«Momento drammatico per gli hotel, si rischia di azzerare investimenti, vengano attivate misure a tutela dei posti di lavoro». Questo il grido d’allarme lanciato in un tavolo di lavoro via Skype dai tour operator incoming con la Regione Marche. L’emergenza sanitaria è arrivata in un momento in cui solitamente le strutture alberghiere iniziano a monetizzare gli investimenti fatti nell’inverno con la partecipazione a fiere e workshop e invece attualmente la situazione è allo stallo. A Civitanova le camere sono quasi tutte libere e c’è anche chi ha deciso di chiudere per ferie viste le disdette della clientela business: «siamo in ferie già da sabato visto che non abbiamo prenotazioni e le camere sono vuote – dicono dall’hotel Dimorae – per ora una settimana, poi vedremo cosa fare». Situazione assai problematica anche per il gruppo Giustozzi proprietario del Cosmopolitan a Civitanova e di altre due strutture alberghiere e ristoranti nell’entroterra. «Di 192 camere ne abbiamo solo 2 occupate. Non ci sono prenotazioni né dal nord né da altrove, abbiamo anche ricevuto delle circolari dalle associazioni di categoria di non far prenotare clienti che venivano dalle zone rosse. Al momento abbiamo chiuso i ristoranti tanto non si possono fare neanche meeting e cerimonie, è un massacro».
Ma la situazione è drammaticamente la stessa ovunque: «Non abbiamo prenotazioni – dice Stefano Mei del Velus – abbiamo una camera con una persona da Napoli che è venuto per lavoro. E avevamo altre stanze prenotate da una ditta del sud che però ieri sera dopo il decreto ha fatto rientrare tutti a casa nella notte. Aspettiamo che passi la buriana, per ora teniamo aperto, ci andiamo più o meno pari con le spese». Nel corso dell’incontro sono state avanzate tre proposte al momento in discussione e gli operatori hanno fatto appello per poter avere una risposta rapida ed efficace da parte della Giunta regionale e di tutto il Consiglio regionale, al fine di scongiurare che un settore importante quale quello del turismo organizzato che rappresenta il 50% degli arrivi e presenze durante tutto l’anno e su cui tanto si è fatto in questi anni, strategico per l’intera Regione, venga cancellato in un colpo solo in maniera così drammatica. In particolare si chiede un intervento a favore della liquidità sul modello di altre regioni che aiutano con un sostegno economico le attività che dimostrino un decremento di fatturato e perdite. Un aiuto potrebbe venire anche dalla sospensione delle tasse regionali sugli automezzi aziendali. Il secondo provvedimento al vaglio una pressione sugli enti locali per una forte riduzione delle tariffe comunali: Tari , Tasi, acqua e gas e sospensione cartelle rottamazione per almeno 6 mesi. Infine un intervento su governo centrale e Abi al fine di sospendere ogni pagamento di cartelle esattoriali e rateizzazioni di vario genere almeno per 6 mesi . Sospensione di mutui e finanziamenti di ogni tipo, compreso il decorrere degli interessi, almeno fino alla generale ripresa del lavoro del comparto turistico. Finanziamento delle imprese attraverso il fondo emergenza appena costituito dal consiglio dei Ministri. Attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga, anche per le aziende con meno di 6 dipendenti su tutto il territorio regionale.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Le aziende che debbono restare chiuse possono mandare in ferie i dipendenti al fine di contenere le perdite economiche.
Faccio un ragionamento terra a terra: se gli alberghi fossero pieni, significherebbe che la gente si sposta!!!!
Ma se si spostano non possono dire che RIMANGONO A CASA!
Detto questo io desidererei un pochino di COERENZA e RIMANETE A CASA!
Mi pongo una semplice domanda:
Gli albergatori si lamentano di avere camere vuote!
Se le camere fossero occupate significherebbe che la gente si sposta!
Se la gente si sposta contravviene alle disposizioni emanate!
RIMANETE A CASA IL PIÙ POSSIBILE SE VOGLIAMO COMBATTERE il CORONAVIRUS!