di Enrico Maria Scattolini
UN PEZZO DI STORIA (+++) Di documentata autenticità!
SABATO PROSSIMO la Maceratese lo vivrà allo stadio di Pistoia nell’attimo di scendere in campo come capolista del proprio raggruppamento di Lega Pro (+).
RIPROPONENDO QUANTO ACCADUTO esattamente il 6 febbraio 1967. In una plumbea domenica invernale però squarciata dai due lampi biancorossi di Turchetto. Folgorante il secondo (violenta staffilata sotto la traversa della porta toscana) che assicurò l’importante, definitivo pareggio alla squadra di Giammarinaro (+++).
A QUEL MOMENTO STREPITOSA PER LA LEADERSHIP (+) nel suo girone dell’allora C a serie unica.
CHE POI PERO’ AVREBBE DEFINITIVAMENTE SMARRITO nelle fasi conclusive del lungo duello con il Perugia di Mazzetti: di fatto con l’inutile pari di Prato (-), nel penultimo turno del campionato.
MA QUESTO E’ UN DIVERSO CAPITOLO di quella stagione che resterà comunque indimenticabile (+). Sul quale penso di tornare la prossima settimana, dal momento che la Maceratese disputerà la seconda trasferta consecutiva proprio nella città della lana. Con il proposito di raccontare un accaduto inedito di quell’incontro.
NELLA MIA MEMORIA, una sorta di fil rouge ricollega i prossimi due impegni biancorossi all’antico passato: elettrizzante quello di Pistoia, profondamente deludente il successivo di Prato. Episodi fondamentali di ricordi belli ma anche non privi di forti vibrazioni polemiche. Un trascorso che, in ogni caso, ritenevo irripetibile (+).
L’AUSPICIO è che stavolta tutto fili invece per il verso giusto (+). Al punto di ambire a qualcosa di decisamente concreto, al di là delle scaramantiche (seppure comprensibili) riflessioni della dottoressa Tardella e dei suoi collaboratori sui ”…. ventitrè punti che restano per la salvezza.”
E QUINDI POTER RITORNARE A SCRIVERE quello che il mio maestro Giancarlo Liuti (+++) vergò su ”il Resto del Carlino” nel novembre 1966 quando, per la prima volta, si pose l’interrogativo: ”Pensiamo alla serie B?”
IL PREZIOSO AUSILIO (+) DEL LIBRO DI GLAUCO GIGLIONI, ”C’era una volta la Maceratese”, mi sta schiudendo l’accesso a queste rimembranze che mi riconducono a quei tempi gloriosi. Da me vissuti come giovane cronista che aveva appena smesso i pantaloni alla zuava, nato con il fiorellino per la possibilità di seguire, sul “Carlino”, avvenimenti destinati poi a rappresentare l’epica del calcio biancorosso del dopoguerra.
PUR RESTANDO CON I “PIEDI BEN SALDI IN TERRA”, come ha prudentemente consigliato sabato scorso il saggio Fissore (leggi le interviste del post gara), permane l’obiettiva consapevolezza di magiche opportunità per la Rata (+).
NON SOLO E NON TANTO per i suoi meriti, che pure ci sono, quanto per la selezione dei valori che si sta delineando in cima alla classifica (+).
LO STANDING DELLA SPAL (-) si è capito nello scontro diretto dell’Helvia Recina (leggi la cronaca della gara). La capolista sarà pure incappata in una giornata storta – in sala stampa definita “quasi scontata” da Semplici , il mister estense, dopo” l’arrembante avvio settembrino”-, ma resta tuttavia l’impressione di una squadra pesante nella fraseggiata manovra degli intermedi; spuntata in avanti ed anche piuttosto sbadata dietro, nonostante i quattordici gol realizzati ed i soli tre (prima dell’appuntamento all’Helvia Recina) subiti.
IL PISA DI GATTUSO (-) è andato in panne a Savona, che certamente gran cosa non è.
ALTRE AMMAZZACAMPIONATO non si intravedono all’orizzonte (-). Pur concedendo all’Ancona il beneficio della freschezza giovanile, insieme però ai conseguenti limiti, appesantiti da uno scarno assetto offensivo.
SPAZIO VITALE dovrebbe quindi esserci per la Maceratese (+), soprattutto se riuscirà a superare il doppio test toscano.
BUCCHI E’ RIUSCITO a dare equilibrio al centrocampo, nonostante la perdurante assenza di Giuffrida; la difesa sembra cementata sull’esperta accoppiata Faisca-Fissore, la vitalità di Imparato e la crescente applicazione di Karkalis; gli avanti sono fra i più prolifici del girone e soprattutto cinici nel realizzare le reti importanti (+).
IN RETROGUARDIA NON MANCANO LE ALTERNATIVE, anche se la tranquillità consiglierebbe l’arrivo d’un valido esterno (+).
GANCI, GIOCATORE “VERO”, dovrebbe essere ormai pronto a dare il suo contributo di gol (+). Almeno per quello che ha anticipato Bucchi sabato scorso.
I PROBLEMI DELLA MACERATESE potrebbero spuntare-a lungo andare-nei ricambi in mezzo al campo. Per la gran fatica dei suoi cursori sulle fasce e, soprattutto, nella cerniera davanti alla difesa.
URGE QUINDI IL COMPLETO RECUPERO di Giuffrida e potrebbe essere necessario anche l’irrobustimento delle seconde linee di questo reparto. Che non possono contare solo su Alimi, Belkaid e Sarr se si vorranno coltivare sogni di gloria.
SACRIFICIO ECONOMICO CERTAMENTE NON INDISPENSABILE in relazione alle attuali (giuste) opzioni della presidentessa. Che potrebbero però cambiare di segno nel caso dell’eventuale consolidamento dell’attuale situazione in graduatoria (+).
Il “PENSIAMO ALLA SERIE B?”di Giancarlo Liuti potrebbe allora rispuntare dopo cinquant’anni (+).
INTANTO LA DOTTORESSA TARDELLA sta integrando il Consiglio dì Amministrazione con nuovi arrivi (+). Che dovrebbero riguardare, a breve, l’avvocato Massimo Nascimbeni ed il commercialista dottor Massei.
UN ALTRO SIMPATICO COMMERCIALISTA ho incontrato sabato in tribuna: il dottor Alessandro Chiaraluce. Che voglio citare come esempio dell’interesse (+) che la Maceratese suscita anche fuori provincia. Lui è infatti di Osimo, ma da lustri non perde domeniche (ed ora sabati) per raggiungere l’Helvia Recina e tifare per la benamata.
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OLIO DI RICINO
Sempre lucida e condivisibile l’analisi dell’amico Enrico.
Secondo me, vista la posizione di classifica, bisognerebbe analizzare quali potrebbero essere le carenze della squadra per una eventuale lotta al vertice, per la salvezza la squadra va bene così.
– come già accennato da Enrico un ricambio a centrocampo con la speranza che Giuffrida si riprenda il prima possibile;
– identico ragionamento per il parco punte: o Ganci si rende disponibile o bisogna sostituirlo;
– infine i terzini laterali che per il sistema di gioco adottato sono determinanti; non so se abbiamo in panchina elementi che possano sostituire adeguatamente i titolari.
Fui presente all’unica vittoria della Maceratese a Pistoia. Un tre a zero favoloso con tre gol di Berzaghi in un campo gelatissimo e con un freddo polare, speriamo che questo ricordo sia di buon auspicio.
Ricordiamo anche lo strepitoso punto preso in casa dalla Civitanovese contro una squadra di una forza inaudita!!!!!
Ancona, Savona, Teramo, Siena e Spal per qualche presuntuoso e rosicone commentatore dovevano rappresentare il de profundis della Rata, invece abbiamo fatto, come si dice, romanella.
Bisogna ingoiare un altro boccale di olio di ricino!!!
Se son rose fioriranno.Magari sarebbe troppo bello ! Speriamo. Se cio’ si avverera’ Macerata allora farebbe un vero salto di qualita’ e di mentalita’ .Ma dove andremo eventualmente a giocare le partite della serie B ?
Ecco allora – ripeto – occorre un salto di mentalita e molto coraggio e un forte contributo anche da parte di tutta la citta e degli appassionati sportivi.
Caro Scattolini,
sabato scorso, nel momento in cui partivano gli applausi per Claudio Turchetto, ho colto in maniera nitida anche un paio di fischi partiti da qualcuno seduto in tribuna non lontano da me.
E’ mai possibile che dopo quasi 50 anni (!) ci sia ancora qualcuno che rimestoli in quel brodo che fu la questione Dugini-Turchetto del campionato da te citato?
Dopo la partita con la Spal ho chiesto lumi a mio padre (dato che in quella domenica del 1967 da te ricordata in cui la Maceratese fu prima io ero ancora in grembo a mia madre) e lui mi ha risposto dicendo che a Macerata non perdonarono ai due attaccanti il successivo trasferimento a Perugia, rivale di quel famoso campionato, ricollegando la sconfitta di Perugia del marzo 1967 ad una sorta di scarso impegno dei due.
Ma in un vecchio articolo su CM di qualche anno fa un lettore ha ricordato che la mancata promozione fu determinata da alcune successive sconfitte della Maceratese e non in maniera decisiva da quella in terra umbra (c’è poi il supporto del volume di Giglioni).
E allora, non è proprio possibile chiudere una volta per tutte questa pagina semi-oscura di 50 anni fa?
A mio avviso anche altre squadre quali Pisa, Siena, Ancona e la stessa Spal dovrebbero esaminare le proprie carenze di organico, affrontando la Spal non solo abbiamo vinto ma li abbiamo surclassati, il risultato è bugiardo, poteva essere più rotondo viste le occasioni da goal.
Se Spal, Pisa e Ancona ambiscono a vincere il campionato la Rata certo non sfigura.
Ovviamente il campionato è lungo, ed ogni squadra dovrà affrontare il suo momento di crisi, ma per ora non ci resta che goderci questo primo posto ed affrontare ogni partita con autostima e determinazione in quanto le qualità non mancano.
Al giro di boa, dopo 17 partite, la Maceratese era solitaria in vetta alla classifica (sono citazioni che riprendo da un mio album degli articoli di quel periodo) con 26 punti, con Perugia e Anconitana a 23, Cesena 22. Delle formazioni marchigiane oltre alla citata Anconitana, la Sambenedettese era a 15 punti, la Vis Pesaro a 13 e la Jesina a 12, chiudeva la classifica la Torres a 11 punti. L’unica sconfitta l’11 dicembre del 1966 in Ancona (1 a 0) 17 gol fatti 6 subiti. I marcatori: Dugini 5, Berti 4 Turchetto 3 Mazzanti 2 Marchi, Attili e Vicino 1.
Poi il ritorno con le sconfitte a Massa Carrara (3 a 1) Perugia (3 a 1) Rimini (1- 0) in casa con lo Spezia 1 a 2 e a Carrara (2 a 0) si determinò il vantaggio del Perugia. Mi ricordo che nei cinema, Corso, Italia e Cairoli quando proiettavano la pubblicità dei Baci Perugina, gli spettatori fischiavano.
HELVIA MIELE E ASSENZIO
Così la neopromossa Rata, reduce da 4 vittorie di fila, con squadre che ambiscono alla promozione come Teramo, Siena e Spal, si ritrova in vetta alla classifica. Si potrebbe pensare ad una “marcia trionfale” verso la Serie B, ma vi sono fattori che potrebbero rendere la sua posizione provvisoria.
LATO B. Non si può nascondere che finora i biancorossi sono stati assistiti dalla fortuna. Volendo rimanere alle ultime partite, come non ricordare la respinta di Fissore sulla linea che ha negato al Teramo il meritato pareggio. Ancora, il “tiro della domenica” di Orlando, ripetuto 10 volte non avrebbe successo, che le ha permesso di vincere a Siena. Insomma, senza quegli episodi la Rata ora avrebbe 4 punti in meno e sarebbe sotto all’Ancona. Si dice che nell’arco del campionato gli episodi a favore e contro si compensano e nel caso della Maceratese possiamo dire che è in debito con la fortuna.
RISCHIO APPAGAMENTO. Di solito le squadre che hanno ottenuto risultati superiori alle proprie potenzialità corrono il rischio appagamento. Spesso il calo di tensione non si verifica con squadre forti, contro cui c’è l’impegno per primeggiare, ma con quelle modeste. Dopo una striscia di risultati utili, si teme un flop imminente. La due prossime trasferte con Pistoiese e Prato sembrano fatte apposta.
Si inizia con la Pistoiese – che però avrà in settimana l’impegno di Coppa a Pisa – squadra formata intorno agli esperti Di Bari e Sinigaglia, con trascorsi in Serie A, con tanti giovani interessanti come Mungo, per proseguire con il Prato, fresco vincitore sugli arancioni, con gol dell’ex Ascoli Chiricò.
GIOCO “VINTAGE”. Mister Bucchi ha portato a Macerata un gioco all’antica, sembra essere ripiombati negli Anni ’60, difesa arcigna e coppia di centrocampisti davani a coprire. Ci sono i risultati e i tifosi accettano tutto, ma dopo il “calcio a colori” di Magi con le 3 punte, il ritorno al “calcio in bianco e nero” di Bucchi con il contropiede non è un bello spettacolo! Anche con la Spal stesso copione, rete su errore degli avversari (Castagnetti) sbilanciati in avanti, poi 10 uomini in difesa a conservare il risultato, con solo Fioretti davanti. Con il rischio per la Spal, nella ripresa con 4 punte (entrati il bomber Finotto e Ferri), di subire le ripartenze. Ma non sempre va tutto liscio, la Rata si potrebbe trovare in svantaggio e doversi impegnare a recuparare. Sono tanti i dubbi sulla posizione e il futuro della Maceratese, perchè come ci suggerisce il proverbio: “Chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente”.
Caporaletti, la ringrazio per il suo post. Sa, qui postano tutti tifosi della maceratese e quindi resta un po’ difficile essere in testa alla classifica e starci con la testa. Devo ammettere comunque che a volte, questo sport bellissimo ma altrettanto irrazionale sfugge ad anni ed anni di esperienza diretta del gioco. E’ pur vero, come Lei afferma che “Chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente” ma che c’è ancora un campionato lunghissimo, dove continuerò a leggere le sue osservazioni sempre tecniche, esaurienti e prive di fronzoli.
Ahahahaha sempre e costantemente sempre piu’ patetico
Finalmente abbiamo saputo il motivo per cui la Rata è in testa la classifica. Prima si pensava che fossero gli allenatori avversari a favorirla mettendo in campo formazioni sbagliate adesso scopriamo che l’unico motivo è la fortuna!!!
Infatti è fortuna perdere con il Rimini al 95° e 15 secondi per un colpo di testa di un giocatore che doveva essere marcato da un biancorosso fuori campo per crampi!!!
E’ solamente fortuna impedire allo squadrone estense di tirare una sola volta in porta!!!
E’ fortuna realizzare 13 punti con Ancona, Savona, Teramo, Siena e Spal.
Dobbiamo solamente salvarci e se dovessimo cadere (prima o poi succederà), non ci faremo sicuramente male.
“Chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente”, è una frase che fa pan dan con ” Se il calcio ha un senso a Siena non ci sarà partita”, ne terremo gelosamente conto.
Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Caporaletti fai tenerezza!
@Caporaletti
Pensa quante possono essere nel vocabolario della lingua italiana le parole che significano “insulto & co.” e sappi che sono tutte x te….
Di cuore naturalmente…
Prima era solo ora sono in due, la platea si sta riempiendo piano piano ..hihihihi , che dire il patetico si raddoppia
Visto che dobbiamo salvarci , vi do una chicca dell’ultima ora, in questo momento abbiamo 19 punti sulla Lupa Roma e 20 sul Savona che oggi è stato sanzionato di altri 5 punti , fonte notizia : http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2015/11/03/ASQB6RI-squadra_calcio_penalizzazione.shtml
Caporaletti, dopo aver letto il suo esauriente articolo non avevo più dubbi che la fortuna stia giocando in un ruolo determinante, non saprei definire in che posizione giochi ma è veramente un uomo in più nella squadra maceratese. Infatti con i 5 punti tolti al Savona, anche ci fosse un capovolgimento durante il corso del campionato, sta diventando impossibile alla maceratese retrocedere e che comunque merita se non proprio ampiamente, il posto che occupa in classifica. Anche se, Domenica, con l’assenza del pubblico della Spal, che si sa è sempre un giocatore in più, la Maceratese ha praticamente giocato in tredici, numero ritenuto solitamente sfortunato, ma evidentemente la squadra possiede amuleti, forse abruzzesi di forza inaudita.
l’unica nostra sfortuna e’ che nessuno ancora ha avuto modo di PARLARTI de visu….mi auguravo che halloween avesse fatto il miracolo…ma si sa’ l’erba cattiva…ops…il pesce che puzza non muore mai…e comunque pescia…venite pure a vedere il vero calcio non quello che gioca la civitanovese davanti la parrocchia di cristo re pareggindo a fatica con la biagio….un applauso…ah se venite allo stadio portatevi anche il passaporto ed il permesso di soggiorno altrimenti e’ ufficio immigrazione per direttissima e poi espulsione
Aldo, ero preoccupato di non leggere il tuo post…certo che per te il 31 ottobre 2015 rimarrà una data infausta, prima la Maceratese che batte la Spal tua favorita numero uno, poi il tuo amato Torino che perde il derby al 93°…che hai fatto Aldo, invece di andare al Bar Maretto a bere una camomilla come ti avevo consigliato di fare ti sei fatto una sbronza colossale con effetti di tre giorni?
Il sottoscritto guitto della comunicazione ricorda al pinocchietto della Biblioteca di Civitanova che deve scegliere tra il Magi del calcio a colori a 3 punte o il Magi brutto catenacciaro (come scrisse su un mitico post dello scorso anno).
Ah, Micucci, tanto valeva che tu scrivessi che la questura e la Maceratese si sono messi d’accordo per non far venire i tifosi della Spal pur di avere un vantaggio in più (ma sì, un po’ d’incasso in meno che importa?)…certo che l’invidia è una brutta malattia!
il signor Caporaletti sta ormai diventando un appuntamento fisso del lunedi…. criticabile ed attaccabile quanto ci pare, ma atteso quasi quanto i pupazzi del nuovo orologio in centro! Mi auguro di continuare a leggere i suoi post perchè li trovo divertenti e non completamente campati in aria (giuste le analisi tecniche, meno giuste le articolazioni sugli errori degli altri, sulla fortuna o su fattori esterni come campo di patate o raccattapalle tardivi a sostegno della rata….) … comunque avendo in famiglia una parentela acquisita con un capoultrà civitanovese, posso comunque comprendere lo stato d’animo che pervade in questi mesi gli amici rivieraschi…..
Principi…condoglianze vivissime….come sta’ ad olio di ricino????
“Squadra costruita male, senza qualità a centrocampo, punte lasciate al loro destino, allenatore che ha schierato tre centrali difensivi. Così non si va lontano… Un bravo allenatore non imposta la squadra per neutralizzare l’avversario, ma dovrebbe essere il contrario”
(Gabriele Ferramondo, CM, 26-28 settembre 2015).
Cos’è, Ferramondo, da brava pecorella è tornato all’ovile, oppure è un caso di quelli descitti da Ennio Flaiano: “Gli italiani corrono sempre in aiuto al vincitore”? Si, Flaiano – conoscitore delle Marche per averci vissuto da giovane – che soleva considerare: “Eppure c’è gente che vive e lavora a Macerata”.
“Vincitori”, staremo a vedere, certo che solo soggetti che vivono nell’iperuranio possono pensare che la
Rata rimanga in vetta alla classifica per molto. Fanno sorridere i commentatori che si impegnano in confronti con il passato, rispetto a una posizione che si prospetta provvisoria. Quattro vittorie di fila e con squadre importanti possono portare all’appagamento. La Rata ha esempi illustri in casa: Kouko che viaggiava alla media di 1 gol a partita (vero Scattolini?) da quando ha cominciato a sentire le “sirene di Pescara” non ha più segnato. Eppoi, ci si chiede, può avere ambizioni di promozione una squadra che in vantaggio si chiude a riccio, difendendo in 10 uomini tra le mura amiche? La Rata sviluppa il gioco essenzialmente sugli esterni, soprattutto sulla destra: elemento determinante D’Anna, terzino 33enne spostato più avanti, che non avrà la stessa forma fino a maggio! Sinora i biancorossi hanno giocato con gli stessi uomini, in caso di infortuni e squalifiche, con ricambi non all’altezza cosa accadrà? Gli amici dell’iperuranio pensano di mantenere la testa della classifica con in campo i vari Sarr, Alimi e Belkaid?
Il tempo è un fanciullo che gioca spostando i dadi
@Gualtierio Ceresani
Caro Gualtiero, è uno spasso settimanale!!!!! ogni fine settimana scendo a civitanova e mi incrocio con questi parenti ultras…. fino a gennaio dell’anno scorso tutti carichi a mille e non vedevano l’ora di incontrarmi per “annunciarmi” il sorpasso….. da Febbraio ad oggi gli argomenti sono totalmente cambiati…. come parlo di calcio miracolosamente le discussioni passano subito alla politica, alla pesca, alla serie a…. addirittura ogni tanto se ne escono con un “però ve semo fregato la lube……”….
Caro Molinari,sì:non fu certo la sconfitta di Perugia a vanificare i sogni di promozione della Maceratese di Giammarinaro,ma i successivi intoppi in Toscana ed in casa con lo Spezia.
Comunque quel campionato fu apicale per il calcio biancorosso del dopoguerra.Per questo le polemiche circolano ancora.: A suo tempo avviate dallo scontro fra gli stessi dirigenti biancorossi:i”mobilieri”(il mai dimenticato cav. Accorsi, di Appignano)opposti agli “automobilisti”(il compianto Stortoni ed Annibaldi)ed alimentate dalla cessione al Perugia di Dugini e Turchetto a fine stagione.
La squadra di Bucchi potrebbe finalmente cancellare quei ricordi con le sue performances.Ma non bisogna nutrire attese esagerate,pur se la prudenza dello staff biancorosso è più di maniera che reale..Alcune considerazioni di Caporaletti ,sotto questo profilo, a mio avviso sono condivisibili.Le sue gufate però le guastano tutte.
Caporaletti,sempre più tenerone!
Scusami Enrico, avevo ripreso ad intervenire sulla tua rubrica per parlare di calcio, ma purtroppo non lo sopporto proprio. Ne parleremo quando ci vedremo allo stadio.
La “Banalettata” di turno: Kouko che non segna più perchè ci sono le sirene di Pescara…infatti sabato scorso Kouko non ha toccato palla…ma fammi il piacere!
Il tuo vate “Brera” si sta rivoltando nella tomba…
Il Sig.Caporaletti porta bene, che continui a scrivere quello che vuole
Oh… Comunque il nostro portafortuna neanche guarda le partite… Secondo lui il secondo tempo dopo il gol ci siamo chiusi in dieci in difesa. .!?!?!? Abbiamo avuto almeno 4 nitide palle gol nate su azioni con fraseggi in orizzontale e dopo un prolungato possesso palla, solo una volta in contropiede. Un consiglio, le partite sono tutte trasmesse in diretta streaming su di un sito dedicato LPC per l’esattezza!!! Dia un’occhiata ogni tanto, leggendo i commenti delle partite sui vari giornali forse se ne fa una idea sbagliata.
dura non aver mai avuto nessun riconoscimento dallo sport vero citano’? Noi di scudetti coppe campioni e coppe nazionali con il fu volley ma anche e soprattutto con il softball ne abbiamo vinti…abbiamo una tennista in ascesa tra le prime 30 al mondo etc…etc….culturalmente lo sferisterio e l’universita’ vi menano a destra ed a manca..artisticamente non avete assolutamente nulla di valore anzi…qualche barchetto arrugginito al massimo….complesso di inferiiorita’??? lo portate stampato fin dalla nascita…e calcisticamente parlando la storia della Rata e’ dati alla mano fin dalla sua nascita piu’ importante di quella di citano’ leggere per credere…
Caporaletti poi…la doppia sfiga di essere anche del Toro….io farei causa a me stesso !!!
Caro Valentini, ti ribadisco che non condivido la tua presa di posizione.Tutti hanno diritto ad esprimere la propria opinione.Quindi anche Caporaletti. Che non mi sembra uno qualsiasi.Peccato che la sua impostazione di fondo( ed anche di superficie,per la verità)sia puntualmente da bastian contrario.Molto spesso anche contro l’evidenza dei fatti.