Cristian Bucchi scrive ai tifosi:
“Ringrazio tutti voi che venite allo stadio,
vorrei una città più innamorata”

LEGA PRO - Lettera aperta dell'allenatore della Maceratese dopo lo sfogo di ieri sera in sala stampa. "Stiamo disputando una stagione eccellente e non abbiamo nessun motivo per avvilirci"

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Cristian Bucchi durante la partita di ieri con la Spal

Cristian Bucchi durante la partita di ieri con la Spal

“Dico grazie a tutti quelli che ci seguono sempre e a tutti gli altri: sosteneteci perché siamo la squadra della vostra città”. Con una lettera aperta, l’allenatore della Maceratese Cristian Bucchi torna sulle dichiarazioni rilasciate ieri dopo la partita pareggiata all’Helvia Recina contro L’Aquila. Dichiarazioni di certo non passate inosservate, basti vedere gli oltre cinquanta commenti su Cronache Maceratesi e sui social (leggi l’articolo). “Vorrei precisare alcuni aspetti delle mie dichiarazioni rilasciate a caldo nel post-partita contro L’Aquila che non sono state interpretate correttamente – scrive Bucchi – . Innanzitutto grazie, da parte mia e a nome di tutti i ragazzi, a tutti i tifosi e a chi settimanalmente ci sostiene allo stadio, a chi, ogni volta, fa grandi sacrifici per seguirci anche in trasferta. A tutti voi voglio ricordare che il vostro calore rappresenta per noi una spinta insostituibile. Mi ritengo un professionista molto esigente nei confronti dei miei giocatori, dei miei collaboratori, di me stesso e magari anche dell’ambiente nel quale lavoro e verso il quale nutro un grande affetto.

 Cristian Bucchi durante la conferenza stampa

Cristian Bucchi durante la conferenza stampa

Proprio per questo, ed in considerazione della stagione che stiamo fin qui disputando che ritengo eccellente per i risultati ottenuti e per la dedizione assoluta di tutti i tesserati della Maceratese, sarebbe un mio grande desiderio quello di vedere un coinvolgimento ancora maggiore della città che non sempre risponde con l’entusiasmo dovuto ad una squadra che, in poco tempo, è riuscita dove altre, con budget ben più importanti, non riescono. Dico questo anche per gratificare una società che sta facendo enormi sforzi per sostenere una categoria importante per Macerata. Sono io a pretendere il massimo dai miei giocatori ed il primo ad arrabbiarmi anche quando dei semplici dettagli in allenamento e in partita non sono curati a dovere ma credo che un processo di crescita di tutto l’ambiente passi anche attraverso una partecipazione massiccia edancora più convinta della città, nonostante le difficoltà di una serie di normative che, di certo, non facilitano l’afflusso sugli spalti. Se il mio rapporto con la Maceratese fosse di natura esclusivamente professionale non sarei intervenuto in modo così deciso: in fondo stiamo andando al di là delle più rosee aspettative della vigilia. Non abbiamo nessun motivo per avvilirci anzi, sono convinto che ci siano grandi potenzialità in tutto l’ambiente e proprio per questo invito a sostenerci anche coloro che magari hanno ancora delle riserve o delle perplessità. Il calcio è fatto di tanti momenti, se tutti, squadra, tifosi, società, l’intera città riescono a vivere vittorie, sconfitte e pareggi, senza drammi o eccessivi entusiasmi, si possono davvero fare grandi cose insieme”.



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