di Laura Boccanera
«Dal Consiglio comunale dell’altra sera si capisce che il vero sindaco di Civitanova che decide della politica sanitaria è Carancini». «La mozione non sconfessa me, semmai è Silenzi che vota in maniera contraria a quanto dispone il Pd in Regione». Il primo è Tommaso Corvatta, il secondo Fabrizio Ciarapica. Uno è l’ex sindaco di Civitanova che ha vissuto fin dall’inizio il dibattito per l’ospedale unico, il secondo quello che ha visto da protagonista la parte terminale con la decisione della Pieve di Macerata e che ha votato la mozione proposta in consiglio comunale per ridiscutere in Regione la scelta dell’ospedale unico e prevedere anziché un presidio unico, un ospedale di rete Macerata-Civitanova che non depotenzi a ospedale di base la struttura della costa. Il dibattito post consiglio comunale aperto offre due letture, dipende da dove lo si guardi. Per la minoranza è una vittoria politica e la possibilità di rivedere una «scelta scellerata che passerà alla storia negli annali della politica civitanovese», per la maggioranza si tratta di «una conferma delle rassicurazioni fatte al sindaco dai vertici Asur». Due conferenze questa mattina a un’ora di distanza l’una dall’altra. Ad un tavolo Giulio Silenzi, Stefano Ghio, Tommaso Corvatta, Marco Poeta e Pier Paolo Rossi, dall’altro Fabrizio Ciarapica, Roberta Belletti, Vincenzo Pizzicara, Simone Garbuglia, Costantino Cavallo, Giuseppe Baioni, Maria Cristina Ruffini, Maicol Pezzola e Claudio Morresi. «La mozione dell’altra sera apre un nuovo percorso – ha detto Silenzi – impegna ognuno di noi ad aprire un confronto con la Regione, non possiamo appellarci solo a Ciarapica che interpreta in maniera soggettiva ciò che è scritto in modo chiaro. Scandalosa invece la conduzione di Morresi: far aprire il consiglio a Ciarapica e farlo chiudere a Carancini ha evitato il confronto. Gli applausi della maggioranza sulle parole di Carancini rende evidente che con l’arte oratoria si riesce a imbacuccare gli sprovveduti. Morresi è un presidente da sfiduciare». «Ad aprire e chiudere il dibattito sarebbe dovuto essere il sindaco – aggiunge Corvatta – farlo chiudere da Carancini rende evidente che chi detta la politica sulla città a Civitanova è Carancini e non Ciarapica, fino allo scorso anno eravamo capofila, chiedevamo la qualità, questa amministrazione ha resettato in basso il dibattito. Accettare la mozione di Ghio di fatto nella forma significa ammettere l’errore e cercare di rimediare, ovviamente ora daremo una mano per il bene della città, ma non possiamo non sottolineare la goffaggine e il dilettantismo di chi ci amministra». Per Stefano Ghio «è emersa la volontà di rimettere in discussione la scelta, è un punto di partenza, Civitanova ha espresso una posizione forte al di là delle polemiche che la Regione ne prenda atto».
«Su questa storia si strumentalizza la verità e si dicono menzogne, la mozione non è una sconfessione di quanto fatto da me in conferenza dei sindaci, semmai è il Pd civitanovese che ha smentito Ceriscioli e il Pd regionale. Nella mozione si ribadisce quanto detto in conferenza dei sindaci, ora ricontatteremo Ceriscioli, chiederemo un incontro, Civitanova deve essere trattata per quello che merita». Questo quanto invece riferisce il primo cittadino attorniato dai consiglieri di maggioranza. «Stavamo elaborando anche noi una mozione, poi l’ora era tarda e abbiamo deciso di convergere su quella di Ghio piuttosto che fare il solito giochetto di respingerla e poi votare la nostra. La mozione porta infatti anche la firma di Rogani, l’interesse a rimettere in gioco la discussione c’è sempre stato – fa eco Pizzicara – Ciarapica è sempre stato per il potenziamento dell’ospedale». «La mozione rafforza le indicazioni date dal sindaco – dice Garbuglia – non mi è piaciuto che dopo un voto unanime si faccia propaganda politica su questo, lo trovo fuoriluogo». Risponde alle critiche sulla cattiva gestione del consiglio comunale il presidente Morresi: «il consiglio non è stato fatto bene, ma benissimo – si difende Morresi – la platea in silenzio, non ho dovuto mai togliere la parola e ho ascoltato interventi costruttivi tanto che si è arrivati ad una mozione congiunta. E’ fuorviante affermare che la chiusura a Carancini ha blindato il dibattito, perchè era un ospite e non poteva esserci contradditorio».
Ospedale unico, mozione a sorpresa per salvare il presidio di Civitanova
Ospedale unico me piglia i brividi.... A prescindere dal luogo....
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ arrivato il momento di prendere seri provvedimenti. Non si può più tollerare che per le strade circoli un pazzo totale che va dicendo in giro che il sindaco di Civitanova è Carancini. Lo so che i suoi amici quando lui non c’è si fanno grasse risate alle sue spalle e questo non lo ritengo giusto. In fondo per cinque anni ha già fatto ridere tutti con la sua politica partecipata dove su quarantamila civitanovesi se ne presentavano un paio nelle giornate di sole, se pioveva neanche lui ci andava ma solo la partecipazione cittadina come ente metafisico. Mandarlo in giro in queste condizioni, non vi fa fare bella figura, convincetelo a prendersi una bella vacanza che dalla stramazzata dell’esclusione da primo cittadino non si è ancora ripreso.Lo so che la colpa è vostra che non avete saputo dirgli di no, ma per il momento meglio non dirglielo, poi non e tanto certo che sarebbe capace di capirlo. Del resto avete tra le vostre file il dottor U. che vi saprà indicare la clinica, pardon la località amena su cui ritirarsi un po’ a raccogliere i suoi pensieri disseminati tutti per strada. Non so se c’è qualche religioso tra di voi, se c’è ricorrete alla tanto cristiana ” pietas ” per salvarlo finché siete in tempo. Ci siete in tempo? Secondo me, no, ma non bisogna mai abbandonare la speranza che con l’aiuto del caso o della necessità a volte fa venir fuori certi miracoli inimmaginabili. Tanto per fare un esempio, rifargli la convergenza agli ammortizzatori neuronali e vedere che funziona è appunto uno di questi inaspettati miracoli. Vi prego non lo lasciate solo, specialmente quando parla, tappategli la bocca o staccate la spina audio. Perché standogli vicino in certi momenti si può aver l’impressione che navighiate tutti sulla stessa barca. Sapete, uno scrive al presidente perché ha visto una banda di repubblichini di Salò avvicinarsi silenziosamente al ex Casa del Balilla, un altro oramai non riesce più a dire una cosa sensata tanto da rendermi difficoltoso commentarlo. L’avvocato, chiuso nei suo sogni forse si risveglierà prima che cinque anni siano passati, come se fosse preda di una maledizione scagliatagli dalla strega di Biancaneve. L’ultimo è ancora giovane e se lascia per tempo la politica per trovarsi un lavoro serio e vero c’ha tutto da guadagnare. Sappiamo tutti che in minoranza specialmente spiritualmente.. non si incamera nulla. Colgo l’occasione per augurarvi un buon giovedì.
Lo dissi subito che lasciare ad una “app” il compito di scegliere il luogo dove realizzare (almeno tra 10 anni, se tutto va bene) il nuovo Ospedale Provinciale mi sembrava una tontoloneria…
.
Ma questa levata di scudi, civitanovese, è altrettanto una tontoloneria ed è solo un tentativo di campanilismo di altri tempi.
.
Civitanova ha oggi, ad un tiro di schioppo, Torrette (che è una eccellenza, non solo Regionale) e in un prossmo futuro avrà, ad un tiro di sputo, altri 2 Ospedali altamente attrezzati (Fermo e Ancona Sud).
.
La “battaglia” intelligente (e di grosso aiuto per tutta la provincia, soprattutto la zona montana) che Civitanova (assieme alle altre città) avrebbe dovuto portare avanti avrebbe dovuto essere quella di avere “Icaro” operativo 24 ore al giorno (oggi l’elicottero vola solo di giorno) e soprattutto spostare uno dei 2 elicotteri (quello di fabbriano, che è a un tro di sputo dall’altro che sta ad ancona) verso il sud della Regione