Irene Manzi
Entra nel vivo la campagna per le primarie, di domenica 1 marzo, che sceglieranno il candidato presidente del centrosinistra alle elezioni regionali del prossimo maggio. In campo Pietro Marcolini e Luca Ceriscioli del Pd e Ninel Donini dell’Idv. La deputata maceratese Irene Manzi si chiera con l”assessore regionale al bilancio spiegandone le motivazione con un intervento:
«Visto l’ampio dibattito di questi giorni, colgo l’occasione per motivare e spiegare il mio sostegno a favore di Pietro Marcolini come presidente della Regione Marche. Lo faccio parlando di Pietro, senza dover rispondere a dichiarazioni di natura personale – come purtroppo spesso è avvenuto in questi giorni – perché penso che lo scambio continuo di accuse all’interno di un gruppo dirigente non interessi ai cittadini, simpatizzanti ed iscritti, che il 1 marzo andranno a votare con la necessità di sapere perché un candidato è preferibile agli altri. Ho sostenuto Pietro Marcolini nel momento in cui il Pd cercava di convergere intorno ad un candidato unitario. Non ero l’unica a ritenerlo in possesso dei requisiti ideali per un candidato chiamato a guidare la coalizione di centro -sinistra nel corso della prossima competizione elettorale di maggio. Lo pensava anche il gruppo degli attuali sostenitori di Luca Ceriscioli che, qualche mese fa, lo aveva proposto al segretario Comi come candidato unico del nostro partito.
Non ho cambiato idea e sostengo la candidatura di Pietro Marcolini perché ritenevo e ritengo che in questo momento di profonda trasformazione, in cui la nostra regione sta mutando profondamente la sua tradizionale struttura sociale, economica e produttiva, dobbiamo guidare il cambiamento con metodo, capacità e visione, parlando alla comunità di progetti e di idee, di problemi concreti e possibili soluzioni, senza accontentarsi dei facili slogan del nuovismo fine a se stesso, ma con un approccio pragmatico e costruttivo, con uno spirito di ascolto della comunità marchigiana. Ecco perché il 1 marzo prossimo io voterò Pietro Marcolini, per la sua capacità di guardare al futuro con concretezza e pragmatismo, di disegnare nuove prospettive per la nostra comunità regionale, di utilizzare in modo innovativo ed intelligente le risorse pubbliche, con criteri meritocratici e trasparenti, facendo leva sui settori dello sviluppo innovativo, delle industrie creative, della cultura come motore di crescita per la comunità marchigiana. Ha già dimostrato di saperlo fare in questi anni. Quando metteva in campo progetti ambiziosi come il Distretto Culturale Evoluto o il Consorzio Marche Spettacolo, quando promuoveva i settori innovativi dell’audiovisivo o della cinematografia come veicolo di sviluppo e conoscenza del territorio, quando verticalizzava il Patto di Stabilità per dare liquidità e risorse agli Enti Locali, quando assicurava alla Regione Marche il conseguimento di considerevoli primati per buona amministrazione e qualità dei servizi offerti ai cittadini. Ha dimostrato di saper governare i cambiamenti. E proprio per questo penso che i cittadini dovrebbero dargli fiducia il prossimo 1 marzo. Guardando al merito e lasciando sullo sfondo le polemiche autoreferenziali di queste settimane.»
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La deputata maceratese sa quanti invece sono stati esclusi dalle scelte dell’assessore Marcolini, pur avendo idee, proposte, progetti altrettanto validi di quelli avveniristici proposti dall’esponente PD? L’avventurismo modernista che sta travolgendo tutti sta spazzando via un modello sociale che è l’ultimo baluardo valoriale per salvare il territorio e il suo patrimonio che questi politicanti da… batteria nemmeno conoscono.
Già questo endorsement della Manzi, che suona come una raccomandazione da una raccomandata in carriera , dovrebbe bastare per non per votare Marcolini.
Che , per caso, questo suo intervento dobbiamo leggerlo come un avvicinamento delle politiche per cui qualcuna ha bisogno a sua volta di essere ri-ri-raccomandata?
Autoreferenziale, cara Lei, sarà Lei, che non si è capito il suo peso politico, a parte il taglio dei nastri , il politichese, tra sinergie , eccellenze e bene comune, che ha fatto , prima come assessora in Comune, e poi in due anni come deputata della nostra provincia.
p.s. visto il suo precedente appoggio a Nicola Perfetti, andato come andato, fossi in Marcolini mi aggrepperei forte al primo ferro che trovo.
Onorevole, perche’ non ci spiega del suo voltafaccia nei confronti di Carancini, che tanto si e’ prodigato per portarla cosi’ in alto, tra i privilegiati della casta?
Caro Pietro, sei una persona che stimo moltissimo e mi auguro ,per il bene delle Marche, un tuo successo.
Prega pero’ la Manzi, non me ne voglia ma secondo me deputata per caso, di evitare simili interventi, Sono controproducenti e rischiano di allontanarti tanti sostenitori e cittadini che amano la Politica. Ai Maceratesi non piacciono i personaggi che non hanno memoria e riconoscenza. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi puo’ avere sul sindaco Carancini, non dimentichiamo che il merito o la colpa della elezione della onorevole è in gran parte di Carancini. Solo lei se ne è dimenticata. Spero che per il futuro il Pd possa dimenticarsi di lei.
Tutti a criticare chi scrive ma nessuno che si soffermi a leggere cosa si scrive. Pietro Marcolini, indubbiamente il migliore dei tre candidati alle primarie, e inevitabilmente destinato a vincere questa farsesca competizione contro uno sciatto politicante pesarese e una riesumata signora Nessuno, era sostenuto fino a poche settimane fa dai compagni di cordata dell’on. Manzi come Giulio Silenzi, Sara Giannini e co., legati a Marcolini da anni di collaborazione politica e istituzionale. Al momento opportuno però gli opportunisti si dimenticano di tutti gli aiuti ricevuti e fanno accordi con chi promette prebende/assessorati/posti in barba agli elettori e al popolo bue. E, quel che è più grave, pretendono di pontificare sulla libertà delle scelte e sui valori democratici. Suvvia, sappiamo bene che i valori di cui sono portatori non hanno nulla in comune con i valori morali, non ci prendete in giro oltremodo.
BRAVA MORONI!!
La Manzi -come parlamentare- è stata la scelta più in linea con la tradizione della sinistra classica. Che cosa è stato in passato per la Dignani, per la Carloni, la Lattanzi ecc..? Carancini non ha inventato nulla.
http://www.camera.it/leg17/29?shadow_deputato=305771&idLegislatura=17
Nata a
MACERATA, il 16 agosto 1977
Laurea in giurisprudenza, Corsi e scritti di specializzazione e approfondimenti; Funzionario, dipendente pubblico
Eletta nella circoscrizione
XIV (MARCHE)
Lista di elezione
PARTITO DEMOCRATICO
Proclamata
il 5 marzo 2013
Iscritta al gruppo parlamentare
PARTITO DEMOCRATICO dal 19 marzo 2013
Uffici parlamentari:
SEGRETARIO della VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)dal 24 settembre 2014
Componente degli organi parlamentari:
VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
dal 7 maggio 2013