di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Torna nelle Marche il leader della Lega Matteo Salvini. Domani raggiungerà anche Civitanova in un giro a cavallo fra le province di Fermo e Macerata. Allertata la questura per possibili contestazioni. Il segretario federale della Lega Nord comincerà il suo tour elettorale nel fermano: in mattinata previste tappe a Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare. Alle 12.30 arriverà a Civitanova nello spazio del Varco sul mare e si fermerà in città per il pranzo con il candidato sindaco del centrodestra Fabrizio Ciarapica e gli esponenti della Lega cittadina tra cui il segretario Giuseppe Cognigni. Poi si sposterà a Corridonia e Tolentino. Dopo il parlamentare cinque stelle Luigi Di Maio (ieri sera in piazza) Matteo Salvini è il secondo big della politica che arriva in città a sostegno dei propri candidati. Mercoledì alle 15 invece sempre a sostegno di Ciarapica arriva Fabio Rampelli capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Nessun big ieri pomeriggio invece per il candidato sindaco Corvatta che al varco sul mare ha tenuto un comizio con relativo aperitivo che ha richiamato una folla di presenti. «Qualcuno adesso si candida dicendo che non rinuncerà allo stipendio da sindaco perchè farà il sindaco a tempo pieno. Io ho rinunciato – annuncia Corvatta alla piazza – ma sanno tutti come ho fatto il sindaco, a tempo pieno e non ci ho guadagnato. Se non ti abitui a prendere i soldi non ti attacchi a quella poltrona, le nostre scelte sono state libere e indipendenti. Quando il potente di turno ci proponeva delle cose dicevamo di sì se ci stava bene, altrimenti dicevamo di no. Gli altri partono male, chi con le prescrizioni, chi non rinuncia all’indennità, chi promettendo che tapperanno le buche. C’è chi qui vuole fare un’area sgambamento cani. Ma dove sono gli ideali e le prospettive di questa città? Non abbiamo tappato le buche perché non avevamo soldi, c’erano solo debiti. Ora li abbiamo. Ora si sono maturate le condizioni e possiamo mettere in campo grosse azioni».
Battibecco sui rifiuti tra Mei e Ghio. L’altra sera il candidato 5 stelle dal palco ha criticato la proposta di Ghio di aumentare il servizio dello spazzamento e della pulizia passando da 300mila euro a 1 milione di euro. La proposta del candidato grillino è stata invece di utilizzare quell’eventuale milione di euro per pagare delle persone che si occupino di servizi per il comune tra cui lo spazzamento. Ma Ghio ribatte: «Mei intende annoverare il comune di Civitanova tra coloro che sottopagano i lavoratori. Infatti quando riferisce di voler pagare 500 euro, ritengo mensili, alle persone che potrebbero lavorare allo spazzamento della città mi chiedo per quante ore di lavoro effettivo tali operai si debbano impegnare. Amministrare una città non è cosa semplice e non si può neppure fare attraverso dei semplici spot elettorali». Ghio poi si sofferma sul servizio che necessiterà di costi aggiuntivi: «tali costi aggiuntivi non possono incidere sulle tasche dei cittadini – continua Ghio – i quali già pagano una tassa di rifiuti molto elevata e spesso iniqua ed ingiustificata. Occorre in primo luogo arrivare urgentemente a far pagare ai cittadini la tassa in modo equo e quindi finalmente proporzionale ai rifiuti effettivamente prodotti. Questo comporta naturalmente l’utilizzo effettivo del microchip sui rifiuti indifferenziati che oggi stiamo pagando senza alcun effettivo utilizzo. Inoltre, al fine di perseguire questo obiettivo, si potrebbero installare in alcuni punti strategici della città degli eco-compattatori dove portare lattine e bottiglie di plastica ricompensando i cittadini virtuosi con buoni sconto e bonus».
Parla di Gas Marca Fabrizio Ciarapica: «i vertici di Atac, da tempo sbandierano i successi riportati durante la loro gestione e soprattutto si vantano di aver sempre operato nel massimo della trasparenza. Purtroppo si evince chiaramente che senza la distribuzione degli utili da parte di Gas Marca, i bilanci Atac sarebbero stati tutti, sistematicamente in perdita. Quindi perché farsi vanto per il conseguimento di utili che sono stati frutto di un lavoro altrui? Inoltre sulla vendita è stata sempre mistificata la verità dichiarando che la cessione fosse obbligatoria per legge, mentre in nessun altro Comune della regione si è proceduto all’alienazione dell’intera partecipazione societaria».
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Arriva il premio Nobel della stupidità.
ci vorrebbe un Salvini per ogni Comune
Come non c’erano personalità all’aperitivo del sindaco? Non è Big Jim Silenzi quello che parla, volevo dire che ancora parla. Corvatta ma esattamente cos’è che vuoi fare e che non hai fatto pur avendo avuto cinque anni a disposizione? Hai un nuovo programma o visto l’inutilizzo di quello vecchio lo rispolveri. Bah, contento tu, infelici tutti gli altri. Comunque grossa folla davvero, una ventina per gli organizzatori, uno per la questura.
Ciarapica, domenica si saprà se Civitanova vuol cambiare o rimanere nell’ipocrisia in cui da cinque anni è invischiata. La storia di Gas Marche, venduta perché faceva utili, nasconde ben altro che patetici assestamenti di conti. Mai come in questi cinque anni si è parlato più di procure, malaffari, malasanità, mal appalti, mal assunzioni, esposti, denunce che non sono certo finite. Mi auguro che Civitanova vada a votare con la testa e non con l’obbligo di esaudire i desideri dei vari soggetti che girano attorno a Corvatta e che nulla hanno a che fare con l’amministrazione della città. Sbagliare, oltre che sciocco significa riconsegnare la città a Corvatta che può contare su molti voti che nulla hanno a che fare con la politica. Ogni X mal posta è una croce che qualcuno pagherà. Mai come questa volta, i civitanovesi hanno l’opportunità di spazzare via inutili chiacchiere a favore di concretezze che dovrebbero vederli partecipi finalmente e veramente. In questa campagna elettorale due cose mi hanno dato veramente fastidio, l’appoggio di Gismondi a Corvatta e quello di Marinelli fatto solo per incomprensioni con vecchi amici di lotta che nulla hanno a che fare con la politica. E su quest’ultimo che non capisco perché dopo anni insieme agli amici che lo hanno sostenuto e per farlo diventare sindaco e per farlo andare in Regione ha voluto seguire un’altra strada. Avrei visto meglio Gismondi con Ghio che con i suoi settecento ottocento voti li avrebbe spostati in favore di un modo diverso di fare politica o comunque non dando una mano a Corvatta che non lo voleva nessuno e che si ripresenta solo per non fare la figuraccia davanti a non si sa bene chi e né per che cosa. Forse al suo smoderato orgoglio o per non apparire inferiore a certi paragoni che ogni tanto sento. Per se stesso, magari, perché convinto di aver lavorato bene. E qui, allora si può parlare di tutto, non sapendo quale sia la materia che lo compone. Presentatosi la prima volta come la faccia pulita del comunismo ( lui non era del Pd ma di Rif. Comunista che dopo poco tempo lo rinnegava in piazza ) è rimasto con la faccia stralunata dal rifiuto dei sui compagni di viaggio che non lo volevano perché sicuri di perdere tempo e città. Poi un candidato lo dovevano mettere e l’unico a presentarsi era lui e così eccolo di nuovo a capo della coalizione. Quindi potremo riavere un sindaco non voluto neanche dai suoi. Ma ci pensate all’assurdità della situazione. Altro che non avere idea di quello che si vede sui bastione di Orione ( dialogo dal film cult Blade Runner ). Bah, mancano pochi giorni, le inaugurazioni dovrebbero essere finite almeno che non se ne inventano altre tipo la pima onda del mattino l’11 giugno. Le Frecce tricolori le abbiamo avute. L’arco sul mare che fortunatamente si è riuscito a salvare dalla furia demolitrice del sindaco e che ora ne ha fatto il suo quartier generale, neanche lo avesse costruito lui, sembra stia tirando bene anche se le ultime fotografie non lo vedono molto frequentato forse per l’ovvietà dei dispensatori di inviti che vogliono ancora convincere. Sono riusciti a convincere loro stessi ma a volte è molto più difficile convincere gli altri specialmente se maturi per aver una loro idea che non puoi certo cambiare raccontando barzellette. Comunque – 6.