Costamagna chiede un voto su di sé
“Pronto a dimettermi se ci sono dubbi”

CIVITANOVA - Il presidente del Consiglio comunale chiede ai suoi colleghi di valutare la propria idoneità a svolgere il ruolo: "Clima di ostilità è diventato criminalizzazione giustizialista dell'avversario politico"

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Il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna

Il presidente del consiglio comunale Ivo Costamagna

di Laura Boccanera

Si aprirà con il discorso di Ivo Costamagna il prossimo Consiglio comunale di giovedì, che segna una tappa fondamentale per gli atti relativi alla Civita Park. In apertura di assise però a tenere banco sarà una questione del tutto politica, ovvero le dimissioni da presidente del consiglio che verranno messe a votazione dopo la campagna dei manifesti contro Costamagna (leggi l’articolo). La decisione di rassegnare l’incarico e lasciar decidere il Consiglio comunale, Costamagna l’aveva anticipata nel corso dell’ultima seduta. Il presidente del Consiglio in una nota parla di “estremo disagio con cui, in questi ultimi tempi, sto portando avanti l’incarico di attività che dovrebbe costituire onore e vanto per ogni cittadino civitanovese per l’opportunità che essa offre di appassionarsi alla cura degli interessi della nostra bella città. Tuttavia recenti episodi relativi a vicende giudiziarie legate al legittimo esercizio del diritto di critica politico che hanno visto coinvolto il sottoscritto, peraltro assolto in numerosi analoghi episodi giudiziari, hanno fornito spunto ad alcuni consiglieri, la Federazione di Centrodestra, di evidenziarne la figura di “imputato” in detto procedimento, proclamandone l’inidoneità a presiedere questo onorevole consesso”. E su questo Costamagna chiede il voto e lamenta il clima di ostilità: “Questo clima si riversa sulla città e si trasforma, quasi esclusivamente da una parte, in criminalizzazione giustizialista dell’avversario politico, colpendo, in questo modo, direttamente le persone. Così si arriva alle scritte ed alle minacce contro il sindaco ed il vicesindaco, ma soprattutto ad una situazione mai vissuta a Civitanova. Rispetto della persona, trasparenza e partecipazione erano e sono i riferimenti concreti che ho assunto, davanti a tutti voi, all’inizio del mio mandato. Per tutte queste ragioni è mia intenzione rimettere il mandato nelle mani del Consiglio comunale perché possa pronunciarsi sul permanere della fiducia nel ruolo da me ricoperto. Ciò nella convinzione che solo in tal modo potrò assolvere serenamente alle funzioni assegnatemi ad inizio legislatura e dare un segnale forte all’intera cittadinanza. Intendo, quindi, richiedere nella prossima seduta consiliare una approfondita discussione ed un pronunciamento in merito, non avendo alcuna difficoltà a presentare le mie dimissioni da presidente del Consiglio qualora debba cogliere, da tale occasione di confronto, anche al di là del voto, il benché minimo sospetto del venir meno oltre che dell’affidamento sulla correttezza del mio operato, anche e, soprattutto, sulla reale volontà di invertire questo pericoloso degrado del livello di confronto politico-amministrativo a Civitanova”.



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