di Alessandra Pierini
Lavori in corso nella zona industriale di Corridonia. Passando questi giorni sul ponte che da Piediripa, attraversa il Chienti, non si può non notare il lavoro frenetico di mezzi per le opere di sbancamento e movimento terra poco lontano dal fiume. Nell’area dovranno sorgere delle nuove strutture di vendita, quindi si tratta di una nuova area commerciale composta da 7 lotti e tra le nuove attività ci sarà molto probabilmente anche un ristorante Mc Donald’s.
Le perplessità sulla nascente struttura si rincorrono da una parte all’altra e sono molti coloro che manifestano forti dubbi sull’impatto che l’opera avrà sulla viabilità e sull’economia comunale. Il Sindaco di Corridonia, Nelia Calvigioni, non ci sta a vestire la maglia nera per la nascita di un centro commerciale e per il carico che dà alla viabilità: «Abbiamo già dimenticato cosa hanno fatto a Tolentino e a Civitanova – tuona – per non parlare poi di Macerata dove tra la lottizzazione Simonetti e la Valleverde avremo ben 64 lotti in più?»
Nell’area, per l’ingresso e l’uscita al centro commerciale, è prevista infatti una rotatoria che molti ritengono possa essere un tappo per la già compromessa viabilità lungo la statale. «La viabilità è stata approvata da un ente sovracomunale – precisa la Calvigioni – che è la Provincia e che si serve di tecnici specializzati anche nella valutazione del traffico. Abbiamo previsto una rotonda molto più grande di quella di fronte all’Hotel Grassetti e una strada a quattro corsie che mi auguro snellisca la viabilità. La situazione nella zona non è buona, il tappo c’è già da anni visto che Corridonia subisce il traffico delle attività commerciali di Macerata. E’ evidente che per migliorare la situazione bisognerà raddoppiare il ponte e realizzare finalmente lo svincolo di San Claudio visto che con quello di Campogiano siamo già a buon punto».
Qualcuno teme, invece, che gli otto lotti da massimo 2.500 metri possano essere in futuro riuniti. Il primo cittadino lo esclude: «Sono aree ben distinte, separate tra di loro nel pieno rispetto delle distanze e non è prevista nessuna riunificazione».
I commercianti del centro storico di Corridonia, intanto, si lamentano per lo svuotamento del borgo e temono che il nuovo centro commerciale possa essere una ulteriore aggravante: «I nostri piccoli centri – spiega il sindaco – sono stati rovinati dalle grandi strutture commerciali sorte in questi anni in tutta la provincia. Questa nuova area potrebbe essere l’occasione per qualificare ulteriormente i propri prodotti ed attrarre così coloro che frequenteranno l’area vendita».
Altra domanda che in molti si pongono è come mai, in un momento così difficile per l’economia, ci sono imprenditori disposti a spendere cifre tanto significative. Anche per questo la Calvigioni ha una risposta: «Ho ereditato questo progetto dalla passata amministrazione e devo dire che all’inizio anche io ero scettica. Poi ho capito che le multinazionali guardano con attenzione alle uscite della superstrada. La zona industriale di Corridonia è, inoltre, ricca di per sè di strutture e quindi allettante».
(Nelle foto di Guido Picchio i lavori in corso lungo il Chienti)
***
(L’intervento dell’avvocato Bommarito: leggi l’articolo)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
un solo commento: che schifo!
mi spiegate come una nuova area commerciale situata nella zona industriale possa tutelare i commercianti di un centro storico che si trova a qualche kilometro di distanza??? per non parlare poi di tutto il traffico che ne deriverà, come se da queste parti non ce ne fosse abbastanza!!! La soluzione sarebbe un fantomatico ponte di Chienti ampliato? ma quando mai visto che a momenti non ci sono i finanziamenti nemmeno per rifare quello di Fiastra danneggiato dall’ultima alluvione!!! vogliamo poi sprecare due paroline per il deturpamento ambientale che si sta realizzando in questo momento? in ultimo vorrei ricordare che palazzo Zenit e semivuoto (e non venite a dirmi del diverso utilizzo per cui è stato edificato) e c’è un ecomostro che regna sovrano da più di vent’anni all’uscita della superstrada …. la parola “riconversione” non dice nulla a nessuno? un nuovo centro commerciale in questo periodo di forte stagnazione dove a stento si arriva a fine mese? mi piacerebbe poter capire e sono ben disposta ad ascoltare eventuali argomentazioni
Il Mc donald’s mi piace come idea! Il resto…. Mmm e basta co ste rotatorie!!!
ma la Calvigioni è impazzita?
aspettiamoci un altra moria di piccole attivita’ commerciali!!
ma ce veramente bisogno di un altra area commerciale in questo momento di crisi?
Sarebbe interessante contare quanti capannoni industriali / commerciali sono inutilizzati nella zona industriale di Corridonia (visto che si parla di questo comune).
E’ così difficile e contro l’economia incentivare l’utilizzo di ciò che già esiste, agevolando riconversioni e ristrutturazioni o eventualmente aumentare le tasse su strutture fatiscenti lasciate inutilizzate? Eppure sembra molto più semplice e conveniente costruire edifici nuovi.
Tra Corridonia e Macerata sembra aperta una gara a chi costruisce di più.
@ macerata granne
Se si devono lavare, asciugare, stirare denari (forse di dubbia provenienza) un centro commerciale è il luogo migliore.
Ennesimo esempio di pessima amministrazione… si autorizza un intervento di queste dimensioni senza tener conto dell’impatto che avrà sulla viabilità locale…
“Abbiamo già dimenticato cosa hanno fatto a Tolentino e a Civitanova per non parlare poi di Macerata dove tra la lottizzazione Simonetti e la Valleverde avremo ben 64 lotti in più?”
… della serie siccome gli altri sbagliano sono autorizzata a sbagliare pure io…. no comment!!!!
” Abbiamo previsto una rotonda molto più grande di quella di fronte all’Hotel Grassetti e una strada a quattro corsie che mi auguro snellisca la viabilità…”
….forse il sindaco non ricorda bene che il ponte ha solo 2 corsie….
“I nostri piccoli centri sono stati rovinati dalle grandi strutture commerciali sorte in questi anni in tutta la provincia. Questa nuova area potrebbe essere l’occasione per qualificare ulteriormente i propri prodotti ed attrarre così coloro che frequenteranno l’area vendita”
… anche il Mc Donald’s rientra tra le attività che valorizzano i prodotti locali???
@gianfranco
condivido…
le risposte vecchie che c’hanno prtato dove siamo… aridaje de cimento, Nella, che la coccia è dura e non c’èmo sbattuto abbastanza la capoccia.
Questo Centro Commerciale, come ho già scritto, solleva numerose perplessità.
In primo luogo a livello urbanistico, per il frazionamento dei lotti, a molti apparso del tutto strumentale al fine di avere come unico interlocutore non la Regione, ma il Comune di Corridonia, in ordine al quale pende un doppio ricorso al TAR del Codacons, con udienza a ottobre o novembre (caso analogo alla vicenda del “Il Castagno” di S. Elpidio a Mare).
Poi a livello di viabilità, perchè a molti quella rotonda fatta all’interno della lottizzazione sembra veramente pazzesca.
E poi a livello di opportunità, perchè, come altri analoghi, probabilmente anche questo Centro Commerciale creerà problemi a non finire ai commercianti del centro storico, già sfiancati dal calo di vendite dovuto alla crisi economica.
E poi ancora a livello giudiziario, visto che la Procura della Repubblica di Macerata è già dovuta intervenire per sequestrare una parte del cantiere (con sequestro poi convalidato), essendo stati effettuati lavori non ricompresi in quelli di urbanizzazione, per il momento gli unici autorizzati.
Infine ci sono anche altri problemi, sui quali, in una logica di trasparenza, è auspicabile che la società ALBA s.r.l. , l’impresa che sta realizzando il Centro tramite altre imprese subappaltatrici, faccia chiarezza una volta per tutte.
I soci di questa società sono tre signori nati a Paternò (Catania) ed ivi residenti, ad eccezione di uno di essi che risiede da tempo nelle Marche. Gli stesso soci hanno finanziato la società con prestiti infruttiferi personali negli anni dal 2006 al 2009 per quasi 3 milioni di euro (come da bilanci depositati presso la Camera di Commercio di Macerata).
Ebbene, senza voler fare processi sommari, però è inevitabile porsi alcune domande: perchè imprenditori che non appartengono a questa terra sentono il bisogno di impegnare tanti soldi in una iniziativa commerciale di questo tipo, in un momento che vede i consumi crollare e in una zona già piena di strutture di grande e media dimensione? e soprattutto, tutti questi soldi che provenienza hanno? è possibile ricostruire il loro percorso?
E’ ovvio che i soci della ALBA s.r.l. non hanno alcun obbligo di rispondere alle domande che la gente si pone, ci mancherebbe. Però, lo ripeto, in una logica di trasparenza, ed anche per sgombrare il campo da voci poco rassicuranti, da facili sospetti e da pesanti illazioni, perchè non fornire all’opinione pubblica, che ha il diritto di sapere, i chiarimenti e le rassicurazioni del caso?
Quanto alle istituzioni, a me, nonostante tutta la stima che ho verso il Sindaco Calvigioni, francamente sembra che l’intera faccenda sia stata presa un po’ sottogamba. Il Comune forse vi ha visto solo l’aspetto dell’entrata economica costituita dagli oneri di urbanizzazione, ma ci sono tanti altri aspetti molto rilevanti da analizzare e verificare. Le altre istituzioni sovracomunali non hanno nulla da dire al riguardo?
In definitiva, a mio avviso, visto che volte andiamo a cercare le verità nascoste, e non ci accorgiamo di quelle che abbiamo sotto il naso, occorre fare chiarezza quanto prima e a 360 gradi.
Il nuovo insediamento commerciale non porterà nessun vantaggio dal punto di vista economico. E come potrebbe in una situazione di stazionarietà dei consumi privati che è destinata a protrarsi nel tempo e di evidente saturazione delle strutture della grande distribuzione che ormai non hanno quasi più mercato da attrarre alle altre forme di distribuzione e finiscono nel farsi concorrenza fra loro? Non ho informazione di prima mano, ma ad esempio sembra che la nuova struttura sorta a Tolentino sia già in difficoltà per l’insufficente fatturato. L’intervista del sindaco di Corridonia dimostra chiaramente come esista anche una miope concorrenza fra amministrazioni territoriali per acquisire uno “spazio vitale” di presunta modernità. Ma se alla fine in il sindaco cerca in qualche modo di fare quello che pensa essere il vantaggio del proprio “orticello” territoriale e politico, è evidente come manchi la capacità di guida e di controllo da parte degli organi provinciali o regionali che dovrebbero avere loro una visione un pò più ampia della situazione. Nessun vantaggio economico ma di certo grossi danni ambientali per l’ulteriore consumo di territorio soggetto a cementificazione (e l’alveo del fiume che scorre li accanto ?) e per l’ulteriore contributo alla congestione di quella zona. Per quanto mi riguarda (abito a macerata) l’effetto finale sarà guarda caso di girare il più possibile a largo da quell’imbuto e se necessario utilizzare lo svincolo più a est. Mi perderò McDonald ma credo di riuscire a farmene una ragione!
no comment
MA NON SI DOVEVA COSTRUIRE VICINO AGLI ARGINI DEI FIUMI ???????
IN CASO DI ALLUVIONI ??????????
DOPO CHIEDIAMO I SOLDI PER I RISARCIMENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
AL MC DONALD’S ,CI VADA LEI ,SIGNORA NELLA CALVIGIONI
MA TUTTI I GIORNI MI RACCOMANDO .
@ marco
La distanza dal fiume è regolare, altrimenti non avrebbero avuto il Permesso a costruire.
Non mi sembra che un Mc Donnad’s debba far gridare allo scandalo!!!
Ritengo che se i permessi sono regolari in un paese libero non si può impedire di costruire a nessuno.
Se vi sono problemi di autorizzazioni state tranquilli che verranno fuori (Vedi Il Castagno sequestrato per Concessione irregolare).
Concordo totalmente con l’Avv. Bommarito,
inoltre vorrei aggiungere una piccola riflessione.
Nel leggere le dichiarazione del Sindaco, trovo delle enormi contraddizioni …prima si legge:
A) «I nostri piccoli centri – spiega il sindaco – sono stati rovinati dalle grandi strutture commerciali sorte in questi anni in tutta la provincia. Questa nuova area potrebbe essere l’occasione per qualificare ulteriormente i propri prodotti ed attrarre così coloro che frequenteranno l’area vendita».
poi
B) devo dire che all’inizio anche io ero scettica. Poi ho capito che le multinazionali guardano con attenzione alle uscite della superstrada.
Ora la domanda che mi viene da fare al Sindaco è….” MA LEI DA CHE PARTE STA’ ??????????”
Dalla parte dei CITTADINI o dalla parte delle MULTINAZIONALI ????????
A me sembra di capire che Lei preferisce la speculazione delle Multinazionali ….le quali porteranno sì soldi nelle casse comunali (oneri di urbanizzazione) , ma danneggiano l’ambiente, le attività commerciali già esistenti ed infine la qualità della vita.
Non illudiamo i cittadini, non si risolleva la situazione economica proponendo una cementificazione del paese.
Le amministrazioni pubbliche che si rispettano, devono venire incontro alle reali esigenze dei cittadini e rispondere alle loro necessità salvaguardando in primo luogo il territorio.
@ avv. bommarito… la ringrazio per le conferme ai miei pensieri… ho paura però che solo commentando e informando, alla fine saremo dotti, ma inconcludenti… allora le chiedo: come possiamo tutelarci per difenderci da certi scempi? una raccolta di firme per una petizione popolare, o altro di maggiore consistenza, può servire a qualcosa?
I nostri amministratori usano strumenti e strategie che andavano bene nel dopoguerra, quando bisognava ricostruire, ricominciare, diventare un paese moderno.
Da quindici anni l’economia è ferma, da tre è in recessione, e fra pochi decenni il petrolio sarà finito.
Invece di cercare strategie nuove per rimodularsi sul presente e sul futuro, ancora si parla di crescita, di PIL, di “scviluppo”, di “scvingoli”, cazzate intergalattiche che coprono la disperante inadeguatezza, quando non la malafede, di una classe politica avvizzita, incolta, impreparata e maneggiona.
In questo declino civile, culturale, ambientale la nascita dei centri commerciali (tra l’altro in circostanze a volte sospette) è solo l’aspetto più evidente. In seconda posizione vengono i pannelli, che da fenomeno di per se positivo si sono trasformati nella solita mafiata all’italiana, con banche e grosse aziende a speculare sulle sventure di un’agricoltura morta (anzi assassinata) da almeno un ventennio.
Creano il deserto e ancora si riempiono la bocca col territorio, il paesaggio, le eccellenze, il turiiismooo ahahaha!
La realizzazione di grandi strutture di vendita è regolata da leggi specifiche. Infatti la L.R. 27/2009 affida la programmazione dello sviluppo di nuove strutture di vendita della GDO ed anche delle aggregazioni di Medie strutture di vendita come in questo caso alla Provincia attraverso la realizzazione di uno specifico allegato al PTC tenendo conto delle indicazione del regolamento regionale.
Purtroppo questo regolamento deve uscire da piu’ di due anni e la Regione ancora non riesce ad emanarlo, forse perche prima debbono essere soddisfatti tutti gli interessi in corso.
Infatti la bozza di regolamento, concordato con i sindacati, su cui il PDL concorda, reca addirittura l’impossibilità di realizzare quanto sta’ per essere autorizzato a Corridonia e cioe’ non un centro commerciale ma una struttura plurima di medie strutture di vendita coordinate. Insomma un impatto simile alle grandi strutture di vendita.
Ma come detto il regolamento non c’e’ e tutti possono fare quel che vogliono.
Entro due anni dall’approvazione di questo regolamento la Provincia (che poteva averlo fatto anche in precedenza vi era il PTC che lo prevedeva ma l’amministrazione Silenzi se n’e’ guardato bene di non farlo!!) approva la pianificazione di questi ” grandi centri commerciali” non ragionando più in termini comunali ma comprensoriali e tenendo conto soprattutto degli effetti in ambito sovracomunale sia sulle altre attività commerciali insediate (medie e piccole strutture commerciali, soprattutto centri storici, che rischiano di essere pesantemente penalizzate) nonchè, fondamentale, attraverso una attenta valutazione dell’impatto dei volumi di traffico sulla rete viaria esistente, sull’accessibilità alle reti e sulle possibili alternative.
E’ falso quanto affermato dal Sindaco che sia stato approvato un centro commerciale a Macerata (lottizzazione Simonetti) e Valleverde non e’ un Centro Commerciale, perche ciò non sarebbe legalmente possibile come non lo è per Corridonia.
L’amministrazione Comunale di Macerata ha chiesto solo di poter concedere una diversa volumetria per le destinazioni OGGI possibili ( non per grandi strutture di vendita) con l’impegno a destinare risorse ( 2 Milioni di Euro subito e altre risorse in futuro) per favorire la realizzazione della nuova uscita della Superstrada Valdichienti a San Claudio, il collegamento al Citiper, a Valleverde e alla viabilità maceratese della Carrareccia dopo il disimpegno dall’accordo del 2004 proprio da parte del Comune di Corridonia.
Ribadisco infine che la volontà della Provincia da noi governata dal giugno 2009 al giugno 2010 era quella di arrivare alla realizzazione dell’adeguamento del PTC nel piu’ breve tempo possibile sia per l’aspetto delle grandi strutture di vendita ma anche per moltissimi altri aspetti trascurati in questi anni (Pianificazione d’area vasta, piano territoriale delle aree da destinare allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, piani di recupero territoriali, rurali e molto altro ancora) e per dimostrare tutto cio’ il bilancio 2010 e il PEG contenevano le indicazioni per la costituzione dell’Ufficio di piano (PTC) e metter cosi mano ad una nuova programmazione dello sviluppo territoriale di questa provincia. Spero che la nuova amministrazione di sinistra mantenga questo impegno subito e non quando tutti i buoi saranno scappati dalla stalla.
Resta comunque una sola verità, ribadita nelle linee di mandato della allora maggioranza e ribadito nel programma 20011/2016 dei moderati di impedire l’ulteriore sviluppo delle grandi strutture di vendita o delle finte aggregazioni di medie strutture a tutto vantaggio del nostro sistema insediativo composto da una moltitudine di centri storici e di nuclei che hanno bisogno di servizi di vicinato e di medie strutture commerciali viciniore per non creare ulteriori problemi al congestionamento della carente viabilità e contraddizione al tipo di sviluppo “di Qualità e valorizzazione di tutti gli insediamenti esistenti e soprattutto dei nostri meravigliosi Centri storici che in realtà come quella di Corridonia hanno bisogno di politiche specifiche e non di alquanto anacronistiche guerre di campanile.
Ma penso che Corridonia andra’ verso linee di sviluppo incompatibili con queste nuove tendenze (qualità, sostenibilità, difesa piccole attività commerciali e artigianali), basta solo pensare all’insediamento di un nuovo McDonald’s e come nel passato si continuerà a devastare il nostro modello di sviluppo dato anche il fatto che l’attuale Vicesindaco (assessore ombra all’Urbanistica di Corridonia che ha fortemente voluto tale opera) e’ anche Presidente del Consiglio Provinciale della nuova amministrazione Pettinari (che era contrario come me all’insediamento commerciale ma che ora si dovrà adeguare).
Meglio, molto meglio il Burger King che il Mc. Donald….
Un pugno nello “stomaco” dello sviluppo ecosostenibile
NO NO NO NO UN ALTRO CENTRO COMMERCIALE PROPRIO NO!!!!!!!!!!! E’ SOLO UN CONTENITORE DI GENTE CHE VAGA SENZA UN PERCHE’ E INTANTO SPENDE I SOLDI INUTILMENTE ….
Lascia molto perplessi la dichiarazione di Franco Capponi, che in mancanza del regolamento regionale “tutti possono fare quello che vogliono”. Sarebbe meglio precisare che è più plausibile sostenere: “tutti possono trovare un alibi per non assumersi le proprie responsabilità”. Non a caso la Provincia avrebbe potuto applicare tutte le disposizioni preposte alla salvaguardia preventiva, anche in mancanza del famoso Piano territoriale di coordinamento. E’ stato accertato l’impatto sulla mobilità, accessibilità e viabilità, chi ha firmato il provvedimento? La delibera dovrebbe riportare anche chi ha fatto lo studio di fattibilità, vogliamo vederla?
@ Daniela
Cara Daniela, ti chiedi cosa fare… raccolta firme…
Ti rispondo in ritardo.
Tutto inutile.
Per fermare lo scempio morale, mentale e fisico della nostra Italia, occorrono forse le revolverate.
Speriamo di non arrivarci. Ma la politica sta facendoci arrivare a ciò velocemente.
Gli unici che possono salvarci sono LA MAGISTRATURA e LE FORZE DELL’ORDINE. Qui, nella zona, soprattutto LA GUARDIA DI FINANZA.