di Laura Boccanera
«Il cemento della destra è paura e potere, in caso di vittoria di Ciarapica revival anni 90 di chi vuole rimettere le mani sulla città. Serve coraggio, non paura». Ricomincia da Tommaso Corvatta la campagna elettorale in vista del ballottaggio del 25 giugno. Il sindaco uscente invita i cittadini al voto mostrando quale volto avrà il prossimo consiglio comunale: «i cittadini avranno modo di decidere a chi affidare i prossimi cinque anni della nostra Civitanova. Il voto di domenica scorsa ci consegnerà, in caso di vittoria del mio avversario, un revival degli anni 90. Il possibile Consiglio comunale prefigura il ritorno dei soliti noti, che prepotentemente mirano alla restaurazione del potere perso cinque anni fa. Andiamo incontro alla prospettiva di ritrovare in aula consiliare Carassai, Marzetti, Troiani, Perugini, Borroni, per la regia di un sempreverde Brini. A garantire una spruzzata di novità ci pensa un altro “reduce” del secondo millennio, ma dalla storia convintamente di centrosinistra come Flavio Rogani, protagonista di un clamoroso salto mortale, spinto da Costamagna e Centioni. Questo è il cambiamento che si prospetta con Ciarapica. L’essenza del conservatorismo di centrodestra, con l’innesto del conservatorismo di centrosinistra. Persone che si sono scambiate accuse furibonde, arrivando alle carte bollate e che ora si ritrovano allegramente insieme».
Corvatta contrappone il suo ipotetico consiglio comunale in caso di vittoria: «la stragrande maggioranza sono alla prima esperienza politica o al secondo mandato. Il cemento che tiene insieme i progetti della destra si riassume in due parole. Potere e paura. La fame di rimettere le mani sulla città, facendo leva sulle insicurezze e i timori della gente. Il consenso si basa sull’illusione che giunga un sindaco sceriffo per militarizzare la città e porre fine a problematiche sulla sicurezza che nessuno sottovaluta, ma che vengono gonfiate ossessivamente per aumentare l’allarme sociale. Civitanova deve scegliere il coraggio e non la paura. Questo significa affrontare i problemi con serietà, senso di responsabilità e nelle sedi opportune. Significa portare avanti un’opera di rinnovamento che è già partita e che non deve fermarsi, che passa per la riqualificazione degli spazi pubblici, dell’illuminazione, dell’area portuale, proponendo progetti innovativi. Questo è il futuro che vogliamo costruire insieme». Una dichiarazione quella di Corvatta che arriva a qualche ora di distanza dall’incontro con Ghio e con i capilista di Cambia e Vera. Stasera riunione di tutto il centrosinistra per discutere della proposta di Ghio che chiede un rinnovamento e l’uscita di scena di chi ha già avuto ruoli e incarichi negli ultimi cinque anni.
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CORVATTA MAESTRO DI GAFFES, ROBA DA ZELIG!
Che Corvatta sia un maestro di gaffes lo ha dimostrato nel confronto pubblico, al teatro Cecchetti, tra i candidati-sindaco. Superlativa la “topica” sul sequestro dei beni di Mattucci, di Civita Park: rimarrà nel ricordo degli spettatori. Ora, come se non bastasse, se ne esce paventando un revival degli Anni ’90 con la vittoria al ballottaggio del giovane Ciarapica. Sostenendo che alle sue spalle ci sarebbe la regia di Brini (Ciarapica non proviene da Forza Italia), che peraltro non era candidato, come aveva promesso. Ha dimenticato Corvatta, e qui sta la clamorosa gaffe, che per un’intera amministrazione è stato “assistito” (ha anche sostenuto di non averne avuto bisogno) dal vicesindaco Silenzi. In questo caso si tratta di revival anni ’70, essendo stato Silenzi eletto sindaco di Monte San Giusto nel 1975. Pensi a quanti anni aveva al tempo Corvatta e rifletta un tantinello prima di parlare e vedrà che la mente, annebbiata dalla competizione elettorale, si illumina quanto basta. Desta sconcerto il fatto che il sindaco proponga queste singolari esternazioni a poche ore dall’incontro con la coalizione Ghio per un possibile apparentamento al ballottaggio. In quella sede l’avvocato candidato-sindaco ha suonato la tromba del “rinnovamento”: per chi ha ricoperto incarichi di Giunta e nelle partecipate. In primis, ovviamente, Silenzi che da quell’orecchio proprio non ci sente (il suo attaccamento alla “cadrega” è evidentemente patologico!), tanto che si è ricandidato e ha “manovrato” per la caccia alle preferenze. Silenzi ha perso ancora un’ottima occasione per “dire basta” e ha aspettato che fossero gli altri a chiederlo. Deve essere umiliante, in sede politica, sentire da un possibile alleato, la richiesta di “fuori dalle balle”, ma Silenzi è disposto a sopportarla. Tanto ci pensa Corvatta a coprire tutto con le sue “spassose” uscite, che speriamo in rete non siano osservate dai responsabili del programma Zelig. Potrebbe scattare automatico l’invito alla prossima edizione della trasmissione: farebbe così coppia con l’estemporaneo sindaco romagnolo interpretato dal comico Cevoli.
Beh Corvatta che attacca la vecchia amministrazione definendola cementizia quando lui e stato capace di costruire un mostro come il civitacenter, consegnando il vecchio stabile iper ai cinesi ed il parcheggio agli zingari di passaggio, oltre ad aver costruito il palazzetto dello sport per una squadra di un altra città, fa davvero ridere !!!
Corvatta non parlare di futuro se non hai un passato.Parla per te che tanto bene non stai messo. Hai ragione, Civitanova è un Paradiso, viverci è Wonderfull Life,per questo tutti gli accattoni la preferiscono come meta. Hai avuto cinque anni per dare qualcosa a Civitanova e l’unica cosa che sai fare è parlare male degli altri.Tu dovresti dimostrarci di essere stato migliore, ma purtroppo che ti puoi inventare? Ma il fatto di aver fatto la tua campagna elettorale mostrando video della Lube non ti sembra un po’ tanto pochino per richiedere di essere rieletto. Ma credi che nessuno ci pensi mai che al Palas non possono giocare squadre civitanovesi. E poi rileggiti quello che hai detto in questo articolo, sii un attimo riflessivo e cerca di scovare un qualcosa che possa alimentare il desiderio di averti per altri cinque anni. Per quel che mi riguarda sei riuscito ad essere peggio di Silenzi, perché qualsiasi cosa abbiate deciso di fare insieme, il sindaco lo impersonavi tu, quindi tutta la responsabilità del male che hai fatto a Civitanova ricade su di te.
è invece il gruppo di Corvatta sono tutti di primo pelo?
Non sono di Civitanova (ma molto vicino ) . Mi permetto comunque di suggerire alla nuova amministrazione , qualunque essa sia ,di pensare e programmare prima possibile uno svincolo o cavalcavia che uscendo dalla superstrada punti verso sud , scavalcando quel pezzo di statale ( neanche troppo lungo )che paralizza la città e l’intero comprensorio con il suo traffico infernale da e per : Zona stadio , Casette D’Ete, P. S. Elpidio ecc.ecc.
@ Nello Paciarelli: condivisibile il suggerimento, integrato da altri che il COMITATO NO SOTTOPASSO ha indicato da 2 anni, altrimenti la rotatoria pur rendendo più scorrevole il traffico veicolare non può risolvere il suo eccesso sulla s.s. 16, ma per modificare il progetto dell’amministrazione uscente, succube di interessi nella zona stadio, è necessario che al ballottaggio del 25/06/17 l’attuale sindaco CORVATTA venga sconfitto.