di Sara Santacchi
Un esordio carico di adrenalina quello che ha vissuto il difensore della Maceratese Mattia Altobelli, classe ’95, la scorsa stagione al Foggia e quest’anno schierato per la prima volta dal primo minuto contro il Prato (leggi la cronaca della gara). Schierato al posto dell’esperto centrale Fissore, assente per un infortunio, a fianco di Faisca ha cercato di mettere in campo tutta la grinta che aveva, uscendo sfinito e con un affaticamento al flessore destro che lo sta costringendo alle terapie: “La tensione e l’adrenalina erano al massimo – ammette Altobelli – Mi hanno dato la carica giusta per affrontare la partita e ho cercato di ripagare la fiducia del mister. Certo, poteva andare meglio sia dal punto di vista del risultato che per l’infortunio, ma per questo si tratta di una cosa da niente che dovrebbe risolversi in un paio di giorni”.
Guardando allo 0-0 finale, sono due punti persi o uno guadagnato?
“E’ stato un buon pareggio perchè non abbiamo concesso nulla agli avversari e fatto una gran bella prestazione, ma ci è mancato il gol e quel pizzico di fortuna che ci avrebbe permesso di portare via l’intera posta”.
Guardando a lei, cosa si aspetta dall’esperienza alla Maceratese?
“Onestamente sto molto bene e sono contento di essere qui. Ho un gruppo veramente affiatato, raramente mi sono trovato in una squadra del genere. L’anno scorso al Foggia per esempio, pur avendo un bel gruppo, non eravamo così”.
Dovendo mettere vicino la sua esperienza a Foggia e questi primi mesi alla Maceratese che giudizi esprime?
“Ogni piazza è diversa. Foggia è molto calda, con una tifoseria che alle volte toglie il fiato e per un ragazzo giovane non è sempre positivo, aumentano paure e tensioni. Il risvolto della medaglia è che alle volte, proprio questo ti dà la spinta di cui hai bisogno e speriamo di vedere un tifo sempre più presente anche qui a Macerata. E’ importante e fa piacere. E’ una città piccola e accogliente, in cui mi trovo bene e c’è tutto per lavorare con serenità”
Chi è il suo modello tra i big?
“Nel mio ruolo ce ne sono diversi, ma guardo a Leonardo Bonucci, da tifoso della Juve quale sono”.
Mister Bucchi parlando di lei e di qualche altro giovane della squadra ha detto che avete grandi prospettive. Lei dove sogna di arrivare?
“Io punto sempre al massimo, quindi direi la serie A. Poi se potrò addirittura avere l’onore di scegliere maglia, chiaramente direi quella della squadra che tifo, la Juve, ma è un sogno. Mi piacerebbe arrivare alla massima serie”.
La Maceratese invece dove può arrivare?
“Tutto è possibile, l’importante è non mollare adesso e prima di tutto arrivare all’obiettivo della salvezza. Poi chissà”.
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