«Il cratere è qui. Il prossimo che mi parla di 138 comuni tutti allo stesso modo coinvolti mi farà perdere seriamente la pazienza». Lo ha detto il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui durante il vertice in corso a Pieve a Torina con il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Paola De Micheli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e i sindaci del territorio colpito dal sisma. «Dobbiamo distinguere chi è distrutto e fa i conti tutti i giorni con questo sisma, oppure diteci chiaramente che dobbiamo andarcene tutti e che ve ne fregate di noi – ha affermato il primo cittadino – Il cratere va diviso in fasce a seconda dei livelli di danno per consentire procedure veloci e semplificate che permettano di continuare a vivere in queste zone. Qualsiasi discorso deve essere affrontato alla luce di un provvedimento che miri a considerare i reali bisogni dei Comuni. Non possiamo essere trattati tutti allo stesso modo e le scosse di oggi ce lo dimostrano ancora una volta».
Sul suo profilo facebook, questa mattina, Pasqui ha scritto un post per fare il punto della situazione: «Ancora una volta un risveglio brusco per tutti noi. Siamo già operativi, sin dai minuti successivi alla scossa principale, per i sopralluoghi negli edifici strategici. Per ora non abbiamo notizie di danni significativi e, in giornata, andremo a verificare anche il centro storico. Per quanto riguarda le scuole, non ci sono problemi di alcun tipo per le strutture e sono stati avviati sopralluoghi da parte dell’ufficio tecnico per accertare che tutto sia a posto anche all’interno delle aule (eventuali arredi caduti ecc…che comunque, per ora, non ci risultano) prima dell’inizio delle lezioni. Ho personalmente parlato con i dirigenti scolastici e, insieme, abbiamo concordato che non ci sono motivi per chiudere le scuole che, quindi, resteranno regolarmente aperte. Quanto a noi, quanto alle crepe che solcano ormai la nostra pazienza e il nostro cuore, facciamoci forza, diamoci coraggio. Quel coraggio che dovranno trovare anche coloro che, mentre giocano a “governopoli”, non possono e non devono dimenticare quello che stiamo vivendo noi qui. Perchè a noi di giocare non va proprio…e pretendiamo concretezza». Sono 30, al momento, le richieste di sopralluoghi pervenute all’ufficio tecnico del Comune di Camerino da parte dei cittadini, per verificare se la forte scossa di questa mattina abbia lesionato le proprie abitazioni fino a ieri agibili. Dopo una prima ricognizione, non sono stati riscontrati ulteriori danni a nessun edificio pubblico e le scuole sono rimaste aperte. La polizia municipale in mattinata ha eseguito un giro di ricognizione all’interno della zona rossa della città, il centro storico, e per il momento non si evidenziano danni ulteriori, anche se ogni situazione andrà valutata con più calma in un secondo momento. Priorità adesso è l’assistenza alla popolazione e risposte immediate sulle nuove necessità che possono essere nate a seguito del sisma di questa mattina.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Mentre il Senatore Pazzaglini parla, l’onorevole De Micheli e il Presidente Ceriscioli hanno tanto da messaggiare! cosa ci sarà stato di cosi urgente oltre ad un terremoto in atto! boh!
Il sindaco Pasqui, Pazzaglini e gli altri della zona hanno perfettamente ragione ad arrabbiarsi se non si differenziano gli aiuti fra comuni in base alla gravità dei danni subìti ed al loro persistere!!! Ricorso benissimo di aver letto che addirittura per la zona di Pesaro (sarà un caso?) erano previste sovvenzioni !!! Non credo proprio che tale zona abbia subìto danni se non aver sentito solamente le scosse….
Dopo quasi due anni, visti i risultati, ancora si devono sentire certi discorsi, vedere le stesse facce che li provocano ed avere la certezza che uno di loro, almeno per altri non so più quanti mesi( sembra più corto che dire anni ), continuerà a far suonare lo stesso disco, a meno di un miracolo epico, tipo una caduta fortunosa nell’Ade a patire a giorni alternati gli eterni passatempi di Tantalo, Prometeo e soprattutto quello di Sifiso la cui punizione fu di spingere un masso scivolato giù dal Monte Pittore dopo una scossa di terremoto dalla base alla cima dello stesso monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte.