di Monia Orazi
Nascita flash in un quarto d’ora, nell’ospedale di San Severino, ieri intorno alle ore 20.20. La notizia la si apprende oggi dal bel fiocco azzurro che campeggia sulla porta della camera numero 8 del reparto maternità. Augusto Fugiani, 44enne di Fabriano è arrivato nell’ospedale settempedano, insieme alla moglie in preda alle doglie soltanto un quarto d’ora prima. «Se avessimo dovuto fare altri chilometri, andando a Jesi, Macerata o Civitanova, dove sarebbe nato il mio bambino? Per strada? In macchina? Sicuramente non avremmo fatto in tempo a farlo venire al mondo in ospedale» commenta emozionato. Il secondo figlio dei Fugiani (anche il primo era nato a Camerino) ha avuto fretta di nascere: «È stato tutto molto veloce, quando siamo arrivati mia moglie aveva già le doglie in fase avanzata – racconta – il tempo di fare la visita, si sono rotte le acque ed è nato mio figlio, un ritardo nell’arrivo avrebbe complicato tutto».
È stata la positiva esperienza della nascita del primo figlio, ad aver fatto scegliere di nuovo San Severino alla famiglia Fugiani: «Abitiamo a Fabriano e potevamo appoggiarci al reparto cittadino, ma ci siamo già trovati molto bene l’altra volta e siamo voluti tornare per la seconda volta, siamo stati accolti benissimo, è un reparto che è di eccellenza per il calore umano e la grande professionalità di tutto lo staff». La coppia festeggerà un Natale speciale, con il meraviglioso regalo di un bambino appena nato: «Andare a Macerata o Civitanova in quelle condizioni sarebbe stato pericoloso, noi qui ci siamo trovati bene, non si può rischiare per la distanza». In questi giorni Augusto Fugiani e la moglie hanno preso parte alla protesta per la chiusura dei punti nascita dell’entroterra, Osimo, Fabriano e San Severino, partecipando alle manifestazioni della città della carta.
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I problemi a causa di questa chiusura saranno proprio questi
chissà se i pidioti regionali riusciranno a capirlo
Estrapolo da un paio di commentucci già fatti che stanno veramente mettendo a nudo quanto siamo proprio considerati nullità dallo strapotere di governanti che non capisco se capiscono!
… Si partorirà in pronto soccorso, in ascensore o sulle scale per le più fortunate, oppure tra Visso e Ussita in mezzo alla neve, guardati a vista da lupi famelici o caprioli curiosi che cercano di capire perché gli uomini siano tanto strani. Hanno tutte le comodità, e trasformano un parto in una puntata di Chicago Hospital….
…Qualcosa non va! Per adesso, poi andrà peggio. Può Ceriscioli permettersi di calpestare le più elementari regole civili, come quella di avere un ospedale vicino casa per partorire. No, non può. Non ha nessun diritto e non esiste che qualcuno come Renzi o la Lorenzin appoggiati dai tanti utili idioti per dirla alla Lenin, stiano massacrando l’Italia….