Ospedale unico, i sindaci chiedono un incontro chiarificatore al presidente della Regione Luca Ceriscioli. Si è tenuto questa mattina a Palazzo Sforza un summit fra primi cittadini: presenti i sindaci di Montecosaro, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati. L’obiettivo primario è quello di ottenere chiarezza dopo il consiglio comunale aperto dove Ceriscioli si è mostrato possibilista sull’ipotesi di riaprire il dibattito sulla collocazione dell’ospedale unico. Dai sindaci è emersa unanime la volontà di un confronto per capire effettivamente quale è lo stato dell’arte, sui carotaggi in primis, ma anche sulla volontà politica della Regione: «vogliamo capire anzitutto se la Conferenza dei sindaci sia vincolante o se la Regione può avocare a sé la scelta sull’ospedale. Non è che qui si vuole rimettere in discussione tutto, ma è stato Ceriscioli a confondere le idee e a mostrarsi possibilista. E’ vero che la Conferenza dei sindaci ha votato, ma il governatore delle Marche non può fare finta di nulla se i rappresentanti di 6 comuni che da soli rappresentano 120mila abitanti su 300 mila chiedano la garanzia di un ospedale che possa definirsi tale sulla costa – ha detto Ciarapica – non mi sento di mancare di rispetto istituzionale, abbiamo ancora tutti i margini possibili». A breve verrà preparata una lettera a firma di tutti i sindaci della costa e territorio vicino per richiedere un incontro ufficiale. Pone il problema della copertura finanziaria Reano Malaisi di Montecosaro: «A San Severino ci era stato detto chiaramente che il nuovo ospedale unico sarebbe stato realizzato e pagato in leasing grazie ad economie di sistema derivanti dalla chiusura degli ospedali di Camerino e Civitanova. Ma se Camerino rimane e anche Civitanova come presidio di base, come viene pagato l’ospedale? Poi vogliamo capire la situazione dei carotaggi, io rimango dell’idea che l’ideale sarebbe stato realizzarlo in terreni di proprietà, per questo proposi l’area di Montecosaro. E poi occorrono chiarimenti su che fine farà l’ospedale di Civitanova, non si può lasciare sguarnita la costa dove risiede il 50% della popolazione di tutta la provincia».
(l.b.)
Fate funzionare bene quelli che ci sono non serve sperperare altri soldi
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Ci fa piacere che siano arrivati alla copertura finanziaria. Meglio potenziare gli ospedali presenti con una rete sanitaria che la scelta che vogliono fare. PER I CASI DI MALASANITà SCRIVETE A [email protected]
Ma perché la regione insiste tanto per la realizzazione di una mastodontica opera sanitaria, quando c’è la certezza che per i cittadini è più dannosa che utile? Inoltre: con quale autorità la regione si permetterebbe di realizzare tale opera senza indire un referendum popolare dei cittadini della provincia? Non credo sia giusto e ancor meno democratico che un consiglio regionale e magari con l’assenso di qualche sindaco che pensa più alla poltrona e non ai bisogni della sua comunità, possa decidere come i cittadini della provincia si devono curare la salute senza chiamarli ad essere partecipi alla decisione.
Ma fate un ospedale unico per specialità cliniche tipo cardiochirurgia, neurologia e neurochirurgia, ematologia, malattie infettive e tropicali ecc.o servizi come istologia ecc. invece di continuare al bla bla bla inutile, fantomatico, deviante, strumentalizzale e a carattere puramente personale per bramosia politica. Date alla gente quel che è della gente e al vento affidate le vostri inutili discussioni. Pensate ai problemi veri che già ci sono come appunto l’accesso alle cure e ai servizi sanitari e non a una mega struttura che impoverirebbe invece di arricchire.
Intanto i conti vanno fatti con precisione (io ho utilizzato l’istat):
Civitanova+Recanati+Potenza Picena+Montecosaro+Monte San Giusto+Porto Recanati= 107.000 abitanti
E quindi?
Macerata+Corridonia+Tolentino+San Severino+Treia+Montecassiano= 107.000 abitanti (N.B. non ho contato Pollenza per fare sei contro sei, e a onor del vero, cartina alla mano, si potrebbe andare avanti all’infinito portando acqua a entrambi i mulini)
Comunque, Ceriscioli dovrebbe tener conto anche di questi cittadini, secondo il ragionamento di tali soggetti. O no?
“Costa sguarnita”: termine interessante quando gli ospedali di Ancona sono a una ventina di minuti e quello Di Fermo sorgerà a 15 minuti.
Ennesima struttura sulla costa= “entroterra sguarnito” (e stavolta non sarebbe uno sproloquio). Perché dall’entroterra c’è il nulla (ospedali di secondo livello parlando) fino a Perugia.
Ospedali di rete: no grazie. Ospedali vecchi con spazi inadeguati, con costi di gestione elevati e che si stanno svuotando.
Il lavoro va concentrato in un’unica struttura per diversi motivi: col numero chiuso di medici, infermieri e professionisti sanitari il turnover su strutture in doppio non è possibile (chiedete in giro quanti posti NON vengono “coperti”); i pazienti meritano personale attento (per esserlo il numero di patologie viste per anno di attività deve essere quello di un grande ospedale e su questo non ci sono dubbi) e che non faccia turni massacranti per colmare i vuoti.
Pensiamoci un’unica entità di 320.000 abitanti, ci si guadagna. Fare lotte interne significa che stato e regione ci lasceranno affondare, ci vuole unità. La conferenza dei sindaci ha, coscienziosamente, scelto in maniera baricentrica dove porre il nuovo presidio. Un ospedale moderno e di alto livello assistenziale, riferimento per la popolazione maceratese. La struttura dovrebbe servirsi dei presidi di base (in questo senso si può parlare di rete), che, agli estremi del territorio, saranno di supporto garantendo per la sicurezza del cittadino, sia che possa essere gestito in ambito di cure primarie, sia che debba raggiungere il centro di riferimento per l’assistenza di secondo livello.
Solo mezzi di distrazione di massa! Potenziate l’esistente e mettetelo in rete. Se chiudo un reparto di 20 posti letto, li accorpo ad altri 20 il numero degli infermieri e dei medici non dovrebbe essere almeno lo stesso? Quale il risparmio? Le attrezzature? Si comprano con il risparmio di un ospedale di primo livello che potremmo perfettamente raggiungere nelle vicinanze senza doverlo costruire.
Per i casi di malasanità scrivete a [email protected]
MANICOMIO-UNICO!!!