di Fabrizio Cambriani
Molto probabilmente, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, in questi giorni deve essere venuto a conoscenza del fatto che, circa tre anni fa, nel cuore dei Sibillini c’è stata una spaventosa crisi sismica con numerosi e notevoli movimenti tellurici che hanno prodotto danni ingentissimi a persone e cose. Molto probabilmente, esso presidente, deve aver scoperto pure di essere il governatore della Regione Marche fin dalla primavera del 2015. La combinazione di questi due elementi tuttavia, deve aver provocato una particolare reazione chimica che ha generato nel governatore ridens uno stato di iperattivismo che Mandrake scansati…
In un momento di particolare ispirazione, Ceriscioli, appellandosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte (però il Conte due, che il Conte primo, si sa, era un noto incapace…) lo ha omaggiato dei sui pregiati consigli riguardo alla ricostruzione. Come Salvini al Papeetee Beach, Ceriscioli ha chiesto subito pieni poteri, pretendendo per sé medesimo la carica di commissario straordinario alla ricostruzione. Quindi, ha enumerato, estraendo come il mago Silvan dal cilindro, ben cinque punti magici per la riedificazione, in men che non si dica, di tutto il centro Italia, isole comprese: a) l’assegnazione agli Uffici speciali per la ricostruzione del personale necessario b) la semplificazione delle procedure per l’edilizia privata e produttiva; c) la tutela dei lavoratori; d) le modifiche delle procedure per le opere pubbliche; e) la costituzione di un tavolo istituzionale per lo sviluppo delle aree terremotate.
Ora se uno volesse fare il pignolo domanderebbe al presidente Ceriscioli dove egli sia stato per tutto questo tempo. Stiamo parlando di oltre mille giorni – mica due settimane – dalla prima, mortale scossa del 24 agosto 2016. Se si volesse buttarla in improduttiva polemica, chiunque si chiederebbe come mai questo preziosissimo contributo di idee non sia emerso subito dopo la crisi sismica e soprattutto perché non sia stato immediatamente tradotto in leggi, decreti e ordinanze così come si conviene in circostanze come questa. Volendo andare ancora a fondo qualcuno potrebbe pure rilevare che il governatore delle Marche, la regione più colpita dai numerosi terremoti, avrebbe avuto tutta l’autorevolezza – ma anche l’autorità – per imporre sui tavoli decisionali le sue idee. Le sue esigenze. Le sue legittime richieste. Che, in fondo, erano quelle della sua comunità, quindi le nostre. All’opposto non ha mosso un sopracciglio. Nemmeno all’indomani dell’approvazione del decreto sulla ricostruzione, l’ormai famigerato 189. Un coacervo inestricabile di norme a dir poco cervellotiche, criticato nell’impianto e nei contenuti da tutti gli amministratori locali interessati. Invece, a fronte delle numerose proteste e sollecitazioni, niente, neanche una parola. Quando ci sarebbe voluto un operoso lavoro di rielaborazione e riedizione dell’intero decreto da parte dell’ufficio legislativo regionale. Con il coordinamento dei parlamentari che invece non sono mai stati nemmeno contattati come si doveva. Parimenti, Ceriscioli non ha proferito sillaba quando il suo pupillo (pro tempore, si intende), Matteo Renzi, nominava come commissario alla ricostruzione Vasco Errani, non per chissà quali particolari meriti riedificatori, ma solo per compensare e vieppiù sedare la minoranza interna del suo partito.
Il commssario Vasco Errani con il presidente Luca Ceriscioli e (al centro) il sindaco di Castelsantanagelo Mauro Falcucci
«Sono convinto che Errani sia una persona in grado di accompagnare bene questo percorso con piena dedizione, grande esperienza e vicinanza al territorio. Lo conosco bene, è una persona molto capace e questo mi sembra uno dei requisiti principali che un commissario debba avere. Errani ha una cultura del territorio che non è banalmente legata al fatto di essersi occupati di enti locali, ma al fatto di saper cogliere tutti gli elementi di cui una realtà ha bisogno per poter ripartire: certamente parliamo delle case per chi non ce l’ha più, ma anche di un tessuto economico che va ripristinato». Così ebbe a dichiarare all’urbe e all’orbe, il governatore Ceriscioli, il dì 2 settembre dell’anno del Signore 2016. Il giudizio di Errani sull’operato del governo delle Marche è racchiuso in una registrazione di una riunione a porte chiuse, con i sindaci datata 26 febbraio 2017.
«Bisogna darsi una governance totalmente differente (…) non riusciamo ad andare avanti su alcune cose: macerie, stalle, casette. Questa non è ricostruzione, questa è la gestione dell’emergenza. Bisogna cambiare, sennò non ce la faremo. Non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette – che non è quello che devo fare io – sia attende il fabbisogno di tutte le casette. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste!»
Oggi, a distanza di tre anni, il governatore Ceriscioli chiede al presidente Conte di poter ricoprire l’incarico di commissario straordinario alla ricostruzione. Omettendo di domandarsi perché sia Renzi quanto Gentiloni, due ex presidenti del Consiglio, peraltro del suo stesso partito, il Pd, non lo hanno ritenuto all’altezza di questo ruolo.
Non so perché, ma a me viene in mente il titolo del famoso settimanale “Cuore” dell’8 aprile 1991.
Ceriscioli, auto-candidatura a Conte: «Nominare i governatori commissari alla ricostruzione»
Dovrebbe fare il presidente invece fa l'assessore alla sanità ora anche commissario allora cosa ha fatto fino ad ora per la ricostruzione?
Vuole fregiarsi anche quel poco che resta, di che cosa avranno bisogno Pesaro e Urbino?
Ma per carità! Che faccia tosta!Colui che ama la poltrona e relativo emolumento più di ogni altra cosa.
Vergogna! Oh ha chiesto i pieni poteri....ma nessuno ha gridato al fascismo!
Segno dei tempi.
Ricordo male o chiese lo stato di calamità per gli esercizi commerciali del pesarese?
Vergogna assoluta
È adesso purtroppo ci riuscirà grazie al governo pastrocchio
Bellissima questa !
Ma se non ti ritiene idoneo un motivo ci sara' fattela in domanda i t partito alla ricostruzione ha già fallito FALLITI
Ma vai a fatti friggere. Cosa è stato fatto fino ad oggi?
Buongiorno a tutti! Probabilmente dormivano
Visto che gli stanno a cuore le piste ciclabili....PEDALA
Eccone un altro che vuole pieni poteri...
L importante è essere in prima fila ...poi i marchigiani che si arrangino .
Coraggioso, mette allegria.
Ceriscioli, ma lei sa dove cominciano e dove finiscono le Marche? quante sono le sue province? Sa che c’è una vasta parte del territorio in zona montuosa? Complimenti!!! Altro vorrei dire per le sue direttive in merito a rimborsi a chi è costretto a curarsi fuori regione: oggi le chiedo solo una cosa fondamentale: Lei sa a quando risalgono gli strumenti dei nostri ospedali?( non solo in Ancona )
Semplicemente nullità assoluta!!!!!!
Ma con Arcale com'è andata a finire
Forse pensava che il sisma era stato il un altra regione vuole più poteri fino adesso era morto che non ha fatto niente
Ci vuole poco essere meglio di Farabollini
Perché papa o vescovo no?
Deve fare altre piste ciclabili!!
Ma tanto coraggio...
Più che coraggio , ci vuole la faccia come .....
È 3 anni che portate in giro questa povera gente non basta ancora !! Continuate a pensare agli immigrati
Deve fare il pagliaccio.. Gli viene spontaneo!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Stanco di essere come Zingaretti, ora vuole essere come suo fratello, Il commissario Montalbano.
I 5 punti proposti da Ceriscioli sono di una banalità ed un’ovvietà impressionanti. E la sua autocandidatura è in ogni caso uno sgarbo istituzionale grave nei confronti di chi quel ruolo attualmente lo sta ricoprendo.
Qualcuno comunque dovrebbe ricordare al governatore che non è andata molto bene a chi, proprio poche settimane fa, ha rivendicato per sè pieni poteri.
lasciategli almeno l’illusione!
non gli resta altro che quella.
Certo è significativa questa richiesta se guardiamo cosa ha fatto appena eletto governatore, si è tenuta la sanità volano importante per l’ economia della regione……le promesse vanno mantenute a chi gentilmente sponsorizza….ora cosa rimane di più importante economicamente per la regione? la ricostruzione, chi è abituato a gestire cifre importanti non si ritrova a fare altro, chi più di un prof. di matematica può ambire ad un incarico simile…dopo aver fatto molto bene in materia sanitaria…a tal punto che può permettersi di uscire allo scoperto con una richiesta simile….sicuramente ai vertici una persona così capace non se la possono perdere…perché sicuramente il prossimo anno i cittadini lo faranno scomparire….
Non può non venire in mente Renato Carosone: https://m.youtube.com/watch?v=BqlJwMFtMCs