di Alessandra Pierini
Come da previsioni si andrà al ballottaggio tra Antonio Pettinari e Franco Capponi e bisognerà attendere altre due settimane (si tornerà alle urne il 29 e 30 maggio) per conoscere il nome del nuovo presidente della Provincia. Pettinari, candidato della coalizione di centro sinistra, ha chiuso al 43,11% , mentre il candidato del centro destra Capponi si ferma al 42,76%.
Se il ballottaggio è un risultato quasi inevitabile nella corsa a cinque che ha caratterizzato le elezioni per il Presidente della Provincia di Macerata, meno scontati sono invece i risultati ottenuti dai singoli partiti e candidati. Il primo ad essere sorpreso dell’alta percentuale di voti ottenuti è stato Tonino Pettinari, candidato del centro sinistra che, più sicuro di sè rispetto a quanto mostrato finora, pensa già al lavoro da fare per il ballottagio del 29 e 30 maggio: «Siamo riusciti nell’intento di far conoscere le nostre i dee e i nostri progetti alla gente – ha detto Pettinari – il Governo regionale ne esce rafforzato e questa sintonia sarà molto importante per il territorio. Penso però agli astenuti e ritengo che bisognerà continuare a lavorare per convincerli ad essere protagonisti della nostra Provincia. Ora però non dobbiamo cullarci sul risultato e dobbiamo subito pensare al ballottaggio che è un’altra cosa rispetto al primo turno».
Franco Capponi, candidato del centro destra, si era basato sui sondaggi a disposizione della sua coalizione negli ultimi giorni, si aspettava forse un certo vantaggio sul suo ex presidente e accusa il fallimento del laboratorio Marche: «L’alleanza insolita del centro sinistra con l’Udc non ha prodotto i risultati sperati. L’Unione di Centro scende al 7% e questa la dice lunga. Il nostro 43% è un buon risultato ma contiamo di portare al ballottaggio molti altri alle urne e di arrivare tranquillamente al 51%. Non ci ha aiutato neanche il meteo perchè la pioggia va bene per andare a votare ma non il diluvio».
Il risultato ottenuto è stato molto diverso rispetto alle aspettative di Luigi Gentilucci, candidato presidente della Lam: «Ci aspettavamo qualcosa di più. Abbiamo anche avuto poche risorse economiche disponibili e questo ha significato avere poca visibilità. Per quanto riguarda la nostra posizione al ballottaggio, sarà l’Assemblea della Lam a decidere con un ricco dibattito interno,potremmo apparentarci con uno dei candidati ma anche astenerci».
Soddisfatti invece Enzo Marangoni (Lega per le Marche e Famiglia Identità e Territorio) e Francesco Acquaroli.
Marangoni ha sottolineato di aver ottenuto un grande risultato: «Le nostre liste sono nate da poco più di un mese e per noi è stato un buon risultato anche considerando le ridotte risorse economiche a nostra disposizione. Capponi e Pettinari sanno dove siamo – ha precisato in vista del ballottaggio – sanno dove trovarci». Buon risultato per Francesco Acquaroli (9,93%) e proprio la coalizione della sinistra potrebbe risultare determinante al ballottaggio. Il candidato ha dichiarato che l’alleanza dovrà essere discussa in base a programmi e confronto su temi fondamentali per il partito. Più netto il pensiero dell’ex parlamentare di Sel Valerio Calzolaio: «Da domani si apre un tavolo per parlare del ballottaggio – ha dichiarato – Noi intendiamo sconfiggere il centrodestra e ci attendiamo dichiarazioni intelligenti da parte di Pettinari e dei suoi. Non è una questione di poltrone e poltronicchie ma di progetti e programmi per formare una coalizione alternativa a Berlusconi».
Soddisfatti anche Mario Cavallaro del Pd («Il laboratorio Marche sta funzionando. Siamo soddisfatti per i risultati del Pd. Vediamo un gradimento forte nei confronti del candidato che sicuramente ha assorbito i voti dell’Udc. Si prospetta un ballottaggio sereno e dialogheremo con le altre forze. Il centro sinistra si ricolloca al centro della politica») e l’onorevole David Favia dell’Idv («Si profila un ballottaggio tra Capponi e Pettinari con tutti che guardano al centro sinistra. E’ una situazione buona, i nostri risultati sono significativi ma è ancora tutto da decidere»)
Nel capoluogo, scarto minimo tra Franco Capponi che ha ottenuto 8.204 voti (43,10%) e Tonino Pettinari che ha avuto 8.050 voti (42,29%). Il candidato più votato è stato Fabio Pistarelli del Pdl (1243) che ha espresso la sua gioia: «A distanza di un anno dalle elezioni comunali mi ha fatto molto piacere avere così tanti voti personali». Il secondo più votato è stato Francesco Vitali del Pd (1212).
Grande è stato l’impegno del Pd maceratese come ha sottolineato il segretario comunale Bruno Mandrelli: «Non ci siamo risparmiati e in questi giorni abbiamo lavorato con grande intensità per sostenere il nostro candidato». GUARDA IL VIDEO
(Foto di Guido Picchio)
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Mi auguro solo che vinca la coerenza al ballottaggio!
pettinari non era del pdl come ci è finito con noi? siamo dovuti andare al ballottaggio cio significa che i maceratesi stanno cambiando dopo anni di vittorie credo che questa è la volta buona che perdiamo del resto anche per il sindaco abbiamo avuto un vistoso calo significa che i candidati non destano fiducia. carancini ha vinto per decine di voti invece pettinari ci manda al ballottaggio che penso di perdere ripeto sia pettinari e carancini non sono affidabili toccherà per una volta cambiare.
neanche hanno finito a scrutinare tutti i voti, e già calzolaio e sel si tirano giù le brache? ma come? pettinari non era invotabile? almeno aspettare i risultati definitivi prima di calare la maschera…
Per Riccardo Palazzini: in aggiunta di quello che dice lei penso che non allearsi al primo turno con il centro-sinistra inclusa l’UDC serviva in termini politici per “contarsi”. Sostanzialmente anche se 40.000 persone non sono andate a votare gli equilibri politici ossia le percentuali dei partiti è rimasta sostanzialmente la stessa. Personalmente ho sempre ritenuto che il centro-sinistra poteva vincere tranquillamente anche senza l’UDC. Certo l’UDC passa dal 12% di 2 anni fà al 7,9 ma avrà il presidente della Provincia.
Sarà curioso vedere chi ha fatto campagna elettorale contro il PD criticando e irridendo la scelta di sostenere Pettinari, fra 15 giorni, fare la fila ai seggi per votare proprio Pettinari… è bastato un pomeriggio perché magicamente cambiassero idea su Tonino.
Meriterebbero di rimanere vittime della loro ipocrisia… ma naturalmente troveranno il modo, con qualche giro di valzer, di giustificare il loro voltafaccia.
Se si “apparentano” con questi signori io fra 15 giorni vado al mare e così mi auguro che facciano molti elettori del PD.
Noooooooooooo!!!! altri soldi da buttare….io proporrei di far pagare il conto a quella mente acuta che ha inutilmente scatenato lo stupido putiferio che ha portato ad anticipare queste inutili elezioni.
L’elevato numero di voti raccolti dal Sig. Pettinari è purtroppo la dimostrazione di grande ignoranza della nostra provincia, buona parte degli elettori non conosce la storia del Sig. Pettinari e il voltafaccia che ha fatto in pochissimi mesi. In pochi probabilmente lo ricorderanno brindare con Capponi per la sua vittoria e in molti meno sapranno che è stato vicepresidente di una giunta provinciale di centro destra.
Che tristezza……
la risposta migliore per la nostra provincia e gli elettori era quella di ripresentarsi con la stessa coalizione che aveva vinto e governato (Capponi+Pettinari=Presidente+Vice-Presidente). Visti i risultati, sommando i voti dell’UDC alla coalizione di Capponi si sarebbe vinto senza il ballottaggio. Pazienza Pettinari ha scelto di fare il Presidente a capo di uno schieramento politico di sinistra che ha sempre combattuto (in bocca al lupo) anzichè scegliere di accontentarsi di fare il Vice-Presidente. I veri democristiani (quelli puri) avrebbero voluto così, basta interpretare i risultati, altrimenti l’UDC avrebbe raddoppiato i voti!
….“Da domani si apre un tavolo per parlare del ballottaggio.
Noi intendiamo sconfiggere il centrodestra e ci attendiamo dichiarazioni intelligenti da parte di Pettinari e dei suoi. Non è una questione di poltrone e poltronicchie ma di progetti e programmi per formare una coalizione alternativa a Berlusconi”….
Libera traduzione:
(preambolo)
Siamo d’accordo che è necessario sconfiggere il centrodesta.
Siamo d’accordo che, come più volte si è detto, anche Macerata è un laboratorio politico per vedre di costruire un’alleanza NAZIONALE di centrosinistra (ANCHE con l’UdC) per sconfiggere Berlusconi.
Siamo d’accordo che, come dice qualcuno, siamo andati da soli al primo turno per contarci e per vedere il nostro peso.
(accordo)
Ora siamo pronti per apparentarci per il ballottaggio e siamo perciò praticamente concordi su tutto… Ma siccome non siamo anime belle e almeno 2 dei nostri devo essere collocati….
(richiesta)
…..VOGLIAMO LA VICEPRESIDENZA CON ALCUNE DELEGHE E UN ASSESSORATO “PESANTE” .
(totonomi per i 2 posti)
Acquaroli/Calzolaio
concordo pienamente con il sig, Cerasi.
sarebbe ora di finirla con questi siparietti abusati: prima cuor di leoni e poi ….giù a pecoroni cercando di piazzare la piccola dote di voti.
se l’aria è quella di un apparentamento, convincerò il maggior numero di persone ad andare al mare (pure se diluviasse). Basta con la caccia alle poltrone e con questi giochetti meschini.
Per Cerasi e lettori: per me l’apparentamento non sarà fatto ufficialmente e ti dico perché: non conviene perché se non ti apparenti i 15 consiglieri provinciali di maggioranza rimangono alla coalizione di Pettinari. Da alcuni calcoli miei dei 9 consiglieri che spettano alle minoranze uno lo prende Acquaroli e dun altro spetta a Sel. In conclusione così la maggioranza sarà 15+2.
Spero di essermi spiegato!
Un ballottaggio già c’è stato:
non votanti + bianche e nulle = 50%
votanti per partiti o liste civiche = 50%
Tra 15 gg la percentuale dei votanti scenderà ulteriormente…….
Questa prima tornata elettorale a mio avviso ha dimostrato l’errore madornale fatto dal PD nel voler a ‘tutti i costi l’alleanza con l’ UDC , che non ha portato il bagaglio dei voti sperati e ha invece imposto l’ingombrante presenza del candidato Pettinari e del suo programma, che ha avuto il solo merito di allontanare dall’alleanza le altre forze della sinistra .
Per il ballottaggio , penso che SEL deciderà come ha fatto quando ha deciso di candidare Francesco Acquaroli , con una consultazione dell’assemblea, naturalmente condividendo la scelta con le altre formazioni che hanno sostenuto il candidato Acquaroli .
Comunque ogni decisione penso debba essere legata al programma , temi come la politica dei rifiuti, la mobilità , il consumo del territorio e l’ambiente ritengo siano posizioni su cui Acquaroli e la sua coalizione non devono e non possono trattare .
Vado un po’ controcorrente. E’ vero che l’Udc ha perso rispetto alle ultime provinciali, ma penso (non so se sono l’unico) che il partito di Pettinari si aspettasse una batosta molto molto più grande, invece, nel complesso, il partito ha tenuto. Non vorrei dire castronerie, ma credo che tanti si aspettassero un Capponi davanti anche perché pensavano ad un risultato massimo dell’Udc intorno al 5.5-6%
Non sono d’accordo, amico omonimo. Figurati se gli udiccini mettono in conto il dimezzamento pur di salvare l’idea-laboratorio! Non esiste. Altrimenti avrebbero difeso l’idea-terzopolo. No no: loro volevano la presidenza, Capponi non ha mollato e han fatto in due e due quattro l’alleanza col PD e l’IDV. Politicamente è una strategia di combattimento lecita. Eticamente lascia un po’ a desiderare, ma tant’è. Presidenza con rischio calcolato: perché – nonostante sia meno coercibile dell’elettorato di estrema sinistra – l’elettorato democristiano capisce molto bene il potere (nel quale si è viziato per un quarantennio), almeno quanto quello di estrema sinistra si piega alle orazioni dei propri leader (una vicepresidenza di garanzia, ad esempio; accettarla per “spirito di servizio”, per “evitare il peggio”, ad esempio).
Ma che sta a dì Pistarelli ch’è contentu dellu risultatu? Lu cad’è lu capu dell’opposiziò nellu Capuluogu de Provincia non è statu eletto così come tutti li candidati maceratesi. L’ho scrittu da ‘nandra parte, ma Macerata non c’ha un consigliere in Provincia. La volete sapè tutta? Che figura de merda che s’ha fattu li politici maceratesi!!!
Le dichiarazioni di Calzolaio me le aspettavo (visto che ha detto sempre tutto e il contrario di tutto). Se Sel fa un accordo politico sulla base di “progetti e programmi” come scusa di battere le destre (quali destre poi me lo spiegheranno visto che sosterrebbero chi, senza le elezioni di ieri, sarebbe ancora oggi il vice di Capponi) perderanno ogni briciolo di credibilità e il mio sostegno.
E la Federazione della Sinistra cosa fa? Sta zitta o si accoda a Sel magari anche lei con la promessa di avere un posticino?
Personalmente tra quindici giorni andrò a votare, ma solo per inserire nell’urna una scheda bianca!
Aver sganciato l’UDC dal centrodestra a Macerata; andare al ballottaggio con il PDL in evidente difficoltà; avere la vittoria in tasca nel secondo turno non sono risultati da poco.
Come ha affermato Calzolaio “Noi intendiamo sconfiggere il centrodestra”. Ora sta alla sinistra se seguire i consigli di Calzolaio che, grazie A Dio, di politica ne capisce o se fare come quel tizio che si è tagliato i cojoni per far dispetto alla moglie!
Scusate,
ma da quanto ne so io sia il segretario Provinciale di Sel sia Francesco Acquaroli hanno detto cose un po’ diverse rispetto a quello di cui stiamo discutendo e non capisco da dove viene fuori questa idea dell’apparentamento.
Non so poi se SEL deciderà di lasciare libertà di voto o inviterà a votare Pettinari dopo aver messo qualche puntello sul programma, ma che non inviterà a votare per il candidato del centro-destra mi sembra ovvio.
caro marco ricci,
dell’apparentamento ne ha parlato Valerio Calzolaio, a risultati ancora incerti… ora saremo anche ignoranti politicamente, ma sappiamo ancora leggere 🙂
Qualcuno sedicente di sinistra , perchè del PD magari, ancora sostiene il discorso con l’argomentazione di quello che si taglia i ….., per far dispetto alla moglie! Ancora! Ancora non si è capito che chi se li è tagliati finora e veramente, è chi si è fatto succube dell’UDC subendo Pettinari per poter arrivare ad assaporare una rivalsa dopo la solenne sconfitta di Silenzi di due anni fa.
Anche se non ne posso più di dire sempre le stesse cose, insisto: chi non vuole l’estinzione della sinistra, non appoggi i laboratori in corso del PD-UDC, ma guardi avanti, guardi alle vere vittorie della sinistra, guardi la gente di Milano che ha potuto scegliere tra un candidato vero di sinistra e la Moratti.
Candidato espresso dal SEL , che ha vinto le primarie di coalizione e quindi condiviso da tutta la sinistra, compreso PD.
La situazione tipo per presentarsi agli elettori come centrosinistra , è quella di Milano, quello che dovrebbe essere, totalmente diversa come impostazione dalla nostra, dove tutto è stato predisposto al rovescio.
Capirai, che differenza abissale tra lui e Franco Capponi; vogliamo sconfiggere il centro destra, dice Calzolaio,allora non c’è da risparmiare nemmeno Pettinari, che ancora farebbe il vice di Capponi per coerenza di mandato, come ha tenuto a precisare in un confronto pubblico. Ma che accordi su punti programmatici !! Gli accordi sui programmi, se si è seri, si fanno prima, no dopo, a meno che non si cambi il programma depositato in tribunale,- cioè impossibile.
Manco fossimo capitati qui da Marte tutti quanti, per non sapere che erano pappa e ciccia fino all’altro ieri i due che si scontreranno al ballottaggio. E sarò io rigida, mentalmente schematica, ma a rileggere le dichiarazioni di Pettinari del 2010, quando dice che …mai e poi mai, si sarebbe messo contro Capponi e guarda adesso… mi si rivolta lo stomaco.
Idem mi succede e anche con più conati, per la propensione di Calzolaio all’apparentamento, che come ha precisato Palazzini a Ricci – che evidentemente non è al corrente delle dichiarazioni di Calzolaio , si è affrettato a esprimere ieri, dopo quanto aveva detto diversamente un mese fa all’Abbadia di Fiastra, e in ogni luogo.
Ma chi gli ha creduto? Io no. Ho smesso definitivamente, da quando l’ho sentito dire un anno fa e con vigore , a un’assemblea provinciale di SEL: “Vendola è una cosa, Sel, un’altra cosa”.
Ah sì? E che sarebbe quest’altra cosa’? Un partito da manipolare a proprio uso e consumo di chi ? No. E’ no. No Calzolaio.
E rimproverava a Vendola in quell’occasione, nientemeno, di dissociarsi quasi dal suo partito, di non parlarne mai nelle sue presenza televisive, ad esempio .
E tutto questo perchè succedeva fino a un anno fa, prima di luglio 2010, che Vendola non era per niente soddisfatto di come venivano condotti tanti circoli di Sel , ridotti ad apparati di poteri locali. Tanto è vero che lui invece, ha voluto dare più peso alle Fabbriche come luoghi di azione politica attiva , fattiva, creativa e che ha tenuto a precisare, devono restare autonome e indipendenti da Sel, anche se tra loro simpatizzanti. Tutte questioni che a Macerata non riescono a passare , perchè prevale tutt’ora la linea politica schiacciante di partito verticistico, gerarchico – e geriatrico – come inteso dai vecchi militanti di sinistra e di cui Vendola, liberandosi dall’ideologia e dalle strutture del PCI a cui ha appartenuto, ha voluto invece liberarsene proponendo un modello diverso, meno fossile, più aperto, dinamico, con un linguaggio diverso in profondità; modello, che lo ha portato al successo in Puglia, dove si è circondato di giovani capaci e intraprendenti.
@ Ricci
Molti voti estremi li perderete ai ballottaggi fortunatamente, speriamo che tra 5 anni per la serietà che state mettendo caro Ricci perderete anche questo 9% che non vi meritate…
@ fabio_rossi
Credo tu abbia ragione: l’apparentamento sarebbe controproducente per la maggioranza che sostiene Pettinari, invece semplicemente con il “consiglio” di votare per Pettinari ci sarebbe poi una maggioranza, di fatto, allargata e pertanto che alla lunga potrebbe essere più solida.
A questo punto li scenari che si apriono sono simili, ma diversi.
Appoggio ufficiale esterno senza apparentamento (e quindi ufficialmente si passerà alla riscossione prima del ballottaggio) oppure appoggio soft (così salviamo la faccia con i nostri elettori) dicendo che sarebbe meglio votare per Pettinari per sconfiggere le destre….
….E poi passare alla cassa, solo dopo il ballottaggio, sebbene l’accordo lo si sia sottoscritto prima.
Certo che così diventa però difficile avere la Vicepresidenza, con deleghe, più assessorato pesante….
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@Tamara
Mi sembra che stai continuando a fare analisi massimaliste che non tengono conto della realtà dei fatti, di un voto danto contro il centrodestra (indipendentemente da chi sia il candidato), di un vento di parziale cambiamento dove la sinistra (estrema) è uno dei motori ma non certo il più importante o quello fondamentale.
Senza i voti determinanti del Pd e di IdV (e di tutti quelli che a sinistra non si riconoscono nei new-comunisti o post-comunisti ma che non votano PdL o Lega) a Milano Pisapia avrebbe avuto un risultato ad una cifra.
Così come a Napoli ora tutto il centrosinistra voterà De Magistris, ma solo uno sciocco potrebbe pensare che a Napoli l’IdV abbia tutto questo peso…
Il problema cara Tamara è che Pisapia e De Magistris, che personalmente considero ottimi candidati, hanno avuto un gran successo ma non hanno vinto e per vincere dovranno corteggiare un terzo polo sempre restio a votare candidati vicini a SEL.
Piaccia o no Berlusconi (e Capponi) non se ne andranno perchè hanno ricevuto meno voti di quelli che speravano, se ne andranno solo se perderanno. Spero quindi che i tuoi appelli suicidi cadano nel vuoto.
Adesso siamo in emergenza e tutto è buono per abbattere il centro destra. Poi, tornata la normalità, potremo tornare a scornarci come ai vecchi tempi.
Cerasi…scusa ma, ho l’impressione che non hai capito tanto del mio punto di vista , ma che ne hai tratto deduzioni tutte tue, specie quando fai l’anaisi del voto di Milano o Napoli.
Per l’ultima volta quindi. Ho detto molto semplicemente: un conto è presentarsi come centrosinistra con un candidato di centrosinistra, un conto è presentarsi come centrosinistra con un candidato di centro, che ,per rifarmi al tuo ragionamento, richiede lo stesso adattamento al contrario , cioè la stessa difficoltà di chi è di sinistra in questo caso, a spostarsi a votare al centro.
E Angeletti infatti conferma quanto ho appena detto e fa karakiri, quando dice che de Magistris e Pisapia ,nonostante il grande successo, avranno bisogno del terzo polo per vincere , che però è sempre restio a votare candidati vicino a Sel …..OBBELLA! E perchè invece uno di Sel, dovrebbe correre a votare uno del terzo polo , allora?
@ Angeletti, io non contribuisco a questa battaglia che vuoi che ti dica, per me la posta in gioco è più alta e riguarda più il futuro della sinistra, che cacciare il centro destra o Capponi dalla provincia. Ho questa visione prospettica, meno pragmatica, e può darsi che sbagli io, che abbia ragione tu, che serva fare questo in questo momento, ma così io sento.
Sicuramente stiamo vivendo una fase di transizione e in cui questa legge elettorale costringe a fare acrobazie , ma non la sottovaluterei facendo scelte così impegnative in termini identitari per i partiti e quindi gli elettori, perchè sono manovre partitiche che creano sbandamento e allontanano dai seggi ,come si è visto bene, mentre l’unico a godere di tutto quanto il marasma, sembra essere il c.d. terzo polo , per me solo una farsa , perchè poi si schiera o di qua o di là e dirige i giochi , tranne i casi come quello nostro, in cui piazzato il proprio candidato in seno al PD, tutto il resto poi viene dietro, pensa.
@ Tamara
Credi che Pisapia (o chi per lui) con questo sistema elettorale, correndo solo con i duri e puri della SEL, sarebbe andato al ballottaggio o avrebbe invece consegnato Milano alla Moratti al I turno???
Se non mi sbaglio poi, in ambito nazionale, la SEL eventualmente dovrà votare un candidato di uno schieramento di centro-sinistra, nessun terzo polo (Udc/FLI)….
Tra l’altro Tamara tu continui a parlare di “sinistra” come se, in Italia, l’unica sinistra possibile fosse la SEL (o i new comunist) e fai ragionamenti come se la SEL fosse una formazione politica di massa (tipo vecchio PCI).
Realmente su scala nazionale la SEL (da sola) ha difficoltà ad essere una forza del 10% e senza Vendola non so quanto resterebbe in piedi.
In uttte le tue analisi non ne tieni mai conto ma sono oramai 100 anni che in tutte le elezioni, non solo in Italia, si vince facendo la corsa verso il centro e non certo verso le ali estreme dell’elettorato.
Anzi ogni volta che (con questo sistema bipolare mancato) le ali estreme hanno cercato di innalzare il livello dello scontro chi ci ha guadagnato è stata sempre l’altra parte (ultimo caso, ma ce ne sono decine prima e dopo, vedasi Bertinotti e lei sue proposte tragicomiche durante la campagna elettorale del 2006: ogni volta che andava in TV diceva corbellerie.. Sarebbero bastati altri pochi giorni di campagna elettorale in più e Bertinotti avrebbe, da solo, fatto stravincere Berlusconi)
Ai neo-consiglieri della Provincia di Macerata suggerisco di recuperare (magari insieme ai colleghi della provincia di Perugia) almeno qualche casa cantoniera. Quei rossi edifici stradali dell’Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) sorti come alloggi del personale addetto alla manutenzione delle strade statali. Vere e proprie pietre miliari caratterizzate dal tipico colore amaranto e distribuite su tutte le storiche strade statali italiane, si sono ormai integrate nel paesaggio della Val di Chienti. Avevano la funzione di custodire i mezzi e le attrezzature utilizzate per espletare le operazioni di manutenzione delle strade e di sgombro della neve; generalmente erano affiancate da autorimesse o depositi e, fino a qualche decennio fa, erano adibite a residenza del Capo Cantoniere di zona. Nel corso degli anni Ottanta, per via degli eccessivi costi, sono state dismesse quasi tutte. Successivamente, a seguito del processo di declassificazione di numerose strade statali avvenuto nel 2001, ne sono state dismesse molte altre: alcune sono state semplicemente chiuse, altre sono invece passate agli enti regionali o provinciali che a loro volta o le hanno vendute o le hanno lasciate in completo stato d’abbandono. Insomma sarebbe bello salvare qualcuno di questi edifici di proprietà provinciale, che hanno avuto una grande importanza nella prima metà del ‘900 e che in qualche maniera, insieme alle stazioni di servizio, hanno sostituito le stazioni di posta.
Gianfrà, proprio non vuoi capire su Milano, sui meccanismi di presentazione diversi del candidato di centrosinistra che dico io e che incidono sul convergere della sinistra …e va bèh. Non insisto; Più chiara di così non so essere.
Ma perchè devo sentirmi dire però , che io penso che Sel sia LA sinistra? Non lo penso affatto, Penso faccia parte della sinistra , è scontato, però siccome è il mio partito , guardo le cose politiche d’insieme, dal mio/suo punto di vista, che penso di interpretare bene, come tu le osserverai e le interpreterai dal tuo.
Anzi, stasera c’è Vendola a Ballarò, voglio proprio capire da quanto dirà sulle amministrative ,se sto sbagliando io la veduta comune oppure no .
Gabor: ottimo input sulle case cantoniere. Spero riuscirà anche in questo proposito su scala provinciale, come per la tutela delle osterie su quella regionale. A proposito, appena avrò occasione, le dirò una cosa su queste case cantoniere, che s’ ‘incastra con una mia proposta fatta alla Regione.
@ Tamara
Ci sarebbe da mettersi d’accordo su cosa significa sinistra o centro sinistra.
Massimalisti o Riformisti: altre strade non ce ne sono, oppure sono costruite sul nulla.
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@ Bonifazi
Concordo
@ Tamara
@ Cerasi
Ora che sono passati i tromboni, possiamo cominciare a ragionare al di là dei massimi sistemi e degli isterilenti luoghi comuni (Terra delle armonie!) su idee concrete utili alla nostra Provincia.
ti dispiace se ci mettiamo d’accordo domani Gianfrà ? mi sfinito oggi co’ ‘ sti ‘massimalismi ahahahah
sig. Angeletti sono molto distante dal suo modo di intendere la politica, a me il ragionamento “intanto vinciamo contro l’avversario poi si vedrà” proprio non piace. Secondo me è preferibile affermare e concretizzare le proprie idee (senza prevaricare) proponendo ed attuando il programma. La mia vittoria non è determinata dalla sconfitta altrui, ma dalla costruzione di qualcoda di mio.