Fabio Urbinati
Flavio Corradini come proposta, un sì convinto ad un’eventuale candidatura di Valeria Mancinelli proposta dal Pd e un no deciso alle primarie e a Ceriscioli. Eccola, in estrema sintesi, la posizione di Italia Viva in vista di Marche 2020. Domani pomeriggio è previsto un tavolo di coalizione dopo la direzione regionale dei dem con il vicesegretario nazionale Andrea Orlando e questi saranno i concetti che porteranno avanti i renziani per cercare di trovare la quadra.
«Noi siamo per la discontinuità – ribadisce il capogruppo in Regione Fabio Urbinati – la direzione di domenica del Pd non ha delineato nulla. Però ci sono sembrate importanti le parole di Orlando, nel senso di provare ad allargare il più possibile la coalizione. E in questo senso è sottinteso che bisogna cambiare candidato». Di un Ceriscioli bis non se ne parla per Italia Viva dunque, posizione da mesi portata avanti. «Noi abbiamo da tempo un candidato – aggiunge Urbinati – ed è Flavio Corradini».
Proprio il nome dell’ex rettore di Unicam, è quello che sarà proposto al tavolo di domani. Corradini si era già proposto come candidato alle primarie ben prima della nascita di Italia Viva, senza che dal Pd arrivasse il benché minimo segnale di apertura, poi ha abbracciato il progetto di Renzi. Ma Italia Viva sarebbe disposta a trovare anche un accordo con il Pd e il nome che potrebbe unire è quello della sindaca di Ancona. «La Mancinelli è una figura grandissimo spessore che potrebbe dare valore aggiunto – continua Urbinati – In politica sono abituato a scegliere le candidature più in sintonia col popolo e non quelle più gradite alla classe dirigente di qualche partito. Quindi magari il Pd proponesse la Mancinelli». Nel caso non lo facesse, primarie? «Noi vorremmo evitarle – conclude il capogruppo dei renziani – si rischierebbero lacerazioni difficilmente recuperabili. In certe situazioni, San Benedetto ce lo ha insegnato, le primarie possono fare più male che bene».
(Gio. Def.)
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Forza Italia……. Italia Viva…… Ma lasciatela in pace sta povera ITALIA e fate politica per risolvere i problemi della gente non i vostri !!!!!!
Inutile girarci attorno.
Ripresentare Ceriscioli, (dopo 5 anni di magnifico e stupefacente e incredibile e meraviglioso e invitto governo) significa rischiare di perdere la Regione.
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(magnifico stupefacente, incredibile, meraviglioso e invitto scritto, a scanso di equivoci, mooooolto ironicamente)
Non ho motivo alcuno per metter bocca,ma a me sembra che se il PD non riesce a dimostrare di essersi fieramente opposto alla politica di Ceriscioli si da la zappa sui piedi se decide di metterlo da parte perchè ha fatto flop.
Un commentatore diceva che le Marchie non cominciano a Pieve Torina e non finiscono a Visso. Infattti continuoano con Fossombrone, Fabriano, Cagli
Un commentatore diceva che le Marche non cominciano a Pieve Torina e non finiscono a Visso riferendosi alle zone terremotate dove Ceriscioli è molto “stimato” ma poi c’è la sanità, altro settore dove anche qui sarà e ci credo poco “apprezzatissimo”. Come a Fossombrone, Fabriano, Cagli, Sassocorvaro, Recanati, Tolentino, Matelica, Cingoli, Treia, Loreto, Sant’Elpidfio a Mare e altri ex ospedali di rete, prima declassati in strutture di comunità cioè cronicari con qualche ambulatorio part-time, e pare fatto per poter favorire il privato che del resto aveva contribuito alle sue spesi elettorali. Probabile fine che faranno anche gli ospedali di rete di Civitanova, San Severino, Fabriano, Osimo, Senigallia, Pergola, Fano… per dire i più grandi, per i più piccoli lo strangolamento sarà già terminato se qualcuno non gli è sfuggito. Quindi parlare ancora di Ceriscioli mi sembra del tutto inutile come Orlando dovrebbe aver capito e l’idea poi di affidargli qualcosa di significativo per rendergli più sopportabile il distacco non la capisco proprio. Mi ripeto, perché non lo so, se come governatore “uscente” gli spetterebbe comunque per altri cinque anni una poltrona al consiglio regionale? Se si sente ancora così politicamente valido potrebbe ritornare nella sua Pesaro dove potrebbero magari rifarlo sindaco. Detto questo e per chi vorrebbe che non sia la destra a vincere anzi a conquistare la Regione, si cominci a parlare di nomi che una chance e anche più potrebbero averla. Nell’articolo i nomi vengono anche riportati. Naturalmente gli assessori del Ceriscioli in area Pd dovrebbero lasciar libera la piazza di spontanea volontà.