di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
I partiti, quei dinosauri della politica, da tutti criticati e vituperati hanno retto. Non solo, hanno contribuito a portare al ballottaggio i candidati dei due principali schieramenti in gara per le elezioni amministrative di Civitanova. Quasi il 4% la percentuale dei voti persi tra schede bianche e annullate. Le bianche 190, i voti nulli 481. Alla fine sono stati 20.154 i votanti e 19.483 i voti validi. Una limatura ulteriore sulla già esigua percentuale dell’affluenza. Questo il risultato finale arrivato all’alba. Fabrizio Ciarapica: voti totali 6655 (34,15%) di cui 1.385(7,62%) da “Lista civica – Vince Civitanova”, 1.366 (7,52%) da “Lista civica- Noi con Ciarapica sindaco”, 1.283(7,06%) da “Forza Italia”, 1.020(5,61%) da “Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale”, 658(3,62%) da “Lega Nord”, 601(3,31%) da “Lista civica- Obiettivo Civitanova”. Tommaso Claudio Corvatta: voti totali 6.329(32,48%) di cui 3.170 (17,46%) dal Partito Democratico, 1.311(7,22%) da “Lista civica- La nuova città”, 748 (4,12%) da “Lista civica- Un futuro in comune”, 475(2,61%) da “Sinistra- Unita Civitanova”, 291(1,60%) da “Unione Centro- Altri”. Stefano Massimiliano Ghio: voti totali 3.688 (18,92%) di cui 1.054(5,80%) da “Lista civica- Civitanova cambia”, 912(5,02%) da “ Lista civica- Insieme per Civitanova”, 892 (4,91%) da “ Lista civica- Civitanova vera”, 320(1,76%) da “ Lista civica- Cantiere lavori”, 233(1,28%) da “ Civitanova- Il nostro futuro”. Stefano Mei: voti totali 2.352(12,07%) di cui 2.073 (11,41%). Dimitri Papiri : voti totali 288(1,47%) di cui 211(1,16%) “Lista civica- Kleos il glorioso”. Giovanna Capodarca Agostinelli: voti totali 171(0,87%) di cui 151(0,83%). Schede bianche: 190(0,94 %) Schede nulle: 480(2,38 %) Schede contestate e non assegnate: 1( 0,00%)
Il Pd è il primo partito della città con 3170 voti e il 17,46% delle preferenze. Perde solo un punto percentuale, ma bisogna considerare che l’affluenza era maggiore nel 2012. Cala invece Forza Italia che cede punti a vantaggio delle civiche di Ciarapica che riescono ad ottenere un buon risultato e andare oltre il 7%. Il Popolo delle libertà nel 2012 otteneva il 15,35%, oggi arriva al 7,07. La sorpresa è la neonata lista di Ciarapica Noi con Ciarapica che ottiene più preferenze delle singole preferenze dei candidati con 1363 voti di lista e 645 di preferenze. Cresce la Lega come da tendenza anche nazionale, qui non sfonda ma rispetto al 2012 ottiene un buon risultato con il 3,62%. Cresce di poco Vince Civitanova che passa dal 6.72% al 7,63%. In Forza Italia determinanti i voti dei “consiglieri anziani” come Carassai e Marzetti che ricevono rispettivamente 233 e 222 voti. Sul fronte del centrosinistra non è andata bene Futuro in comune, la lista del sindaco che non regge il confronto con Uniti per cambiare che nel 2012 ottenne il 7.23%. La lista si ferma al 4,12%. Maluccio anche la Sinistra unita che non arriva al 4% (nel 2012 la Federazione della sinistra prese il 3,86%, oggi si pianta al 2.62% e raccoglie più voti di lista che di preferenze, assai scarse, alcune ferme allo zero, fatta eccezione per Belinda Emili e Francesco Peroni.
Poco incisiva anche l’Udc bloccata all’1,60. Il Pd è il primo partito e si conferma una macchina da voti, rimane stabile la percentuale rispetto a 5 anni fa. Cresce la civica di Piero Gismondi La Nuova città che rastrella preferenze nel quartiere Risorgimento e che è determinante per spuntarla in quelle sezioni. Il 50% dei votanti ha scelto un civico. Nonostante l’esperienza di Stefano Ghio si sia rivelata fallimentare dal punto di vista dei numeri non riuscendo ad arrivare al ballottaggio nonostante una campagna elettorale efficace, la metà dei votanti ha scelto una civica: il 18.46% quelle di centrodestra, il 18.79% quelle di Ghio, l’11,34% quelle di centrosinistra. Fuori dai giochi gli outsider Papiri e Capodarca.
Anche sul piano delle preferenze i politici di lungo corso si confermano sul podio. Incassa il primo posto Giulio Silenzi con 457 voti, secondo Fausto Troiani con 338. Terzo e quarto posto appartengo ancora ai democrat: sale il segretario del Pd Mirella Franco con 245 voti seguita dall’assessore Yuri Rosati con 238. Bene anche l’assessore Marco Poeta con 220 voti. Dopo Troiani nel centrodestra le preferenze maggiori le raccoglie Ermanno Carassai con 233 voti e a seguire Sergio Marzetti con 222. Stesse preferenze anche per l’ex componente del centrodestra Claudio Morresi di Insieme per Civitanova che ottiene 222 voti come Gismondi. Entrambi determinanti in due sezioni: Morresi in quella di Santa Maria Apparente, da sempre un fortino del centrodestra che invece passa a Corvatta proprio grazie ai voti sottratti da Morresi a Ciarapica e destinati a Ghio. Dalle parti del Movimento 5 stelle Stefano Mei ieri sera, appresa la notizia di non essere al ballottaggio ha attribuito la colpa a se stesso. In realtà quella di Mei è stata una campagna elettorale quasi non da grillino e che avrebbe potuto molto tranquillamente attirare anche l’elettorato moderato. Sarà probabilmente necessaria una riflessione all’interno del Movimento: sarebbe stato più opportuno fare una campagna elettorale vecchia maniera, con ricerca di voti porta a porta e forieri di un maggiore risultato? Tra i candidati consiglieri infatti spiccano come preferenze solo il consigliere uscente Mirella Emiliozzi (200 voti) e Pierpaolo Iacopini (179). Ottima la performance di quest’ultimo che da 5 anni è tra i più attivi e attenti analisti delle faccende amministrative. Bene come preferenze anche Pierpaolo Borroni (FdI 175), Sergio Andrenacci (La nuova città 177). Mantiene il suo elettorato Flavio Rogani nonostante il passaggio da uno schieramento di centrosinistra a uno di centrodestra con 130 preferenze. Non “tirano” invece i commercianti candidati nelle varie liste. Quasi mai sopra le 60 preferenze.
Dando un’occhiata alle sezioni Corvatta vince su 19 sezioni (comprese ospedale e casa di cura Villa dei Pini), Ciarapica su 21. Ciarapica vince allo stadio fino alla zona piazza zona sud, a San Marone vince Corvatta che porta via 5 sezioni su 3, ma Ciarapica la spunta su alcuni feudi rossi come la zona Cecchetti e tiene la posizione sui feudi rossi con scarti minimi. Il quartiere Risorgimento è quasi tutto su Corvatta che ottiene 2 seggi su 3 grazie a La nuova Città. Sorpresa a Santa Maria Apparente, una zona in cui il centrodestra è sempre stato avanti e invece Corvatta prende due seggi su tre, Ciarapica si aggiudica la zona industriale. Ad influire sicuramente i voti traghettati da Claudio Morresi a Stefano Ghio e che ha fatto perdere spazio al centrodestra. Civitanova Alta è tutta con Ciarapica. Il Castellaro è diviso a metà, la 22 va a Ciarapica, la parte più a sud a Corvatta. Villa Pini un seggio a testa, sud a Corvatta e quello più a nord a Ciarapica. Fontespina in vantaggio quasi ovunque Ciarapica con 5 sezioni su 6, Corvatta prende Palazzaccio e dintorni. In alcune sezioni come la 7, la 6, la 8, la 17, la 19, la 20, la 21, la 22, la 23, la 24, la 26, la 28, la 30, la 37 il testa a testa è avvincente. Su 14 sezioni la forbice fra i due è di un pugno di voti con una differenza di qualche decina di preferenze.
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Grillini ririri-asfaltati.
Ma quanta sfiga porta Gigino di maio?