di Laura Boccanera
«Sono arrivati i milanesi nella notte, sono scappati dalla Lombardia». Tutte di questo tono le telefonate che negli ultimi giorni sono arrivate ai centralini delle forze dell’ordine per denunciare vicini di casa che soggiornano in case vacanze e che avrebbero raggiunto la costa.
Telefonate arrivate sia a polizia che ai carabinieri che avrebbero fatto dei riscontri per verificare la situazione: in un caso i milanesi erano arrivati in città già da una settimana. Per altre segnalazioni invece non è stato possibile verificare se effettivamente dal nord fossero arrivate persone scappate dopo il decreto che istituiva la zona rossa al nord.
«Non è possibile fare una caccia alle streghe, stiamo aspettando di avere delle direttive così da agire in maniera coordinata dalla prefettura – ha spiegato la comandante dei vigili urbani Daniela Cammertoni – al momento stiamo facendo informazione fra gli esercenti commerciali per spiegare le nuove norme, poi ci sarà una fase di controllo. Per quanto riguarda invece eventuali segnalazioni sull’occupazione di case estive non siamo tenuti ai controlli. Chi arriva da altre zone deve segnalare all’Asur la propria presenza e mettersi in quarantena». E in tal senso oggi il governatore Ceriscioli ha emanato ben due ordinanze, una per chi viene da alcune zone del nord e un’altra esclusivamente per chi si è spostato dalla provincia di Pesaro-Urbino (leggi articolo). Ma le telefonate sono state numerose, sintomo di un allarme e di un’attenzione elevata sul problema Coronavirus.
Chi sa deve denunciare alle forze dell'ordine. Che vengano denunciati i furbetti che contagiano.
Ma sì venite a contagiare ancora di più la nostra regione perché giusto ce la passiamo bene speriamo che vi blocchino al casello!
Daniele Carfagna sono arrivati di notte come i ladri
Senza rispetto
Romina Ripari scossicci Nunana e sirolo pieno di turisti
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AL NETTO DI QUELLI CHE “DAGLI ALL’UNTORE”, MI VIENE SPONTANEO DENUNCIARE QUESTA ITALIOTA CONSUETUDINE DI FARSI “I C:ZZ. PROPRI”
ANCHE SE QUESTO POTREBBE COSTARE CARO ALLA COLLETTIVITA’. ECCO, SE MI CAPITASSE DI INCONTRARNE UNO, NON GLI DIREI “TORNATENE A CASA”, MAI. MA SICURAMENTE GLI DIREI QUELLO CHE E’ SECONDO ME: “UN TESTA DI C.ZZ.”
Poiché la residenza anagrafica spesso non coincide con la residenza ‘vera’ e con il domicilio non sarà né agevole né veloce dimostrare comportamenti che violano i due decreti CPM.
E’ evidente che, se uno scappa da Milano, non lo fa per contagiare i terroncelli ma per sfuggire al contagio, sentendosi ancora vergine da esso, e probabilmente con ragione, essendo i contagiati qui al nord diecimila su quindici milioni, vale a dire meno di uno su mille. Tutto questo fomentare odio da parte di chi ignora perfino le tabelline è così triste… il peccato dipende dall’intenzione e in questi casi l’intenzione è umana… io non ritorno a Macerata perchè preferisco il coronavirus…
Qualcosa di buono quindi lo fà anche il Virus!
Franco Pavoni, quello che lei chiama peccato è, in questo caso, un reato. Se poi ci parla di tabelline, al centro la percentuale di malati è anche inferiore, eppure l’intenzione umana di andare a trovare i genitori o i fratelli o la fidanzata è pure un reato. E’ inutile sapere le tabelline se poi non si capisce il senso e lo scopo di questi provvedimenti.
Grifantini, come saprà il presidente Berlusconi è scappato in Provenza, come mai i provenzali non lo sbattono in galera? non capiscono il senso del provvedimento?
https://youtu.be/j3nyaDIM8O0
questo era il messaggio del governo un mese fa quando non si doveva discriminare i cinesi, adesso la verità governativa si è completamente capovolta e se si tratta di criminalizzare lombardi in preda al panico non c’è perdono… naturalmente per gli errori del potere e della ”scienza” nessuno paga, nessuno è responsabile.