Ma sapete chi è il Prof. Carnevale?
Penultimo di sette figli, è nato il 4 agosto del 1924 a Capracotta , un grazioso paese dell’alto Molise nella Val di Sangro in provincia di Isernia.
Vi è vissuto fino a compiere gli studi elementari. Successivamente andò a frequentare le cinque classi di ginnasio ad Amelia, in Umbria, concludendoli a Frascati presso Roma.
A Lanuvio, sempre nei pressi di Roma, portò avanti per due anni gli studi di liceo classico ma non poté concluderli perché, essendo l’Italia in guerra, in loco cominciarono i bombardamenti degli alleati.
La Val di Sangro, ove sorge Capracotta, separava gli eserciti belligeranti ed il paese rientrava nella zona a controllo americano. I tedeschi, prima di abbandonarlo lo distrussero sistematicamente.
L’armistizio e la successiva entrata in guerra dell’Italia contro la Germania aveva visto la disgregazione dell’Italia in due parti.
Passato il fronte dopo lo sbarco degli americani ad Anzio e costituitasi la linea gotica nell’alta Italia, perdurante ancora il conflitto, Capracotta si ripopolò dagli abitanti sfollati che la ricostruirono com’era e dov’era. Correva l’anno 1944.
Pur essendo l’Italia ancora in guerra, Giovanni Carnevale completò da autodidatta gli studi liceali conseguendo la maturità classica nel liceo “Tacito” di Terni. Subito dopo, sempre perdurando il conflitto sulla linea gotica, si iscrisse alla facoltà di lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Nel 1947, si recò in Piemonte nella Casa Salesiana di Bagnolo, dove frequentò regolarmente i quattro anni del corso di Teologia che furono completati nell’anno 1951
Fu ordinato sacerdote nel Veneto presso Abano Terme il 29 giugno del 1951.
Ormai sacerdote, conseguì subito la laurea in lettere presso l’Università di Roma con il massimo dei voti. Sostenne la tesi di laurea in archeologia cristiana, con uno studio sull’archeologia ravennate del V e VI secolo. Immediatamente dopo seguirono le relative due abilitazioni in lettere e storia dell’arte.
Si tenga presente che vigeva allora la riforma Gentile e l’abilitazione in lettere consentiva i seguenti insegnamenti: Storia della lingua e della letteratura italiana, storia della lingua e della letteratura latina, storia della lingua e della letteratura greca, storia antica, medioevale e moderna e geografia nei licei.
Queste materie, insieme alla storia dell’arte, costituirono oggetto di insegnamento per tutta la carriera del professor Carnevale, alcune continuativamente ed altre saltuariamente.
Insegnò per i primi 10 anni nel liceo scientifico salesiano di Faenza, tutti gli altri, fino al pensionamento per raggiunti limiti di età, nei licei salesiani di Macerata: prima al classico e, dopo la sua chiusura, nei licei linguistico e scientifico.
Va chiarito che negli ultimi anni da docente, a Macerata insegnò anche storia della lingua e della letteratura tedesca, perché nel frattempo era ritornato ad un vecchio amore per lo studio delle lingue.
Si era iscritto all’Università Bocconi di Milano per il corso di laurea in lingue, ma il tempo a disposizione lo costrinse ad interrompere.
A Macerata, questo desiderio di ampliare il suo orizzonte culturale anche nel campo linguistico rifiorì. Si iscrisse allora presso l’Università di Macerata, alla facoltà di lingue per il corso di laurea in Francese e Tedesco ed anche questa volta si laureò con il massimo dei voti.
Questo gli permise di concludere la sua straordinaria carriera di docente insegnando tedesco e storia dell’arte presso il liceo linguistico salesiano di Macerata.
Il fatto che non ha mai ritirato dalla segreteria dell’Università di Macerata il diploma di laurea in lingue testimonia che questo amore per le lingue era più un hobby personale che la volontà di acquisire un ulteriore titolo di studio.
Nel 1994 cessò di insegnare anche se sporadicamente chiamato a delle supplenze.
“La mia vita non la considero tanto come un professore, la considero come un Salesiano che attraverso la scuola formava la gioventù secondo Don Bosco, quello è stato il mio ideale di vita”
Il suo amore per la ricerca storica ed archeologica per l’alto medioevo Carolingio andò crescendo con il diminuire degli impegni scolastici ridottisi ormai al solo orario scolastico.
L’archeologia locale lo appassionava sempre di più ed il suo interesse si incentrò sostanzialmente sull’edificio di San Claudio che dagli studiosi locali era stato assegnato al secolo XII ed era stato confrontato con edifici similari esistenti solo qui in loco.
La preparazione storica del Professore lo portava a considerare errata la datazione di San Claudio per quanto riguarda il secolo XII ed a stimolare la ricerca per una più precisa datazione, che chiarisse anche perché edifici similari a San Claudio esistessero solo nell’area Picena.
Una svolta decisiva fu la constatazione che un edificio similare a San Claudio esisteva in Francia a Germiny des Prés, nei pressi di Orleans e che questo edificio era stato costruito a somiglianza della Cappella Palatina di Carlo Magno. Per tutti fin d’ora era indubbio che il duomo di Aachen in Germania fosse la Cappella Palatina Carolingia anche perché da secoli vi si custodiva le reliquie di Carlo Magno.
Questo fece sorgere i primi dubbi che Aachen fosse da identificare con Aquisgrana perché Germiny des Prés non aveva nulla in comune, architettonicamente parlando, con Aachen. Un’ulteriore decisiva svolta fu segnata dalla lettura in una fonte: Carlo Magno aveva fatto costruire la sua cappella Palatina da maestranze reclutate in oriente, mentre Aachen è già goticheggiante.
La conoscenza della lingua tedesca permise al Professore di consultare direttamente le fonti Carolinge in quella colossale opera tedesca che va sotto il nome di “Monumenta Germaniae Istorica” e cogliere in essa un dato ormai incontestabile: le fonti erano state male interpretate dalla storiografia germanica dell’ottocento romantico, le quali poiché l’Imperatore da secoli era ad Aachen avevano dato per scontato che quella fosse l’antica Aquisgrana.
Da allora si sono susseguite 10 pubblicazioni in cui appare con evidenza scientifica che la storia dell’alto medioevo va riscritta daccapo.
La sua profonda conoscenza di così innumerevoli discipline: la lingua tedesca, il greco, il latino, il francese, la Teologia, l’archeologia le materie letterarie, la storia dell’arte ed ancora, la sua formidabile memoria e la capacità di correlare gli eventi ha reso e rende ancora il professor Giovanni Carnevale decisamente uno storico di altissimo livello.
Nonostante il peso degli anni sfida ancora il tempo lavorando e scrivendo circondato dalla stima, dall’affetto e dall’aiuto dei suoi fidi collaboratori, determinato più che mai che più prima che poi le sue tesi diverranno per tutti verità.
…Galileo fu condannato per aver scoperto una grande verità che allora nessuno accettò...!
http://centrostudisanclaudioalchienti.blogspot.it/p/g-carnevale.html
Buon lavoro Ivo e Giulio. Io il 31 festeggio San Julià, un piatto de gnocchi con la papera non manca mai, se non c'avete niente da fa' siete i benvenuti !!!!!
I poteri massonici locali, di concerto con quelli regionali, hanno già realizzato un'opera incredibile che lascerà un segno indelebile nella nostra provincia, nella nostra regione ed anche fuori regione, il titolo dell'opera è IL FU BANCA MARCHE.
l'alternativa è semplice andate a spasso nei centri storici, in campagna o al mare. Ci vogliono come polli da batteria con il carrello in mano !!!!!!!!!!
La società civile da anni dice basta con il consumo di territorio, basta con nuove edificazioni che non servono perché sono i dati che dicono che non servono (popolazione stabile). Gli speculatori e la finanza non ci hanno creduto, è giusto che ne paghino le conseguenze!
Qui ancora si spera nelle VALLEVERDI, si può andare contro vento ed anche contro la fortuna, ma non contro la storio di questo tempo!!
http://www.maceratiamo.it/modules/news/article.php?storyid=43
Premetto che apprezzo molto il lavoro dei Salesiani e quindi mi auguro che si scongiuri il rischio di chiusura, ma se a distanza di soli 2 anni dall'intervento fatto nella loro proprietà (prospettato a tutti come salvifico) si è ancora punto a capo, qualcosa non funziona e il problema di fondo non è stato affatto risolto!!
https://www.cronachemaceratesi.it/2009/11/11/variante-per-i-salesiani-arriva-il-si-del-consiglio/11668/
certo che si creeranno un pò di posti di lavoro, ma a discapito di altri che verranno persi in piccoli esercizi commerciali o in centri commerciali vicini. Opera che va contro la storia al pari di Valleverde, in bocca al lupo!!!
Con un pizzico di rammarico seconde!!!!
Dopo aver battuto (2-0) il Castelfidardo, le ragazze dell'Helvia Recina si sono arrese al t.b. per 16-18 alla forte formazione di Montemarciano, peccato, perché con un parziale di 14-11 si sperava in una diversa conclusione.
Complimenti comunque alle ragazze, alla società ed in modo particolare a Lara, allenatrice di rara bravura!!!
brava Helvia Recina!!
Un ballottaggio già c'è stato:
non votanti + bianche e nulle = 50%
votanti per partiti o liste civiche = 50%
Tra 15 gg la percentuale dei votanti scenderà ulteriormente.......
Gli interventi sono assolutamente condivisibili e nella giusta direzione. Sarebbe però interessante capire perché non si è ancora trovato l'accordo con la Smea??????
Solo l'unico non avvocato e mi tocca difendere Carancini, i contratti derivati (o swap) a cui ha fatto riferimento il candidato del centrosinistra sono una mina vagante in molti bilanci di enti pubblici. Questi strumenti hanno consentito di incassare liquidità a molti enti e contemporaneamente di trasferire il rimborso di mutui nel lungo periodo (20/25 anni....tanto "loro" non ci saranno più!!) con la grande incertezza anche del quanto rimborsare che è condizionato da elementi volatili e da calcoli complicatissimi. Il comune di Milano, ad esempio, ha una causa con alcuni Istituti di credito per un'operazione da 1,5 miliardi di euro. Sono una vera è propria bomba ad orologeria su cui sono seduti molti enti pubblici!! Ringrazio Montali per avermi schierato, con le altre liste civiche, tra i vincitori del confronto (1-0) e ricordo allora che Ranzuglia (stopper da ragazzo) continua a "difendere" il bene comune e macerata, come? Razionalizzando i parcheggi esistenti che non sono sfruttati adeguatamente, come rilevato attraverso una nostra inchiesta, potenziando il trasporto pubblico ed alleggerendo così il traffico; prevedendo delle soste gratuite in zone esterne alla città collegate con bus navetta. Questo risponde anche all'esigenza di migliorare la qualità dell'aria: la centralina di piazza della Vittoria, nel mese di gennaio, ha fatto registrare 14 superi del limite di polveri sottili (PM10)........per esempio!!!
il programma:
http://www.maceratiamo.it/docs/img/programma_completo.pdf
Un incontro che intende coinvolgere la cittadinanza non può essere fatto all'Asilo Ricci, dove, tutti sanno, che anche stando in piedi, non c'entrano più di 120/150 persone....e chi era presente lo sa....neppure il filo del microfono avrebbe consentito la presenza del VI candidato sindaco. UdC assente quindi perché ancora in trattativa, indecisione secondo me sciolta subito dopo aver ascoltato da Pistarelli: IO CREDO che si debbano cambiare le serrandine della Prefettura.....lì hanno ceduto.
A Ballesi: il comune di macerata ha già aderito al patto europeo dei sindaci!
Ad Anna Menghi: avrà capito che deve smarcarsi da Munafò!
A Carancin che ha detto: "sindaco espresso dal basso".... a quel punto ho dovuto rivedere tutta la mia presentazione!
A Pistarelli: altri due o tre incontri così e non ci saranno più indecisi!
Io non ho mai detto che sono d'accordo per nuovi parcheggi per il centro storico! Ho detto che occorre razionalizzare l'esistente e potenziare il servizio pubblico, collegando con bus navetta zone esterne alla città (helvia recina, fontescodella, parcheggio sasso d'Italia, zona ex fornace, ecc) che possono consentire la sosta gratuita, fatto questo ed eventualmente registrata l'ulteriore necessità di spazi di sosta, si vedrà, ma solo dopo!!
Prima prevenzione....poi la cura!!!
Alex Zanotelli definisce la norma approvata come la più grande sconfitta della politica. Il bene più prezioso per l’umanità che andrà sempre più scarseggiando sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo.
Maceratiamo, ha chiesto e chiederà al Comune di indire un consiglio monotematico in difesa dell’acqua, dove dichiarare l’acqua bene comune pubblico, l’accesso all’acqua un diritto umano, universale, inalienabile. Pertanto il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.
CHI VOLESSE ASCOLTARE ZANOTELLI SULL'ACQUA IL 26 ALLE ORE 17,45 E' A RECANATI!!!!
Civitanova giustamente insorge contro l'inquinamento dell'aria, a Macerata invece tutto tace e la situazione non è certamente migliore. Nel mese di gennaio a Civitanova c'è stato lo sforamento dei limiti delle polveri sottili per ben 15 volte a Macerata invece solo 14 VOLTE!!!!!!!!!!
(dati Arpa - centralina P.za della Vittoria)
Carissimo Munafò,
definire MaceraTiAmo una costola della sinistra che fa capo alla Pojaghi e a Calzolaio è falso e glielo ribadisco per l'ennesima ed ultima volta, poi Lei è liberissimo di credere ciò che vuole. In questi mesi abbiamo pensato, ragionato e costruito, con la partecipazione di tanti maceratesi, un'idea di città a misura d'uomo e non di auto, più accogliente e pulita, attenta ai bisogni di chi è in difficoltà, una città più sostenibile, attenta al suo territorio, prendendo anche spunto dalle esperienze virtuose che, in giro per l'Italia e per il mondo, fortunatamente stanno prendendo piede. Abbiamo lavorato per il bene comune di questa comunità. Se la lista di cittadinanza MaceraTiAmo è nata, è perchè anche noi pensiamo che i partiti politici non rappresentano più la società civile, proveremo a dare la nostra risposta, con umiltà e semplicità, con i pochi mezzi a disposizione, con l'aiuto di tanti amici e con la consapevolezza di rappresentare una via di CAMBIAMENTO nella politica maceratese. Si è chiesto perchè non si è trovato un accordo tra le liste civiche??
Se lo chieda, e mi saluti Anna Menghi che ho avuto modo di conoscere negli incontri e di apprezzare.
per cristina
ci provo!!
per massimiliano, letizia ed antonio
GRAZIE
il dialogo sarà fondamentale per rendere efficace il lavoro fatto fino ad ora, ma se non troviamo chi parla un linguaggio almeno simile al nostro, come si fa? Andiamo avanti tenendo presente il consiglio di Antonio e CREPI IL LUPO!!
La lista di cittadinanza Maceratiamo non è stata invita all'incontro di via Silone (visto il livello ed il risultato, ve ne siamo profondamente grati): non siamo stati ritenuti degni di sedere al tavolo degli "esperti", o forse il fatto di non avere espresso il ns. candidato sindaco costituisce colpa grave che cercheremo di espiare rapidamente.
Il fatto di non esserci stati, anzichè sminuire il nostro ruolo, lo rafforza profondamente confermando che siamo l'unica novità nella vita politica maceratase, senza nessuna presunzione, anche per il metodo di lavoro che ci siamo dati. Siamo un gruppo di cittadini, non nasciamo intorno ad un leader, ma lo esprimeremo, non rappresentiamo nessun potere se non quello delle persone come noi, che stufi dei partiti, si rimboccano le maniche per la nostra città e per dar voce alla gente comune stanca e sfiduciata....secondo noi la maggioranza dei maceratesi! Buon anno a tutti.
"l'acqua resti un bene gestito dalla mano pubblica"
Ma non si potrebbe già fare qualcosa, occorre attendere la prossima amministrazione per questo!!!!
qualche suggerimento è stato già dato anche attraverso Cronache Maceratesi:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=12355
siete già nel posto giusto per farlo!!
Non so perchè, ma mi torna in mente la recente crisi finanziaria, appena scoppiata tutti ad invocare etica e nuove regole, ora che l'attenzione (non i problemi) è leggermente scesa si torna a fare peggio di prima!!
Segnaliamo a Iommi che la lista di cittadinanza MaceraTiAmo da alcuni mesi è al lavoro per affrontare e proporre soluzioni per la città ad oggi inesistenti, le proposte hanno iniziato a prendere forma ed a circolare, il giornale on-line Cronache Maceratesi ne è testimone... basta digitare nella ricerca di questo sito "Maceratiamo" per rendersene conto!
Al prof. Maulo,
sono stato un suo elettore ai tempi di Città dell'Uomo, ho molta stima per lei e non vorrei cambiare idea. Oggi per pura coincidenza ho contribuito a far nascere il movimento MaceraTiAmo che lei definisce sinistra ... utopica. Sorvolo sull'etichetta sinistra, ma le posso assicurare che i punti messi a fuoco nelle ns. linee programmatiche sono frutto di un lavoro che ha visto coinvolte diverse sensibilità, se poi il frutto di questo lavoro (una città più sobria, più vivibile per i maceratesi) è etichettabile di sinistra, va bene così. La cosa che invece non condivido è l'aggettivo utopico. Anzi su questo punto mi piacerebbe avere un incontro per parlarne insieme. Molte (se non tutte) le azioni individuate da MaceraTiAmo sono buone pratiche sperimentate o adottate da diverse amministrazioni comunali, non ci siamo inventati nulla, il movimento dei comuni virtuosi ci dimostra che il cambiamento è possibile se c'è volontà politica e la collaborazione dei cittadini. Nulla di utopico, tutto fattibile con il ... "permesso" della politica. Proprio in questo fine settimana, alcune di queste esperienze sono state presentate durante la manifestazione Eco&Equo ad Ancona, esperienze di piccoli e medi comuni, ma anche città più importanti come Padova, si possono realizzare in un comune come Macerata tante buone pratiche che non hanno nulla di utopico: dalla gestione dei rifiuti, alla salvaguradia del suolo, dell'acqua e dell'aria, in un'unica parola la difesa del bene comune.
L'acqua non è stata privatizzata, perchè la rete idrica è del Comune, ma la gestione (quindi la saracinesca) può essere privata. Sembra il gioco delle tre carte....e tutti sanno come finisce il gioco delle 3 carte.
Carissimo Tacconi, per risolvere il problema dei rifiuti occorre mettere in atto alcune azioni, indico le principali:
- i rifiuti vanno ridotti a monte (meno imballaggi e possibilemte riutilizzabili)
- favorire i prodotti sfusi o alla spina,
- rendere gli imballaggi riciclabili (imballaggi mono materiale)
- raccolta differenziata spinta e fatta seriamente.
- compostaggio domestico
- separazione dei materiali e trasformazione in materi prima seconda da reinserire nel ciclo produttivo (questo il Cosmari in parte lo fa)
PER MIGLIORERE LA QUALITA' DELLA VITA DELLE PERSONE OCCORRE EVITARE ASSOLUTAMENTE DI BRUCIARE QUALSIASI MATERIALE DI SCARTO(nulla si crea e nulla si distrugge).
NON CI CREDE?? Venga mercoledi prossimo all'Hotel Grassetti che ci sarà chi è in grado di spiegare come si fa! Ci sarà anche chi conosce bene il disastro che si sta perpretando con la termovalorizzazione dei rifiuti. Mi raccomando non manchi, vedrà che cambierà idea sul fatto che l'inquinamento si combatte con i termovalorizzatori (compresi quelli di ultimissima genereazione).
Se la preoccupazione principale degli abitanti di Sforzacosta è il cattivo odore, questo la dice lunga sulla consapevolezza del problema Cosmari. Il 70% di quello che entra nell'inceneritore esce dal camino, il resto sono ceneri e sostanze trattenute dai filtri (anche queste da stoccare). Quello che esce dal camino non ha odore, ne colore, ma è quello che ci dovrebbe far più paura. Invece si pensa che ci dobbiamo convivere. Alcune esperienze in giro perl'Italia ci dice l'esatto contrario, attraverso un raccolta differenziata seria ed un lavoro di selezione dei materiali, che il Cosmari in parte già fa, si potrebbe spegnere l'inceneritore!!! A questo bisognerebbe puntare.
Paolo Ranzuglia
Utente dal
17/11/2009
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