Il rettore di Unimc Luigi Lacché
di Federica Nardi
La sede jesina dell’università di Macerata accusa lo scossone di Banca Marche. La fondazione Cassa di risparmio di Jesi ieri ha reso nota la drammatica situazione che in seguito al decreto Salva banche ha portato a interrompere ogni erogazione, compreso il finanziamento alla fondazione Angelo Colocci, che sostiene economicamente la sede jesina di Unimc. Alla fondazione Colocci partecipano il comune di Jesi, la fondazione Carisj, Banca delle Marche e Banca Popolare di Ancona. Dopo le conseguenze del dissesto di Banca Marche alla fondazione vengono a mancare i fondi con cui Carisj partecipava indirettamente al finanziamento del distaccamento di Unimc. Ma la volontà di tutti, a partire dal rettore Luigi Lacchè, è di lavorare per trovare una soluzione. «La sede di Jesi va benissimo, è il nostro miglior distaccamento nelle Marche – spiega Lacchè – Ora affronteremo questo problema di riassetto. Il comune di Jesi e la fondazione stanno lavorando per trovare altre risorse, mi sono confrontato con il presidente della fondazione Colocci e con il sindaco e c’è l’impegno per arrivare a una soluzione». L’università di Macerata a Jesi manterrà quindi tutti i corsi già attivati in Scienze dell’amministrazione pubblica e privata, Scienze giuridiche applicate, i master e i corsi di formazione professionale. «Da parte nostra le cose non sono cambiate – dice Lacchè – c’è in atto la convenzione e noi come università continueremo a mettere a disposizione i docenti. Sono vent’anni che siamo a Jesi e la sede è adeguata e funzionale. Solo quest’anno i corsi a hanno più di duecento matricole».
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Ma chi per stupida ambizione ha creato questa situazione almeno un po’ di vergogna la prova o no?I soldi sperperati per giocare a fare i banchieri erano della collettivita’ e non del partito che li avava messi li’ a fare le belle statuine.Pensate quante cose utili e meritevoli potevano farsi con 123 milioni di euro.Altro che comparsate alle feste ed interviste,dovrebbero solo sparire dalla faccia della terra.
Anche a Civitanova c’era un distaccamento dell’Unicm. Frequentatissimo e attorno ad esso si creò lavoro, parola sconosciuta per qualche nostro disamministratore, tantoché al Comune o meglio alla giunta che ci soprassedeva e ancora ci soprassiede non ritenne opportuno far continuare una situazione che portava prestigio e ricchezza preferendo creare una situazione simile con altro ambito, quello del divertimento notturno. Ci potevano, semmai, esserci tutti e due, però non si capisce perché nulla si fece ed anzi si spinse a che sparisse il corso universitario mentre per l’altro caso tutto procedette ben difeso e a costo di aver creato una di quelle tante situazioni che li faranno dissolvere come nebbia al sole, sciogliere come un gelato agro al limone sempre al sole, scomparire come creature della notte al far del giorno ma sicuramente arricchiti dall’esperienza di quattro anni di amministrazione a cui mancano solo gatti, ratti, cani, caprioli che seppur poco amici tra loro, si mettano a manifestare sotto il balcone, per dire di averle sentite tutte. Ah, per favore, e qui mi rivolgo al consigliere senza reddito, intervieni pure,se vuoi, se non vuoi è meglio, ma le solite ulcere, gastriti, scoppi di pressione tienteli per te, che tanto vai sicuro lo dicono anche i buddisti dalla loro millenaria esperienza filosofica, che, te lo dico in parole comprensibili, se sputi per aria, ti ricade addosso.
Le fondazioni di origine bancaria non sono tutte uguali ne’ in Italia ne’ nelle Marche ma la pretesa di possedere e controllare le banche le ha ugualmente snaturate, anche rispetto alle stesse intenzioni e previsioni degli anni ’90, e ha pure contribuito a produrre o a non impedire alcuni disastri, di fronte ai quali, puntare ora il dito solo contro le infiltrazioni dei partiti e della politica rischia di non far vedere le responsabilita’, evidentissime in alcune fondazioni, dei poteri forti della societa’ e dell’economia e delle reti trasversali delle amicizie e delle relazioni.
Anzi a Jesi attiverei anche un corso in scienze bancarie.