti e la Regione è bianca. Da noi è stato fatto alla garibaldina. Si è data la sensazione ai cittadini di essere immuni. Ed ora la situazione è sotto gli occhi di tutti.
Invece di continuare a propinare dei dati fasulli, sarebbe quasi ora che la regione organizzasse meglio gli interventi domiciliari, in modo che i medici possano intervenire subito.
Occorre variare il protocollo come ha fatto la regione piemonte: introdurre l’idrossiclorochina ed eliminare la tachipirina.
Le tesi del Dr. Maffei sono inattaccabili nella loro semplicità. I provvedimenti restrittivi forti vanno messi in atto al primo accenno di risalita della curva dei contagi e non quando siamo all’apice. La cadenza di cambio colore sarebbe la stessa, ma si otterrebbe una soglia di contagi, e di malati e di ricoveri e di morti, molto più contenuta. Come recita il famoso adagio polopolare ” non serve chiude lu cancellu quanno lu porcu è già scappatu “.