di Alessandra Pierini
Continuano i festeggiamenti per il quarto centenario della morte di Padre Matteo Ricci e le iniziative volte a celebrare il gesuita famoso nel mondo e riscoperto a Macerata sono numerose e interessano tutti i campi, politici, economici, culturali e artistici. Questa mattina il Vescovo della Diocesi di Macerata, il sindaco Romano Carancini e il Presidente del Comitato Festeggiamenti hanno presentato tre eventi musicali nel corso dei quali i testi di canzoni per i quali l’eclettico gesuita aveva scritto anche le musiche, andate perse, torneranno a vivere nell’arte di famosi artisti cinesi. Non poteva mancare, nel corso della conferenza, un riferimento alla realizzazione della statua di Padre Matteo Ricci in piazza Vittorio Veneto, inserita sin dall’inizio tra le iniziative proposte dal Comitato, ma a rischio per mancanza di fondi e criticata da Massimiliano Bianchini, ex assessore alla cultura e attuale capogruppo in consiglio di “Pensare Macerata”.
Monsignor Giuliodori ha spiegato la sua ferma volontà di realizzare i monumento per mano di Cecco Bonanotte, artista da lui selezionato: «Nonostante i tagli del Governo e le difficoltà economiche, tutte le iniziative che avevamo programmato sono state fatte. Il monumento deve quindi restare tra i nostri obiettivi e servirà a dare anche a Macerata un riferimento ricciano, intanto in Cina sono già state realizzate 4 o 5 statue. All’interno del Comitato ci siamo divisi i compiti e a me è toccata la scelta dell’artista che è caduta su Cecco Bonanotte, artista di fama mondiale nato a Porto Recanati. Basta guardare il suo sito internet e qualcuno, allargando gli orizzonti si renderà conto del suo prestigio.»
Il Vescovo ha precisato anche la questione economica: «L’artista ha ridotto il costo della realizzazione da 750.000 a 600.000 euro e ci è venuto incontro rateizzando notevolmente il pagamento. La Fondazione Carima ha già deliberato un finanziamento di 200.000 euro, saranno Comune, Provincia e Regione Marche a pagare il resto. Siamo consapevoli che è una cifra impegnativa ma questa è la cosa più importante che possiamo fare in questo momento. Sappiamo quanto sono costate le mostre e lo Sferisterio Opera Festival nell’edizione “A maggior gloria di Dio” dedicata a Padre Matteo Ricci ma queste sono cose che passano, la statua invece rimarrebbe per sempre. Non vorrei che Macerata si rivelasse ancora una volta miope e non pronta alle grandi imprese, se rinunciasse alla statua farebbe un’operazione di autolesionismo.»
Sul valore immateriale del monumento si è soffermato a lungo anche Ciaffi: «L’operazione Padre Matteo Ricci è un investimento e non un mero consumo celebrativo. Non ci sono i soldi e nel 2010 non si è speso un euro per le celebrazioni ma il monumento sarà un segno materiale che coronerà la città.» Il Sindaco, non intervenuto durante la conferenza, ci ha comunque detto la sua: «E’ un dato di fatto che il monumento lo vogliono tutti e va realizzato. Questo è però un momento delicato e, fermo restando il nostro impegno, il Comune di Macerata non potrebbe permetterselo. Dobbiamo quindi essere attenti a scegliere il momento adatto per destinare queste risorse e a come impattarle nel tempo.»
I concerti dedicati a Padre Matteo Ricci, dal titolo “Armonie fra oriente e Occidente” sono invece in programma al Teatro Lauro Rossi domenica 7 quando si esibirà Dehai Liu, il liutista più famoso al mondo con “Poemi di Ricci e canti liturgici di Amiot, musica cinese di corte tra il Seicento e il Settecento” e venerdì 12 novembre con la “Weltweitw Klange Orchestra” di Norimberga. E’ previsto un appuntamento musicale anche per gli studenti nella mattinata del 12 novembre.
Il concerto che si doveva svolgere nella Chiesa di San Giovanni andrà invece in scena in Cattedrale: «Sono caduti degli stucchi quindi dovremo ridurre ulteriormente l’utilizzo della chiesa. Il sopralluogo dei vigili del Fuoco saprà darci indicazioni precise. Intanto non crediamo sia il luogo più adatto per ospitare dei ragazzi.»
Romano Carancini ha anche presentato una sua idea per i festeggiamenti: «Non dobbiamo pensare che le celebrazioni ricciane siano giunte al termine perché faremo di tutto per far cresce e ricordare questa figura. Allargheremo questo cammino senza meta, ad esempio mi piacerebbe molto nel corso del mio mandato, realizzare un gemellaggio con una città cinese.»
Il vescovo Claudio Giuliodori
Dello stesso avviso Adriano Ciaffi: «In questa fase le iniziative ricciane che hanno coinvolto diverse parti del mondo di epicentrano a Macerata, dove incontrano un’altra importante iniziativa, l’anno della Cina in Italia, che dà ancora maggiore importanza.»
Il vescovo Monsignor Giuliodori ha anche spiegato come è nata l’idea dei concerti: «Questi eventi sono un dono e sono stati gli stessi artisti a cercarci per esibirsi a Macerata in onore di Padre Matteo Ricci.»
Dehai Liu, il grande suonatore di liuto ha anche inviato un suo messaggio personale per l’evento: «È con emozione che partecipo al concerto di Macerata del 7 novembre, concerto completamente inedito perché riunisce alcune proposte poetiche e musicali di alto livello e poco conosciute riguardanti gli scambi culturali tra Oriente e Occidente. Per la prima volta farò ascoltare delle grandi pagine dell’arte musicale cinese per liuto in un programma che ridisegna anche la storia del Seicento e Settecento musicale del mio paese. Inoltre, è di grande portata simbolica per me suonare il solo concerto italiano della mia tournée europea di quest’anno nella città natale del gesuita Matteo Ricci, figura così importante e pioniere del dialogo tra le culture, e in particolare tra Cina e Europa. Sottolineo infine che suonerò in compagnia di due musicisti di eccezione, la liutista Lingling Yu e il cantante Kelong Shi, rarissimi musicisti che conoscono e continuano a trasmettere l’arte musicale dell’antica Cina».
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Come è strana la vita.
Fino a 2 anni fa a Macerata nessuno quasi si impipp@v@ Matteo Ricci (nemmeno di striscio, nemmeno per sbaglio e nemmeno tra i più intransigenti baciapile, tra l’altro, c’era interesse) , nonostante vi fosse una via a lui dedicata, una lapide commemorativa e UNA STATUA.
Ed ora a chiusura delle celebrazioni ricciane (ed ancora in attesa di intravedere a Macerata le frotte dei migliaia di turisti di cui si è gabellato) si dice che, di statua, ne serve UN ‘ALTRA, dal costo di SEICETOMILA EURO che dovrebbe essere pagata, in larga parte, con finanziamenti statali.
Tralasciando il fatto che non mi sembra, come “codinamente” afferma il Sindaco, che tutti i macerateri questa nuova statua la vogliano (i soldi potrebbero essere investiti in aiuto alle famiglie bisognose, ad esempio) perchè non è la Curia che si accolla la spesa?
Se il vescovo è così tanto interessato, visto che sembra essere lui a scegliere l’artista e che è sempre lui che continua a sbombardare incessamente per questa costosa statua, perchè non fa come i comuni mortali e i soldi che mancano (oltre quelli che da la Fondazione) non li chiede in banca, magari accendendo un mutuo su una delle tante proprietà che la Curia ha??
Caro vescovo, se la vuoi, pagatela. Fai un atto di dignità e dimostra che sono solo dicerìe e cattiverie quelle che circolano sull’attitudine allo scrocco della chiesa, verso lo stato italiano. Dai un bell’esempio a tutti!!
Inoltre non è affatto vero che ‘tutti la vogliono’!!
Le aziende continuano a chiudere, la disoccupazione cresce in maniera vertiginosa e ci si preoccupa di una statua? Ma per favore! Se la vogliono la pagasse il Vaticano, altrimenti quei soldi vengano usati come fondo di solidarietà per disoccupati e famiglie. “Deve essere fatta”? Gli ordini li vada a dare in un altro Stato, non qui da noi
Macerata si conferma tra le capitali indiscusse del clientelismo cattocomunista codino.
Capisco che S.E. il Vescovo voglia lasciare un segno tangibile della presenza in città di Matteo Ricci e non solo, però non dovrebbe permettersi di prenderci per ignoranti con quel “.. a me è toccata la scelta dell’artista che è caduta su Cecco Bonanotte, artista di fama mondiale nato a Porto Recanati. Basta guardare il suo sito internet e qualcuno, allargando gli orizzonti si renderà conto del suo prestigio”.
Poi la chiesa lamenta che non ci sono più i fedeli… e ci credo con questa arroganza, con questo distacco dalla gente comune e dai suoi problemi, cosa c’è di strano?
I notabili della chiesa sono come la classe politica, autoreferenziata e totalmente estranea alla vita quotidiana della gente normale!!
Un bel gesto sarebbe dire: ‘Con la crisi che c’è, scegliamo di essere morigerati nella spesa per la statua e ciò che viene risparmiato, lo devolviamo a chi ne ha bisogno….’
di sicuro Gesù avrebbe fatto così!!
Caro Monsignor Giuliodori, che caduta di stile!
Ma Lei, come altri professionisti venuti a Macerata e accolti in modo provincialistico perchè portatori di fede e cultura, capiscono ben presto come funziona il meccanismo cervellotico del maceratese ed alle fine anche Lei si scopre.
Pensa veramente quello che dice o sta cercando una via di fuga da Macerata?
Ora non coi soldi pubblici.
Concordo in pieno con gli interventi precedenti…
Certo è che il nostro vescovo di cadute di stile ne ha da quando è arrivato qui!
Ma questa è abbastanza grave perchè mentre in giro la gente perde lavoro e i giovani non trovano niente, ma proprio niente da fare e le famiglie arrivano a stento, se ci arrivano, alla fine del mese… un emerito personaggio come un vescovo, vicino a Dio e vicino al popolo si preoccupa di una statua….
A spese di tutti tranne che sue e della Chiesa.
Sono sempre più contenta di dividere la fede dalla Chiesa perchè se le lasciassi unite in un tutt’uno, sarei diventata atea prima della nascita!!
“Deve”??
Non vorrei che Macerata si rivelasse ancora una volta miope e non pronta alle grandi imprese….
Una statua sarebbe una grande impresa?
Una grande impresa sarebbe riuscire a togliere l’impalcatura e riaprire la chiesa di San Filippo, quella, per intenderci, che si trova alla fine di Corso della Repubblica, chiusa dopo il sisma del 1998.
Si batta per questo caro Monsignor Giuladori e alla fine del suo mandato, in caso di esito positivo di sicuro ci sarà spazio anche per una statua in suo ricordo.
Caro Giuliodori la statua la faccia con i soldi del vaticano che quelli dello Stato se li s’ò magnati tutti ! E poi invece di celebrare i morti facciamo vivere degnamente i vivi .
lartista ci è venuto incontro passando da €750000 a € 600000 e sti caxxi non ce lo mettiamo?
cari ciaffi(in qualsiasi cosa ce sta sempre de mezzo)giuliadori e carancini date retta a quello che dice j.p. e riaprite la chiesa di san filippo quella si che è una vergogna maceratese
Lo hanno già notato Gianfranco Cerasi e Gabor Bonifazi nei loro commenti, ma io trovo veramente discutibile che sia un vescovo a dettare se e da chi debba essere realizzata una (seconda?) statua a Matteo Ricci.
Cari Signori anche voi spesso avete consigliato di puntare sul turismo auspicando nuovi posti di lavoro, per la nostra città culturale.Realizziamo un percorso mouseale che va da Piazza San Giovanni, C.so della Repubblica, Piazza della Libertà e Piazza Strambi.Sostituendo anche quei portoni di legno del Teatro Lauro Rossi con altri di vetro mettendo in risalto un eventuale posizionamento del museo riguardante il Risorgimento. inoltre, le pratiche per l’Orologio della Torre Civica sono a buon punto. Tutti insieme dobbiamo credere di più nella nostra città. Questo centro storico è da riqualificare,molti commercianti hanno fatto il loro dovere nella qualità,le Istituzioni devono fare altrettanto.Con il monumento a Padre Matteo Ricci, il centro storico,si arricchirà culturalmente come merita, proprio grazie al contributo dalla vostra generazione. Per Macerata l’ultimo fu quello di Garibaldi. Leggo i nomi del nuovo consiglio di amministrazione di Macerata Cultura.Ottimi professionisti. Diamo a loro il compito di interpellare tutte le imprese marchigiani che in nome del Gesuita maceratese hanno collaborato con le nosre manifestazioni internazionali sia in Cina che in Italia i fondi possono venire anche da loro.Vi prego di non politicizzare questo obbiettivo, la Chiesa di San Filippo sarà ristrutturata e sconfitta la tanta burrocrazia che le ha impedito di farlo in più breve tempo.
Gentile Tacconi, ti ricordo un modo di dire originato da quella saggezza popolare perduta: “scherza coi fonti e lascia stare i santi”.
il consigliere Tacconi dovrebbe provare a spiegare come potrebbe una grossa statua (rispetto all’attuale davanti al Duomo) richiamare quelle grosse frotte di turisti….E soprattutto dovrebbe spiegare come una statua accresca culturalmente la città.
Se fosse così semplice allora basterebbe riempire di statue tutta Macerata…
Oppure, invece che 2 metri costruirne una di 5, no di 10, metri di altezza cosicchè avremmo un incessante flusso turisti dalla Cina; quel flusso che quest’anno NON c’è stato nonostante che, in un recente passato, in tanti abbiano millantato teoriche (ed inesistenti, alla luce dei fatti) vagonate di turisti cinesi in visita in città proprio grazie a Matteo Ricci.
Comprendo che a volte bisogna essere più papisti del papa, ma vorrei ricordare al Consigliere Tacconi che il vescovo chieede di spendere dei soldi pubblici “a maggiore (vana)gloria di Dio” per un INUTILE e costosa statua quando invece questi soldi potrebbero essere destinati in maniera diversa ad aiutare “gli ultimi”…
La mancanza di tatto nei confronti della “gente normale” non ha più limiti nè da parte di alcuni componenti della chiesa nè dalla classe politica. Sinceramente pensavo che gli articoli sulla scala mobile e su una statua da 600.000 euro (magari facciamone anche una da 50 euro per Giuseppe Tucci poverino)fossero una specie di scherzo o di provocazione.
Io non ho parole.
Tacconi, intanto dai il buon esempio: un pò di soldi metticeli di tasca tua.
Non vedo perché si debbano chiedere soldi alle imprese. La volete voi clericali? Pagatevela!!
Ma poi a chi vogliamo prendere in giro? Ma quale turista verrà mai a MC a vedere la statua di Matteo Ricci, che non conosce nessuno?
La chicca, infine, è quando dici: “il centro storico,si arricchirà culturalmente come merita, proprio grazie al contributo della vostra generazione”
a parte l’italiano migliore del solito (ti ha aiutato qualcuno a scrivere, stavolta?), anche questa statua inutile e costosissima, sarà a carico dei GIOVANI, non a carico vostro, che non mollate un attimo il sistema di potere marcio che avete costruito, che vi siete sistemati a spese nostre, che non lasciate mai il vostro posto ai giovani.
Vallo a dire a un precario che deve pagare per questa statua, vedi che bella risposta che ottieni…. quella che meriti.
Io sono allibito. 600.000 euro! Quasi proporrei un presidio permanente di protesta in piazza Strambi…
Ma al di là dell’immoralità evidente per questo progetto in questo momento, chiederei al “caro” (anzi “carissimo”)vescovo di prodigarsi per un’opera ben più importante.
Abbiamo un gioiello a Macerata, la Basilica della Misericordia, che però è deturpata da un muro retrostante (della casa del clero, mi pare).
Che ne direbbe il “carissimo” vescovo di liberare la città da quell’obbrobrio e RIdare a Macerata una vera opera d’arte?
Onorevole Tacconi, ma non le sembra di tradire i suoi elettori sostenendo un’idea che va contro ogni principio del buon senso e del buon governo? Va bene continuare ad essere un galoppino di Ciaffi e di tutta la Santa Chiesa ma si conceda il limite della carità cristiana! A meno che tutto questo scatenare il dibattito su scale mobili e statua non sia un modo per distogliere l’attenzione da qualche manovra sotterranea che state facendo…..
AVETE I SOLDI PER FARE PUBBLICITA’ DELL’ 8×1000 SULLE RETI NAZIONALI (che sono milioni) LI AVETE SICURAMENTE X UNA STATUETTA NO????????????????? eppoi tra i vostri fedelissimi non avete uno scultore? eddai su….NON SIATE RIDICOLIIIII!!!!!!!!
750.000 euro scontate a 600.000 euro?!
Eccellenza, con tutto il rispetto per Lei e per l’artista che ha ritenuto di designare, mi sembra un compenso anacronistico per la situazione sociale ed economica che stiamo attraversando. Neanche Leonardo Da Vinci avrebbe preteso, a suo tempo, una cifra così esorbitante. Inoltre in questi casi sarebbe opportuno assegnare l’opera attraverso un normale bando tra i validissimi artisti che operano nella città di Macerata e la scelta dovrebbe essere subordinata alla presentazione di un bozzetto, da mostrare su internet per valutarne il gradimento generale.
Io credo, Eccellenza, che i Maceratesi desiderano una scelta più improntata alla sobrietà. Si tratta di una statua non di un mausoleo e le priorità di questa città sono altre, visto che dovrebbe essere speso denaro pubblico.
Sono certo che Padre Matteo Ricci sarà ugualmente onorato, come merita, se per la statua a lui dedicata si spenderanno 60.000 euro e non 600.000.
Con rispetto.
E’ evidente che se si decidesse effettivamente di dare seguito a questa scelta della statua, evidenziano una incapacità nello scegliere la forma migliore per investire i soldi (600.000 euro sono un investimento e come tale uno si aspetta che diano un ritorno… ma quando mai avremo folle di turisti che vengono a vedere questa statua?!?!?! saranno soldi buttati via!). Inoltre, visto l’ammontare decisamente spropositato, lasciano piu’ di in dubbio nella gente comune che, come si legge in tutti i commenti prima del mio, ritiene piu’ che esagerato come compenso… il passo successivo e’ pensare che parte di quei 600.000 andranno a finire nelle tasche di qualcuno. Ma fare una bella targa di commemorazione e investire quei soldi stipendiando qualche disoccupato in cerca di lavoro, no?!?!?!?!?!
Scelgo l’artista, scelgo il posto dove piazzarla, contratto x il prezzo però……… PAGATE VOI.
Come disse Totò: “ma mi facci il piacere”.
Per queste porcate immonde di politicanti servi del sistema e del loro stipendio non c’era, una volta, la Corte dei Conti?
@ di chio
E’ un vezzo tipicamente italiano, e mi si passi l’espressione, fare il froxxx con il cuxx altrui…
E’ corretto aggettivare Matteo Ricci semplicemente come “Professore” e non anche come “Padre”?
Il prof. Mignini, addetto di primissima linea a celebrarne la memoria, lo chiama riduttivamente solo “professore”, mettendone così al buio (volutamente?!) l’imprescindibile imprinting di sacerdote cattolico. Entrambe le dimensioni (quella di sacerdote gesuita e quella di scienziato) hanno reso possibile la straordinaria impresa di Li Ma Do. In questa duplice visione la sua città natale dovrebbe ricordarlo, senza forzature polemiche, richiami ad una laicità fuori luogo, incomprensibili cesure identitarie. E se il prof. Mignini, forse perché non maceratese o perchè tardivo scopritore “dell’uomo che venne dalle nebbie d’occidente”, ha qualche difficoltà a chiamarlo anche con l’appellativo canonico di “Padre” , si renda almeno conto che la sua posizione contribuisce gravemente non solo a deformare l’immagine del Ricci, ma gli stessi valori fondanti della laicità . Se P. Matteo Ricci è riuscito a conciliare culture e sistemi tanto diversi, perchè mai i maceratesi (vecchi o di nuova adozione), non riescono a manterne il più alto insegnamento, cioè il suo gigantesco ed intelligente sforzo verso la composizione di visioni diverse?
“Non vorrei che Macerata si rivelasse ancora una volta miope e non pronta alle grandi imprese, se rinunciasse alla statua farebbe un’operazione di autolesionismo”. Qualcuno gli ha chiesto in quale altra occasione Macerata si è mostrata miope e non pronta alle grandi imprese? Forse quando non ha seguito le sue uscite preelettorali?
considerare “miope” e “autolesionista” qualsiasi posizione diversa dalla propria la dice lunga sulla capacità dell’uomo di confrontarsi con gli altri in una dialettica tra pari. ciò non sorprende, vista l’abitudine a muoversi all’interno di una religione/istituzione fondata innanzitutto sul principio gerarchico, dove il capo è tale per disegno divino e come tale quando parla è “infallibile” (e non parlo del PDL).
sorprende un pò di più l’affermazione sulla Cina, dove, come ci spiega il vescovo, “intanto sono state realizzate 4 o 5 statue”. nessuno tra i presenti ha chiesto al vescovo che senso ha usare come metro di paragone quello che fa la Cina (tutta la Cina, con i suoi miliardo e più di abitanti e con la forza della prima economia mondiale e di una ripresa economica a due cifre) con quello che dovrebbe fare Macerata, con i suoi poco più di 40.000 abitanti e una situazione economica/finanziaria comunale segnata irrimediabilmente dai tagli ai finanziamenti agli enti locali (come gli stessi amministratori ci hanno detto)?
spero francamente che la cosa non venga fatta (o se la vogliono fare se la facciano con i fondi dello IOR più che con fondi pubblici). Vedere vigili urbani sguinzagliati per le strade a caccia di divieti di sosta per poter quadrare bilanci comunali che altrimenti dovrebbero tagliare servizi essenziali (per quello che mi riguarda ho già pagato 160 euro di multe nel 2010) passi pure. ma vederli sguinzagliati per finanziare statue realizzate “a maggior gloria” di qualcuno di molto terreno sarebbe incomprensibile.
@ Mus Rugens MIGNINI TARDIVO SCOPRITORE???
Mi scusi casomai sarà vero il contrario…è la Chiesa che tardivamente e opportunamente ha conferito un ruolo cattolico a Li-madou quando si sa benissimo che i gesuiti,ed ogni ordine dei missionari, non sono stati mai graditi alla Santa Romana Chiesa.
Mignini è stato il primo studioso di Padre Matteo Ricci, l’unico che ha varcato le soglie della porta cinese e l’appellativo Professore Matteo Ricci sta a significare proprio la dimensione dell’approccio che Egli ebbe con la “spiritualità” e la cultura dei cinesi…non andò lì da cattolico ma da UOMO che vuole conoscere, e con un rispetto di cui la Chiesa si è appropriata ma che non gli appartiene.
Le ricordo infine caro Mus Rugens che nel 2001 nella chiesa di San Firmano è andato in scena uno spettacolo su testo di Mignini e musiche di Sollima, voce di Ruggero raimondi dedicato a Li-madou…non sarà che i maceratesi hanno scoperto tardi P.Matteo Ricci?
Perchè non troviamo un’altro scultore che, con una “modica” cifra di 100.000€, realizzi la statua e creiamo un fondo (con i restanti 500.000 €) intitolato a M.Ricci, per aiutare la povera gente che non riesce ad arrivare al 10 del mese?
Padre Matteo Ricci cosa ne penserebbe?
ATTENZIONE !!!!!!!
NOTIZIA ANSA
Pare che visti gli unanimi dissensi alla realizzazione della sua statua Padre matteo Ricci sia intervenuto personalmente presso l’arcivescovado e pare lo abbia fatto pure incazzato nero per la grande stupidaggine che si stava per compiere a sua insaputa..
Grande sto Padre MAtteo !!!!!!
600.000 euro????????????? + convegni, festeggiamenti, etc.!!! no comment!!
Nulla da meravigliarsi in una città nella quale, nella facciata del palazzo municipale, campeggia un’immagine della Madonna con sotto l’iscrizione: “Civitas Mariae”, frutto non solo e non tanto di mera devozione popolare e tradizione, ma addirittura di tanto di delibera del consiglio comunale, risalente agli anni ’50, sindaco Otello Perugini, mediante la quale si affidava la città alla Madonna suddetta ……..
Nulla di nuovo in una città nella quale il centro sinistra vinse le elezioni, spodestando la Democrazia cristiana titolare dello scranno di sindaco da decenni, grazie al cavallo di Troia rappresentato dal vice presidente (se non ricordo male) del …. soviet supremo??? no: del sinodo diocesano ……….
Nulla di nuovo in una città nella quale è nato e cresciuto negli anni il pellegrinaggio Macerata/Loreto …..
Una città cattolicissima, a quanto pare …..
Un consiglio a sua eccellenza: non si copra di ridicolo, stia zitto e lasci parlare i tanti servi sciocchi che – più clericali e ruffiani dei preti stessi – non mancano mai, neppure in questa occasione ……
come buttare via tanti soldi
mah xke non li caccia il clero
Peccato caro anonimo(AXEL MUNTHE) Che strilli e abbai da lontano, alla tua età molti di noi operavano politicamente all’arma bianca creando classe dirigente pulita.Ricordalo, nella vita l’anonimo non sarà mai nessuno.Per il mio italiano non preoccuparti, quando ho qualche minuto in più presto attenzione.(non mi aiuta nessuno i miei figli sono fuori e mia mogli ha fatto la 5^ elementare) Hai scelto il nome di questo dottore svedese (Axel Munthe) per le sue specialità di Medico, Psichiatra, Scrittore: in quale di queste tre ti riconosci? Inoltre dare un mio contributo personale come tu mi consigli per il monumento a Padre Matteo Ricci posso anche farlo,solo attingendo dalla mia famiglia perchè dalla politica non ho voluto mai riscuotere compensi.Cerca di credere di più per la tua città contribuendo a farla bella attraverso anche ad eventi storici come questo. Non significa certo sperperare denaro in un momento cosi difficile per l’occupazione, tutto può contribuire ad alleviarla. Macerata “La Dotta” deve riprendersi il suo ruolo nella Regione Marche. Se poi vuoi parlare con il sottoscritto vieni pure in comune dorante il consiglio comunale, chiedi di me attraverso il personale di servizio. Rispetterò il tuo anonimato.
paga tu eccellenza
Arrogante. Attaccato ai soldi pubblici. Vagamente minaccioso. Tutto ciò che un uomo di chiesa non dovrebbe mai essere. L’unica cosa che mi conforta è che, dopo aver sperperato questi 600k euro, il teppista di turno staccherà qualche pezzo anche a questo ennesimo scempio.
Tacconi,
proprio per il sistema marcio, non posso rivelare il mio vero nome, altrimenti sarei preda di rappresaglie di vario tipo. Sono precario, per l’appunto.
Per il contributo personale, mi pare doveroso, visto che vuoi tanto la statua. Perché la dobbiamo pagare noi con le tasse, visti anche i magri stipendi? La pagasse chi la vuole.
Se io voglio una cosa, la compro, non pretendo che me la regalino. E’ chiaro il concetto?
Sulla classe politica di quel tempo, hai ragione, peccato che ora non c’è più e vige l’anarchia totale, l’opportunismo più becero e lo scrocco totale, soprattutto da parte di chi dovrebbe dare l’esempio.
Con questo concludo la polemica.
Axel– condivido in pieno tutte le sue argomentazioni-tranne quella che ha fatto riferimento all’utilizzo della lingua italiana da parte del Sig.Tacconi-
ritengo che per esporre le proprie idee-non bisogna necessariamente essere laureati in lettere-nè il fatto di non esserlo-possa divenire elemento discriminante– fossi in lei x questa cosa chiederei scusa al Sig. Tacconi.. Scusi l’intromissione e mi scusi anche il Sig. Tacconi per un patrocinio non richiestomi. !!!!
cordialità …
Facciamo un bel conteggio per quantificare l’ICI che impropriamente la Chiesa non paga al Comune di Macerata (almeno così afferma la CEE) e forse troviamo i soldi per fare la statua.
Le priorità sono altre, cerchiamo almeno noi cittadini di essere seri, noi cioè che lavoriamo e che sappiamo bene quali crisi sociale sta attraversando il nostro Paese.
Il Comune di Macerata ha destinato con enormi sforzi 120mila euro alla scuola per sistemarne una piccola parte, investire quella cifra per una statua è pazzesco. Se La fondazione dona 300mila euro facciamoci altre cose (vedi orologio della Torre civica) perchè il grande gesuita non ha bisogno di una statua per essere conosciuto, ha già un turismo che deriva dal suo nome.
Al sig. Ivano Tacconi vorrei far presente che l’evento dell’inaugurazione di una statua da 600k euro è storico nella misura in cui tutti dovremo pagare negli anni a venire per le rate che toccheranno al comune per finanziarlo. Inoltre, se i criteri estetici saranno gli stessi che sono stati seguiti per quell’aborto del Lions che hanno messo sulla rotonda della Finanza, l’unico flusso turistico che otterremo sarà di gente che viene a rabbrividire per le scempiaggini con cui abbiamo avuto il coraggio di infarcire la nostra (un tempo) bella città.
Signor vescovo io ricordo con grande piacere un vescovo di macerata purtroppo tragicamente scomparso.Le spiego perchè.
C’era a macerata l’Ass.ne il Ponte Macerata-Argentina che aiutava i ns connazionalifigli di ns emigranti, che rintravano dall’Argentina fuggendo dalla dittatura.
Un giorno Federico Marchetti, che era l’animatore di questa associazione incontrando quel vescovo gli racconto’ che era rientrata una famiglia con due bambini piccoli.Aveva trovato i mobili (una vecchia camera da letto) per i genitori, ma voleva comperare dei lettini nuovi per i bambini. Quel vescovo gli disse:Federico vai a comperare la cameretta per questi bimbi e portami il conto, te la pago io. Ho ancora vivo il viso felice che Federico aveva nel raccontarmelo. Ecco vescovo Giuliodori perchè ricordo con affetto quel Vescovo e perchè molto probabilmante non ricordero’ lei.
Secondo me questo art. non merita neppure di essere commentato…
Ho chiesto a molta gente,qui in Inghilterra, se qualcuno conoscesse Matteo Ricci.Chi mi ha chiesto se era di Pimlico chi se lavorasse da Asda o quale Pub frequentasse.In inghilterra non v’e’ nessuna statua intitolate a costui e neppure la fama e’ cosi vasta.
In cina ci sono 4\5 statue.
E va bene.
Facendo una semplice proporzione calcolero’ per Giuliadori quante ne dovremmo avere in Italia:
5:1.200.000.000=x:60.000
risultato: 5X60.000.000
————–= 0,2.
1.200.000.000
Cio’ significa che possiamo costruire solo 1/5 della statua e cioe spendere solo 250.000 euro che sicuramente la curia custodisce da qualche parte ovviamente senza pagarci una lira di tasse.Cio significa anche che siamo sempre gli ultimi. La cina ha 5 statue noi a Macerata neppure una pensa che occhi verso il futuro abbiamo avuto fino ad ora.Il mio abbiamo ovviamente e’ dedicato a che fa politica e chi fa cultura ecc.
Indi percui la statua si potrebbe fare ma a gratise magari utlizzando qualche artista detenuto o qualche cinese in attesa di pena capitale.
Nulla di personale ma Ciaffi ancora e’ tirato in ballo in ogni cosa pubblica?
Ma i giovani?
A si tutti drogati….ma li capisco delusi al massimo.
Il succo,visto l’epoca,lo ha espresso MR DEHAI LIU.
Faro’ ascoltare pagine di arte musicale cinese.
E cioe’ conquistero come gli altri cinesi anche il mercato musicale italiano.
Viva l’espansionismo cinese alla faccia del gesuita e colleghi.
Ma ve pare che la statua de Ricci sia la cosa più importante de Macerata? Me pare ridiculu. Se parla della statua si o della statua no e non se parla che come trovà lu lavoro alli nostri figli! Questa adè Macerata
Mi rifaccio all’intervento di Tacconi, verso il quale dico subito, nutro rispetto per la sua storia personale e anch’io mi dissocio come hanno fatto altri, dal cattivo gusto e scarsa sensibilità di chi rimarca ,che non sempre la sua esposizione sia in regola con la grammatica. Spesso si scrive di fretta, capita a tutti sbagliare; e comunque mai vorrei, che qualcuno si senta frenato dal dire la propria per timore di essere criticato, in quanto non si senta sicuro nell’ allineare il soggetto col verbo e il complemento. Sono contraria al ” PIACIOMETRO” introdotto qui, proprio per la leggerezza con cui si possano dare valutazioni senza esporsi in qualche modo. E quindi concordo con Tacconi sull’avviso che dà sull’anonimato in qualsiasi maniera si esplichi, o con un nick o con un click.
Fatto il cappello, arrivo al dunque. “Il problema” che ho nel capire Tacconi , non è appunto di natura grammaticale, ma DI SINTASSI POLITICA: mi spiega Tacconi, che vuol dire in pratica questa sua affermazione?
In che alleviamo Macerata, facendola indebitare ora di 100.000 euro per questo kitch monumentale a Padre Matteo Ricci? Io non ci vedo altro evento storico, che la rituale scopritura della statua alla presenza del Vescovo, della Curia e delle massime Autorità politiche, in una giornata auguratamente soleggiata. Mi perdoni, ma non ci arrivo a capire quali vantaggi ne trarrebbe dall’indomani Macerata, nel breve-medio periodo.
” Cerca di credere di più per la tua città contribuendo a farla bella attraverso anche ad eventi storici come questo. Non significa certo sperperare denaro in un momento cosi difficile per l’occupazione, tutto può contribuire ad alleviarla. Macerata “La Dotta” deve riprendersi il suo ruolo nella Regione Marche.”
@Marcelli
Non c’ bisogno di arrivare in Inghilterra per chiedere chi fosse Ricci.
Se la stessa domanda l’avesse posta a Macerata 2 anni fa la quasi totalità dela popolazione avrebbe risposto:
Ricci?
Quello dela pommpa della benzina e del carro attrezzi…
Tacconi,
scusami se ti ho offeso per il non corretto uso dell’italiano. E’ che mi hai fatto arrabbiare con questa presa di posizione assurda, in un momento di crisi economica dei giovani, dei lavoratori e delle famiglie.
Sono contrario alla statua per evidenti motivi economici. Detto questo,se non conosciamo Matteo Ricci lo dobbiamo solo alla nostra ignoranza. E’ stato sicuramene uno dei più grandi personaggi del nostro territorio. sarà degnamente celebrato anche senza statua, che potrebbe essere realizzata quando le finanze lo permetteranno. In Inghilterra non lo conoscono? Vorrei fare un sondaggio e scoprire quanti italioti conoscono Thomas Moore
-> Tamara Moroni.
Leggo sempre con grande interesse i suoi commenti ricchi di richiami e citazioni. Purtroppo anche in questa vivace discussione i commentatori si sono divisi inutilmente su tre fattori C:
1) Costo dell’opera;
2) Clericalismo;
3) Cultura.
Insomma c’è chi ha confuso il costo della realizzazione con il valore della statua, altri che hanno richiamato a quella “Civitas Mariae” nata nel 1952 grazie alla raccolta di firme promossa dalla zelante madre di Libero Paci e altri che, confondendo la cultura con la spettacolazione, immaginano di trasformare Macerata come un grande luna park con finti orologi e sculture passatiste. Comunque sull’arroganza del vescovo e l’ignoranza dei committenti ci siamo trovati in gran parte d’accordo. Ora il problema è superato perché, come ritenevo, il solaio di quella piazza Vittorio Veneto, svuotata di contenuti, di auto e soprattutto di terra, non potrà reggere il peso della base di marmo e del quasi sacro bronzo (Il Messaggero: “Per ospitare la statua di Matteo Ricci obbligatorio rinforrzare la piazza V. Veneto”). Quindi la statua dovrà essere delocalizzata.
Chiudo con una breve citazione:
(ANSA) – GENOVA, 19 MAR – ”La cultura della contrapposizione e del sospetto fa male a tutti”: lo dice l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei Bagnasco.
Per questo, aggiunge, è necessario ”un colpo d’ala verso l’alto, verso la nobiltà della politica che vuol dire il bene comune”. Questo atteggiamento, sottolinea Bagnasco, “non è riservato e doveroso a chi amministra la cosa pubblica, ma obbligo di tutti e consiste tra le altre cose nell”onestà, rispetto delle leggi, dovere e amore alla Città”.
Passando con l’auto davanti a una edicola ho intravisto, di sfuggita, una locandina di un giornale locale in cui colui che avrebbe dovuto realizzare la statua sembra si lasciasse andare a giudizi poco lusinghieri sui maceratesi.
Qualcuno ne sa di più di queste critiche mosse dal quello che -teoricamente- sarebbe stato scelto dal vescovo per la realizzazione del vitello d’oro a Piazza Vittorio Veneto (tra imaceratesi meglio conosciuta come Piazza S. Giovanni)???
E’ già stato detto tutto, quindi aggiungo solo una parola: VERGOGNA!
…ma quanto siete provinciali….!!!!
@ Fabio Marcelli
Lei scrive: “Ho chiesto a molta gente,qui in Inghilterra, se qualcuno conoscesse Matteo Ricci.Chi mi ha chiesto se era di Pimlico chi se lavorasse da Asda o quale Pub frequentasse.In inghilterra non v’e’ nessuna statua intitolate a costui e neppure la fama e’ cosi vasta.”
Fama ed importanza non vanno necessariamente di pari passo. Ad ogni modo, qualche giorno fa la televisione franco-tedesca ARTE, che non è proprio un’emittente clandestina, ha dedicato un’intera puntata della rubrica “Le dessous des cartes” proprio a Matteo Ricci, citando che era di Macerata e spiegando perché si è trattato di una figura eccezionale e di straordinaria importanza.
Non è che la figura di Padre Matteo Ricci non meriti di essere ricordata: al contrario, è un grande motivo di vanto, anche se non adeguatamente valorizzato, per Macerata. E’ l’idea della statua che, da non maceratese, mi sembra inutile e antiquata, tanto più per le modalità con cui viene sostenuta e per i costi che essa comporterebbe.
Per onorare al meglio P.M.R. basterebbe indire un concorso di idee tra gli studenti dell’Accademia e far scegliere alla cittadinanza. Al vincitore un premio/borsa di studio.
La Città sarebbe così chiamata a partecipare democraticamente ed i costi non sarebbero così spropositati. Troppo semplice ed economico? Lo so, per questo non è un’idea praticabile!