Il 21 e il 22 ottobre alle 16,30 torna a riunirsi il Consiglio comunale. Lunedì, a partire dalle 15, verranno discusse le interrogazioni in merito al campo sportivo della Pace (presentata dal consigliere Paolo Renna di Fratelli d’Italia), al piano urbano della mobilità sostenibile (David Miliozzi di Pensare Macerata) e alla richiesta di informazioni sulla normativa e sulla situazione attuale delle bacheche a servizio della propaganda politica (Andrea Marchiori del Gruppo Misto).
L’assise cittadina esaminerà poi la delibera sulla variazione dell’offerta formativa in seno alla programmazione della rete scolastica del sistema educativo marchigiano per l’anno scolastico 2020/2021.
L’assemblea continuerà i lavori con la discussione delll’ordine del giorno in merito alla richiesta di potenziamento del Trasporto Pubblico Locale presentata dei consiglieri Michele Verolo e Lina Caraceni (A Sinistra per Macerata) e da altri consiglieri comunali. Tre, infine, le mozioni che verranno affrontate e che riguardano le infiltrazioni di acqua allo Sferisterio (Anna Menghi di Comitato Menghi e altri consiglieri comunali), l’impegno alla presentazione di un progetto sugli scarti alimentari per a ricevere il finanziamento previsto dalla legge 32/17 (Andrea Boccia, Roberto Cherubini e Carla Messi del Movimento 5 Stelle) e le iniziative contro la chiusura dello sportello bancario “Ubi Banca” in viale Indipendenza nel quartiere Santa Croce – Colleverde (Riccardo Sacchi di Forza Italia e altri consiglieri comunali).
Se la seduta del 22 ottobre dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per il giorno 24 ottobre alle 16.30.
CAMBIA L’ASSETTO – La novità in Consiglio comunale sarà la costituzione del gruppo “Psi Italia Viva” a cui hanno aderito Ulderico Orazi (dal Pd) ed Enrico Marcolini (dalla civica Città di Tutti). Il gruppo potrebbe salire a tre consiglieri (e nel caso diventerebbe il secondo più numeroso assieme ai 5 Stelle) con l’ingresso di Renato Rocchi che ancora deve sciogliere le riserve. Orazi e Marcolini intanto spiegano la loro decisione con una nota: «La nostra iniziativa fa esplicito riferimento, dopo la formazione del nuovo soggetto politico Italia Viva, al gruppo parlamentare che si è formato al Senato. A pochi giorni dall’importante appuntamento della Leopolda, l’ambito in cui intendiamo muoverci non può che essere quello esclusivamente istituzionale, interno cioè al Consiglio comunale. Questo non certo per limitare la portata dell’iniziativa che, tra l’altro, sarebbe, a livello nazionale, la prima di questo tipo che avviene in un capoluogo di provincia. Per quanto ci riguarda (in parte questo vale anche per altri che potrebbero condividere questa esperienza in Consiglio) esiste una storia, personale e politica, legata per decenni alla militanza nel Psi ed alla cultura del Socialismo Liberale che, come ben sanno i cittadini maceratesi, non abbiamo mai rinnegato ma sempre rivendicato anche in questi anni. Riteniamo che da troppo tempo manca in Italia una moderna forza davvero riformista che essendo larga ed inclusiva vada oltre, nella sua azione politica ed istituzionale, gli steccati ideologici dell’Ottocento ma che abbia, però, le sue fondamenta ideali sulle uniche culture che hanno prima ricostruito e poi fatto crescere davvero questo Paese e che, ancora oggi, sono maggioritarie negli altri stati europei: quella liberaldemocratica del cattolicesimo popolare e quella, appunto, liberalsocialista. Anche Macerata deve gran parte
del suo sviluppo alla capacità di governo derivata dall’incontro di queste due culture ed allo spessore, politico e morale, degli uomini che le hanno rappresentate anche a livello locale. Oggi tutto sta cambiando, in parte giustamente e su questo il discorso sarebbe lungo, ma il “cambiamento” non lo si può affidare a movimenti giustizialisti e populisti da un lato e ad una Destra xenofoba ed estremista dall’altro. Con costoro si rischia di tornare indietro anziché costruire il futuro! Per questo riteniamo importante la sfida che è stata lanciata, sicuramente l’ultima possibilità per i riformisti dopo che, almeno per noi come per molti altri, il Pd non è purtroppo riuscito ad essere realmente inclusivo aldilà delle due forze politiche che lo hanno fatto nascere anzi chiudendosi progressivamente in se stesso. Soltanto per questo intendiamo tornare ad impegnarci: dare un contributo, a partire appunto dal Consiglio comunale, alla costruzione di una grande e moderna forza riformista avendo chiaro che dovrà essere, però, una nuova generazione a guidarla e rappresentarla se, come mi auguro per la nostra città e per il nostro paese, riusciremo a vincere questa che oggi possiamo definire come una “scommessa di speranza”. Tale successo è affidato alla evoluzione dei rapporti politici e, soprattutto, alla capacità di ritrovare un vero “progetto”, politico e culturale, che ridia speranza a tanti maceratesi. Chiaramente prosegue il nostro impegno a sostegno dell’attuale amministrazione e per creare la futura coalizione di centro-sinistra».
APPUNTAMENTO – Restando nel centrosinistra, il laboratorio di idee “Macerata la nostra città”, nato qualche mese fa, organizza per venerdì 18 ottobre alle 21 al bar Venanzetti, un incontro pubblico sul tema “ambiente, la nuova sfida globale” – problematiche del nostro territorio”. All’iniziativa interverranno Marco Ciarulli di Legambiente Macerata e Danilo Tombesi (Nordik Walking Green). Aprirà i lavori Daniele Voglis del movimento Fridays for future e coordinerà Raffaele Belardinelli. Nel gruppo “Macerata la nostra città” è impegnato anche Romeo Renis, presidente dell’associazione Insieme x Sicurezza. All’orizzonte una lista civica per le primarie del centrosinistra?
Nasce “Macerata la nostra città”, laboratorio di idee in vista del 2020
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