Sciopero della fame
per difendere il punto nascita

SAN SEVERINO - Roberto Pioli, componente del Tribunale per i diritti del malato, annuncia la protesta per chiedere al presidente della Regione Luca Ceriscioli un passo indietro sulla riforma sanitaria: "Altrimenti dalle 12 di martedì inizierò a non mangiare"

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Roberto Pioli

Roberto Pioli

 

di Monia Orazi

«Chiedo al governatore Luca Ceriscioli di venire a vedere personalmente ciò che vuole chiudere. Se entro martedì a mezzogiorno non sarà trovata una soluzione definitiva per San Severino e gli altri punti nascita di Osimo e Fabriano inizierò lo sciopero della fame». A dirlo è Roberto Pioli, componente del Tribunale per i diritti del malato di San Severino. «La Regione deve tornare indietro su questa sciagurata riforma sanitaria – tuona Pioli – è ora che Ceriscioli torni a fare l’amministratore del suo territorio. Noi cittadini siamo chiamati a stringerci a coorte, ad unirci in questa protesta contro il taglio ai servizi sanitari. Naturalmente mi auguro che sia trovata una soluzione quanto prima, San Severino è un reparto di eccellenza e non può chiudere, occorre che tutti i cittadini, anche quelli di Osimo e Fabriano, si mobilitino tutti insieme per dire no alle decisioni della Regione, se non torneranno indietro martedì alle 12 in punto inizierò lo sciopero della fame nella hall dell’ospedale, sono pronto a dormire e restare lì finché sarà necessario». Pioli prosegue dicendo che sarà ad aspettare il presidente della Regione all’ospedale. Metterà un tavolo e una sedia e resterà lì finché non arriverà Ceriscioli. «Questa è una battaglia di tutti – continua Pioli – chiedo ai cittadini, agli amministratori ed ai media di mobilitarsi, per lottare contro questa riforma che toglie il diritto alla salute per i cittadini, lo sciopero della fame è un gesto forte, ma sono pronto a metterlo in atto, il presidente Ceriscioli non può sottrarsi al confronto con i cittadini che lo hanno eletto». Intanto continua la battaglia a tutto campo per salvare il punto nascita. Questa sera ci sarà un nuovo incontro del comitato per la salvaguardia dell’ospedale Bartolomeo Eustachio e nel quale saranno annunciate nuove iniziative di protesta. Gli avvocati del Comune e quelli del comitato stanno preparando la versione definitiva del ricorso al Tar. Potrebbe essere attuata una nuova forte protesta in piazza. Domani occhi puntati sul Tar delle Marche, dove sarà discusso il ricorso presentato dal Comune di Osimo. A San Severino sperano che sia accolto perché sarebbe un segnale forte di speranza anche per il punto nascita cittadino.



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