Ghio detta le regole a Corvatta:
via Silenzi e tutti gli amministratori
Morresi e Marinelli vanno con Ciarapica

CIVITANOVA VERSO IL BALLOTTAGGIO - L'avvocato, terzo al primo turno, ha avanzato richieste di completa rottura con gli ultimi 5 anni di governo cittadino. A queste condizioni l'apparentamento sembra difficile. Prosegue il riconteggio delle schede

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La riunione di oggi tra Corvatta e Ghio

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Ghio all’uscita dalla sede di Corvatta

 

di Laura Boccanera

(foto Federico De Marco)

Rinnovamento totale degli organi amministrativi, nessuno escluso, dalla giunta alle partecipate. E’ questa la condizione preclusiva per l’apparentamento fra la coalizione di Corvatta e quella di Ghio. Un repulisti di tutti coloro che hanno già svolto funzioni di rilievo. La richiesta è stata presentata questa mattina alle 12 ad una rappresentanza delle liste di Corvatta nella sede di piazza XX Settembre. Ieri sera Ghio ha incontrato tutti i membri di Civitanova Vera e Civitanova Cambia e ha stilato una serie di pregiudiziali. All’incontro con Corvatta erano presenti Enrico Lattanzi, Giulio Silenzi, Piero Gismondi, Alessia Ribustini, Belinda Emili, Luciano Brunetti, Nicola Lelli. Per Ghio c’erano Luisella Cellini e Pier Paolo Rossi. Una richiesta pesante che viene giustificata da Ghio come coerenza rispetto al progetto politico portato avanti e richiesto ai suoi elettori: «Il nostro obiettivo politico manifestato anche in campagna elettorale è stato quello di rinnovare la classe politica civitanovese e quindi cambiare dalla testa il governo della città. Non avendo avuto ragione sotto un profilo elettorale oggi però non possiamo tradire questo spirito che ci ha unito e ci ha consentito di ottenere un buon risultato, quindi la prima richiesta è il rinnovamento totale degli organi amministrativi, nessuno escluso, per cui nessuno di coloro che hanno avuto delle responsabilità amministrative nell’ amministrazione passata potrà oggi occupare posti di rilievo. Ciò a partire dalla giunta per arrivare alle municipalizzate e alla presidenza degli enti. Non è nostra volontà indicare nostri rappresentanti per la giunta, per quanto ci riguarda vogliamo valorizzare la linea politica in consiglio comunale».

Ghio non fa nomi, ma è evidente che il ridimensionamento riguarda soprattutto il Pd e la figura di Giulio Silenzi che però ha dalla sua i numeri: il Pd da solo ha totalizzato il 17.42%, quasi quanto le 5 liste di Ghio che sono arrivate al 18,79% e che farà pesare il proprio apporto al raggiungimento del risultato elettorale di Corvatta. Inoltre all’interno della coalizione di Ghio c’è il primo distacco che pesa per il 5%, quello della lista di Morresi e Marinelli. Facce tirate all’uscita e pochi commenti: «ne parleremo con la coalizione e faremo una controproposta» – taglia corto Gismondi. «Ghio ci ha illustrato la sua proposta – dice più diplomatico Corvatta – l’istanza del rinnovamento credo sia qualcosa che può essere condiviso, ci riserviamo di entrare maggiormente nel dettaglio e di analizzare in coalizione la proposta e poi riparlarne».

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Claudio Morresi e Erminio Marinelli

Chi invece ha già deciso sono Morresi e Marinelli, saranno al fianco di Ciarapica e Troiani. Ieri sera si è riunita la lista Insieme per Civitanova e i componenti hanno deciso di appoggiare Fabrizio Ciarapica, ma senza apparentamenti ufficiali. Domani alle 12.30 in una conferenza stampa verranno illustrati i punti dell’accordo. «Il sentimento e orientamento del nostro elettorato è verso Ciarapica e lo rispettiamo, tutti tranne uno sono stati d’accordo nel dare l’appoggio al candidato di centrodestra». Un ritorno a Canossa dopo che la lista aveva scelto proprio di distaccarsi dal candidato di Vince Civitanova e andare per la propria strada. Secondo alcune voci l’accordo verterebbe su una nomina per Morresi come presidente del consiglio nominato nella minoranza, ma il diretto interessato smentisce.

Nel frattempo non è ancora terminato il riconteggio delle preferenze e i dati rimangono ufficiosi. I candidati hanno tempestato di telefonate l’ufficio elettorale e tra i tanti dati emersi i candidati hanno verificato come numerose preferenze siano state annullate perchè il nome non corrispondeva alla lista di appartenenza. E’ il caso ad esempio dell’exploit della lista Noi con Ciarapica: un centinaio di elettori infatti hanno barrato il simbolo (per cui il voto viene attribuito alla lista) ma poi tra le preferenze hanno scritto il nome di un candidato che non faceva parte di quella lista, ma di Obiettivo Civitanova. Ad esempio mancano all’appello circa 50 preferenze per Flavio Rogani inserito erroneamente in Noi con Ciarapica e una trentina a Agostino Basile, sempre messo in Noi con Ciarapica. Succede anche a sinistra dove il nome di Cristiana Cecchetti compare sia in Sinistra Unita che nel Pd quando invece la candidata era iscritta a Futuro in comune.



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