Un piccolo gesto per donare speranza in un momento difficilissimo per la società e per l’economia. L’Euromarketing 90 di Esanatoglia ha deciso di pagare lo stipendio anche ai suoi merchandiser che in questi giorni non possono lavorare. L’azienda a conduzione familiare (i soci sono i 4 fratelli Armando, Enrico, Andrea e Sara) si occupa di vendita di prodotti attraverso monitor nei negozi in tutta Italia. «Noi non abbiamo aspettato il decreto – spiega Andrea Grossi. Li avevamo già fermati lunedì scorso. Non possono fare il lavoro da casa ma abbiamo preferito farli stare a casa e pagarli come se lavorassero». I lavoratori interessati sono una decina. La famiglia Grossi, che nelle scorse settimane aveva anche donato duemila mascherine ad un fornitore di Hong Kong, non ci trova nulla di strano: «Non abbiamo fatto niente di eroico ma solo un piccolo gesto in un momento di grande difficoltà nel quale dovremmo essere tutti uniti collaborare aiutarci per fare ciò che tutto questo finisca al più presto Abbiamo fatto il minimo che si potesse fare. Siamo una famiglia e giochiamo di squadra. Qualche settimana non ci cambia la vita. Gli ordini sono calati anche per noi. Ci vuole senso civico, dovremmo averlo tutti. Bisogna aiutarsi in questi momenti. Ci sono aziende che non hanno la possibilità di farlo, noi possiamo ancora permettercelo e abbiamo deciso così».
(a.p.)
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