Maceratese prima in terza serie…
48 anni dopo

SOMMA ALGEBRICA - Il successo sulla Spal consente ai biancorossi di eguagliare lo storico risultato del 6 febbraio 1967. La città sogna ad occhi aperti e torna la domanda che pose all'epoca Giancarlo Liuti: "Pensiamo alla serie B?'"

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Enrico Maria Scattolini

Enrico Maria Scattolini

di Enrico Maria Scattolini

UN PEZZO DI STORIA (+++) Di documentata autenticità!

SABATO PROSSIMO la Maceratese lo vivrà allo stadio di Pistoia nell’attimo di scendere in campo come capolista del proprio raggruppamento di Lega Pro (+).

RIPROPONENDO QUANTO ACCADUTO esattamente il 6 febbraio 1967. In una plumbea domenica invernale però squarciata dai due lampi biancorossi di Turchetto. Folgorante il secondo (violenta staffilata sotto la traversa della porta toscana) che assicurò l’importante, definitivo pareggio alla squadra di Giammarinaro (+++).

A QUEL MOMENTO STREPITOSA PER LA LEADERSHIP (+) nel suo girone dell’allora C a serie unica.

CHE POI PERO’ AVREBBE DEFINITIVAMENTE SMARRITO nelle fasi conclusive del lungo duello con il Perugia di Mazzetti: di fatto con l’inutile pari di Prato (-), nel penultimo turno del campionato.

Giordano Fioretti esulta dopo il gol alla Spal

Giordano Fioretti esulta dopo il gol alla Spal

MA QUESTO E’ UN DIVERSO CAPITOLO di quella stagione che resterà comunque indimenticabile (+). Sul quale penso di tornare la prossima settimana, dal momento che la Maceratese disputerà la seconda trasferta consecutiva proprio nella città della lana. Con il proposito di raccontare un accaduto inedito di quell’incontro.

NELLA MIA MEMORIA, una sorta di fil rouge ricollega i prossimi due impegni biancorossi all’antico passato: elettrizzante quello di Pistoia, profondamente deludente il successivo di Prato. Episodi fondamentali di ricordi belli ma anche non privi di forti vibrazioni polemiche. Un trascorso che, in ogni caso, ritenevo irripetibile (+).

L’AUSPICIO è che stavolta tutto fili invece per il verso giusto (+). Al punto di ambire a qualcosa di decisamente concreto, al di là delle scaramantiche (seppure comprensibili) riflessioni della dottoressa Tardella e dei suoi collaboratori sui ”…. ventitrè punti che restano per la salvezza.”

L'allenatore della Maceratese Cristian Bucchi

L’allenatore della Maceratese Cristian Bucchi

E QUINDI POTER RITORNARE A SCRIVERE quello che il mio maestro Giancarlo Liuti (+++) vergò su ”il Resto del Carlino” nel novembre 1966 quando, per la prima volta, si pose l’interrogativo: ”Pensiamo alla serie B?”

IL PREZIOSO AUSILIO (+) DEL LIBRO DI GLAUCO GIGLIONI, ”C’era una volta la Maceratese”, mi sta schiudendo l’accesso a queste rimembranze che mi riconducono a quei tempi gloriosi. Da me vissuti come giovane cronista che aveva appena smesso i pantaloni alla zuava, nato con il fiorellino per la possibilità di seguire, sul “Carlino”, avvenimenti destinati poi a rappresentare l’epica del calcio biancorosso del dopoguerra.

PUR RESTANDO CON I “PIEDI BEN SALDI IN TERRA”, come ha prudentemente consigliato sabato scorso il saggio Fissore (leggi le interviste del post gara), permane l’obiettiva consapevolezza di magiche opportunità per la Rata (+).

NON SOLO E NON TANTO per i suoi meriti, che pure ci sono, quanto per la selezione dei valori che si sta delineando in cima alla classifica (+).

LO STANDING DELLA SPAL (-) si è capito nello scontro diretto dell’Helvia Recina (leggi la cronaca della gara). La capolista sarà pure incappata in una giornata storta – in sala stampa definita “quasi scontata” da Semplici , il mister estense, dopo” l’arrembante avvio settembrino”-, ma resta tuttavia l’impressione di una squadra pesante nella fraseggiata manovra degli intermedi; spuntata in avanti ed anche piuttosto sbadata dietro, nonostante i quattordici gol realizzati ed i soli tre (prima dell’appuntamento all’Helvia Recina) subiti.

Massimo Ganci, attaccante della Maceratese

Massimo Ganci, attaccante della Maceratese

IL PISA DI GATTUSO (-) è andato in panne a Savona, che certamente gran cosa non è.

ALTRE AMMAZZACAMPIONATO non si intravedono all’orizzonte (-). Pur concedendo all’Ancona il beneficio della freschezza giovanile, insieme però ai conseguenti limiti, appesantiti da uno scarno assetto offensivo.

SPAZIO VITALE dovrebbe quindi esserci per la Maceratese (+), soprattutto se riuscirà a superare il doppio test toscano.

BUCCHI E’ RIUSCITO a dare equilibrio al centrocampo, nonostante la perdurante assenza di Giuffrida; la difesa sembra cementata sull’esperta accoppiata Faisca-Fissore, la vitalità di Imparato e la crescente applicazione di Karkalis; gli avanti sono fra i più prolifici del girone e soprattutto cinici nel realizzare le reti importanti (+).

IN RETROGUARDIA NON MANCANO LE ALTERNATIVE, anche se la tranquillità consiglierebbe l’arrivo d’un valido esterno (+).

GANCI, GIOCATORE “VERO”, dovrebbe essere ormai pronto a dare il suo contributo di gol (+). Almeno per quello che ha anticipato Bucchi sabato scorso.

Il difensore della Maceratese Igor Lasicki dovrebbe esssere recuperato per la sfida di Pistoia

Il difensore della Maceratese Igor Lasicki dovrebbe esssere recuperato per la sfida di Pistoia

I PROBLEMI DELLA MACERATESE potrebbero spuntare-a lungo andare-nei ricambi in mezzo al campo. Per la gran fatica dei suoi cursori sulle fasce e, soprattutto, nella cerniera davanti alla difesa.

URGE QUINDI IL COMPLETO RECUPERO di Giuffrida e potrebbe essere necessario anche l’irrobustimento delle seconde linee di questo reparto. Che non possono contare solo su Alimi, Belkaid e Sarr se si vorranno coltivare sogni di gloria.

SACRIFICIO ECONOMICO CERTAMENTE NON INDISPENSABILE in relazione alle attuali (giuste) opzioni della presidentessa. Che potrebbero però cambiare di segno nel caso dell’eventuale consolidamento dell’attuale situazione in graduatoria (+).

Il “PENSIAMO ALLA SERIE B?”di Giancarlo Liuti potrebbe allora rispuntare dopo cinquant’anni (+).

INTANTO LA DOTTORESSA TARDELLA sta integrando il Consiglio dì Amministrazione con nuovi arrivi (+). Che dovrebbero riguardare, a breve, l’avvocato Massimo Nascimbeni ed il commercialista dottor Massei.

UN ALTRO SIMPATICO COMMERCIALISTA ho incontrato sabato in tribuna: il dottor Alessandro Chiaraluce. Che voglio citare come esempio dell’interesse (+) che la Maceratese suscita anche fuori provincia. Lui è infatti di Osimo, ma da lustri non perde domeniche (ed ora sabati) per raggiungere l’Helvia Recina e tifare per la benamata.



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