Da Villa Lauri allo Sferisterio:
la Massoneria nell’urbanistica maceratese

SIMBOLI E COSTRUZIONI - E' stato un lungo viaggio attraverso le mappe delle grandi città del mondo l'incontro "I misteri dell'antico Egitto e la sua influenza sulla cultura europea" organizzato dalla Loggia Aldo Nardi di Tolentino. Tanti i partecipanti che hanno gremito il teatro della Filarmonica per ascoltare relatori di fama internazionale

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(In alto la galleria con il foto-servizio di Lucrezia Benfatto)

 

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Da sinistra Fabrizio Illuminati, Laura Salvucci, Robert Bauval, Sandro Zicari, David Rohl e Jean Paul Bauvar. Al centro in piedi Hevio Ermas Ercoli

di Alessandra Pierini

«L’interesse della Massoneria per l’urbanistica e l’architettura è innegabile ed è dovuto probabilmente all’influsso della Massoneria operativa che al movimento ha dato origine»: ad affermarlo è stato Fabrizio Illuminati, presidente del collegio dei maestri venerabili delle Marche che ha patrocinato l’incontro dal titolo “I misteri dell’antico Egitto e la sua influenza sulla cultura europea” organizzato dalle Logge al Grande Oriente di Macerata, in particolare dalla loggia “Aldo Nardi” di Tolentino. «Certo è – ha continuato Illuminati – che la Massoneria ha lasciato il segno sulle mappe di molte città».
L’incontro, diretto da Hevio Hermas Ercoli,  si proponeva l’obiettivo di indagare l’influenza ermetica e massonica sui piani urbanistici delle grandi capitali europee e questi sono emersi senz’altro. E’ stato lo stesso Ercoli a sottolineare come anche Macerata è una piccola città solare (ispirata alla “Città del Sole” di Tommaso Campanella ndr):«Non a caso – ha spiegato Ercoli – fu visitata, anche se per breve tempo, da Cristina di Svezia, personaggio simbolo dell’ermetismo».

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Il teatro della Filarmonica gremito

 Prima di arrivare a Macerata, però, nel corso dell’incontro, relatori di fama mondiale, nel teatro della Filarmonica gremito, hanno attraversato il tempo e lo spazio portando alla luce dimensioni differenti, simbologie e dettagli che normalmente sfuggono o ai quali di solito non viene dato significato. 
Così l’egittologo David Rohl, attraverso l’incrocio di dati e ritrovamenti, ha dimostrato come l’Esodo non faccia parte della storia ma possa essere considerato piuttosto un mito: «La città di Gerico non esisteva – ha affermato – nel momento della conquista della terra promessa» rivelando così una nuova lettura della narrazione di Giuseppe e Mosè.
Sempre di Egitto ha parlato Jean Paul Bauval  che ha rivelato come, secondo lui, le piramidi della piana di Giza non sono tombe ma piuttosto luoghi di iniziazione. E l’iniziazione è alla base del percorso massonico che prevede proprio per i suoi adepti un cammino iniziale di ingresso.
 Convegno_massoneria (7)E’ stata poi la volta di Sandro Zicari al quale è toccato spiegare, attraverso un excursus storico di due secoli dalla fine del 400 alla fine del 600, come piazza San Pietro  «con il suo obelisco la cui ombra nei giorni del solstizio d’estate e d’inverno tocca proprio gli ingressi» sia la realizzazione di un progetto ermetico. «A Roma c’erano tre piramidi – ha raccontato Zicari – una di queste era proprio dove oggi si trova piazza San Pietro. L’obiettivo era rendere Roma, come Parigi delle città talismano».
L’atteso intervento dell’egittologo Robert Bauval  è iniziato con un aneddoto strettamente legato alla Massoneria: «L’11 novembre 2011 si erano diffuse voci secondo le quali tutti i massoni d’Israele si sarebbero ritrovati nella piana di Giza. Non era assolutamente vero ma molti si ritrovarono per protestare, proprio in quel momento io ero all’interno di una piramide con dei massoni arrivati dalla Nigeria per fare un rito d’iniziazione».
Robert Bauval  ha affascinato i presenti con le sue teorie, conosciutissime, ma comunque allettanti, sulle più famose costruzioni egiziane. «Secondo me le piramidi erano macchine da resurrezione, per questo erano riservate ai faraoni. Ho scoperto come i canali che dalla stanza del re arrivavano all’esterno puntavano uno verso Sirio e uno verso Orione. E’ bastato poco per capire che le piramidi riproducevano la costellazione di Orione e formavano con il Nilo un angolo di 45 gradi , proprio come le stelle di Orione con la via Lattea. Lo stesso schema è rintracciabile in tante città del mondo che hanno tentato di essere un grande tempio a cielo aperto».

Convegno_massoneria (10)Dopo aver attraversato il mondo, torniamo alla piccola provincia di Macerata, che comunque non si fa mancare i suoi simboli ermetici e massonici, come sottolinea ancora Hermas Ercoli: «Nella nostra provincia ci sono cinture infinite di giardini con percorsi iniziatici. Esempi sono Villa Spada di Treia o Villa Lauri a Macerata. Ci sono poi moltissime meridiane. Sarebbe interessante recuperare il sepolcro, oggi in condizioni pietose, di Maffeo Pantaleoni, grande maestro venerabile. Per finire si è parlato più volte di come lo Sferisterio di Macerata, con il suo loggiato, sia stato costruito sulla base di cognizioni di tipo ermetico ed è risaputo che Ireneo Aleandri faceva parte della massoneria».



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