Civitanova ha due eletti in Regione:
entrano Borroni e Micucci,
fuori Ciarapica: «Qui non era facile»

POST-VOTO - Il capogruppo uscente del Pd è il più votato in città. Deludenti le performance del sindaco che in città prende comunque 1144 voti ma arriva secondo nella sua lista: «Mi sono candidato con Forza Italia e a Civitanova il partito è arrivato al 12%, quasi il doppio rispetto al dato provinciale e regionale. Assessorato? No che c'entro io, non è l'argomento del giorno». Gabellieri è penultima in Lega. Saltamartini primo in provincia grazie anche ai voti di Vince Civitanova (355). Leonardi sicuro assessore, Borroni in consiglio regionale. E ora in giunta sarà rimpasto, cambiano le carte in tavola a Palazzo Sforza

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di Laura Boccanera

Era la città che presentava il maggior numero di candidati consiglieri (ben 19 fra liste di minoranza e maggioranza) e alla fine ne elegge in consiglio ben due, uno per Fdi e uno nella minoranza per soli 6 voti di stacco dal secondo. Mentre il capoluogo (Macerata) al momento è senza eletti. 

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Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova, candidato con Forza Italia

 Il risultato delle urne è positivo per Civitanova, ma ha molte facce. Su sei consiglieri regionali in provincia due arrivano da Civitanova. Fino a ieri sera però sembrava non ce ne fosse nemmeno uno. Ma da un lato la legge elettorale, dall’altro uno scarto di 6 voti fra Micucci e Carancini ha consentito alla città di portare in Regione due rappresentanti. Si tratta di Pierpaolo Borroni di Fratelli d’Italia e di Francesco Micucci per la minoranza del Pd.

Nella tarda serata di ieri, di rientro ad Ancona, al ristorante Tre corone a Porto Potenza si festeggiava con Francesco Acquaroli e Giorgia Meloni (e con loro gongolava anche l’assessore civitanovese Pierpaolo Borroni), in piazza XX Settembre invece i musi erano un po’ più tirati. Non è stata brillante la performance del sindaco Fabrizio Ciarapica (1733 preferenze, arrivato secondo in Forza Italia dietro all’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui) che su queste elezioni aveva puntato tutto al costo di sbrindellare completamente la sua maggioranza che da domani dovrà provare a rattoppare.

Deludente anche la prestazione dell’assessora defenestrata Maika Gabellieri che nonostante lo sponsor Lega non riesce ad arrivare tra i primi tre più votati del Carroccio (Filippo Saltamartini, Renzo Marinelli e Anna Menghi) ed è penultima con 1300 voti. Durante la campagna elettorale l’ex assessore aveva fissato un obiettivo: superare anche solo di un voto l’avversario della coalizione Ciarapica. Missione fallita. Ha tenuto sulla corda fino a questa mattina il risultato all’interno della lista del Pd. Mentre quasi tutti i candidati ormai dormivano in due nelle sedi aspettavano l’ufficialità dello spoglio a Pieve Torina arrivato alle 4 del mattino. Francesco Micucci e Romano Carancini infatti si sono rincorsi per tutta la sera sul filo del voto, avanzando l’uno sull’altro e per un momento si è creduto anche che Carancini potesse scippare il posto al consigliere uscente. Un dato che sarebbe stato ancor più clamoroso dal momento che il Partito Democratico in larga parte della provincia promuoveva la candidatura di Micucci. Un risultato che fa onore a Carancini per la performance personale ma che non basta per raggiungere Ancona. Alla fine il voto contabilizza 2352 preferenze per Micucci e 2347 per Carancini. Micucci col suo risultato è anche il più votato fra i civitanovesi.

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Micucci e Borroni

Nel partito di Salvini, l’ex parlamentare e sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini ottiene 355 voti a Civitanova, a dimostrazione che la lista Vince Civitanova effettivamente ha votato per l’ex senatore dell’entroterra maceratese invece di scegliere fra i 3 esponenti dell’amministrazione cittadina. Un’analisi che va fatta perché dopo i festeggiamenti per la vittoria regionale cambieranno anche le carte in tavola a Palazzo Sforza. Anzitutto la conformazione della giunta. Pare quasi certo l’ingresso di Pierpaolo Borroni in consiglio: nella ripartizione dovrebbero scattare 4 seggi alla maggioranza da ripartire fra Lega, Fdi e Forza Italia (due alla Lega con Saltamartini e Marinelli, uno a Fratelli d’Italia con la Leonardi e uno a Forza Italia con Pasqui). Ad ogni modo la più votata in Fdi in provincia è il consigliere uscente Elena Leonardi che è data per certa come assessore regionale visto l’impegno già profuso, in particolare sul tema della sanità come consigliere regionale d’opposizione e tra i fedelissimi di Acquaroli. Ma entra anche Borroni e non per slittamento perché alla provincia di Macerata spettano 6 seggi e non 5 grazie ad un resto dei seggi residui. Non sarà così per Ciarapica che si ferma a 1733 e viene battuto sul campo dall’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui (2203). «Mi sono candidato con Forza Italia e a Civitanova il partito è arrivato al 12%, quasi il doppio rispetto al dato provinciale e regionale – il commento di Ciarapica durante la notte, quasi al termine delle sezioni scrutinate – registro l’ottimo risultato di Pasqui, sapevo non sarebbe stato facile, qui c’erano candidati forti come Borroni e la Gabellieri, ma il 12% è un risultato buono per il partito».

Chiediamo però se le aspettative erano più alte visto che quello che si è messo in gioco è stato molto, in primo luogo la tenuta dell’amministrazione e anche la possibilità di un bis e se magari ci sono ambizioni per la giunta regionale e per un assessorato visto che Ciarapica riveste anche il ruolo di vicecommissario regionale: «Mi sono messo in gioco e ho voluto dare il mio contributo visto che si era fatto il mio nome anche come candidato governatore e mi sono speso fino all’ultimo. L’assessorato? No che c’entro io? non è l’argomento all’ordine del giorno, aspettiamo la ripartizione e poi andrà Battistoni alla trattativa». Chi invece gongola è Borroni: «sono assolutamente soddisfatto del risultato -ammette – devo ringraziare Civitanova e tutto il gruppo di Fdi perché non è una vittoria solo mia, ma di tutto il gruppo, un risultato che dà onore e merito al capogruppo locale e a tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia».  E che scenario potrebbe aprirsi su Civitanova in vista delle comunali prossime? L’amministrazione reggerà fino alla scadenza? «Si apre uno scenario nuovo su Civitanova, ma ne parleremo nel partito». E la situazione ora all’interno dei partiti diventa incandescente. Fuori dai giochi gli altri civitanovesi in gara, fra tutti il consigliere Stefano Ghio, ex candidato sindaco che con la civica a sostegno di Mangialardi rastrella 366 voti. Sulla stessa lunghezza l’ex assessore Cristiana Cecchetti con la civica Marche coraggiose che porta a casa 319 preferenze personali.

Questo nel dettaglio il voto della città di Civitanova per i partiti maggiori: per la Lega: Maika Gabellieri 669, Filippo Saltamartini 355, Emanuela Addario 79, Anna Menghi 78, Renzo Marinelli 69, Luigi Zura Puntaroni 30. Per Fratelli d’Italia Pierpaolo Borroni 1030, Elena Leonardi 342, Simone Livi 59, Francesco Pio Colosi 38, Maria Letizia Scalpelli 13, Tiziana Gazzellini 12. Forza Italia: Fabrizio Ciarapica 1144, Raffaele Delle Fave 85, Gianluca Pasqui 54, Sabrina Baiocco 43, Nicoletta Governatori 16, Tamara Tordini 16. Per il Partito democratico: Francesco Micucci 1271, Roberta Pennacchioni 151, Loredana Riccio 94, Giovanni Salvucci 92, Romano Carancini 52, Sauro Scaficchia 10. Italia Viva: Flavio Corradini 138, Francesco Fiordomo 51, Natalia Conestà 44, Manila Ilari 18, Lucia Pistelli 8, Massimiliano Bucchi 3. Movimento 5 stelle: Gian Mario Mercorelli 80, Maria Arco Boiano 72, Riccardo Arbuatti 67, Alessandro Natali 53, Cristina Brunelli 8, Frediana Capone 6. Marche Coraggiose: Paola Petrelli 199, Cristiana Cecchetti 174, Massimo Lambiase 164, Giovanni Chiarella 20, Francesco Bravi 5, Ariana Hoxha 4. Le nostre Marche Il centro: Stefano Ghio 236, Stefano Cardinali 65, Claudia Marzia Curzi 11, Giacomino Piergentili 6, Loretta Dichiara 5, Susanna Vitarelli 3. Dipende da noi la lista di Mancini: Elisabetta Giorgini 285, Fabio Taffettani 67, Antonio Pagnanelli 28, Matteo Simoni 16, Barbara Salcocci 11, Katiuscia Merlini 6,

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