Magazzini Popolari
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«Un’ottima minestra in brodo è venduta a L. 0,20 e a L. 0,10 per i poveri, e a L. 0,35 una abbondante minestra asciutta (la domenica), un piatto di carne o di pesce salato a L. 0,65». Sono i prezzi della cucina popolare inaugurata a Macerata nel 1917. Due anni dopo ad essa si affiancarono anche i magazzini popolari «dove verranno vendute a prezzi ridotti merci di largo consumo come stoffe, scarpe, cappelli, mercerie, biancherie». Se ne parla nella puntata di oggi di Maceratando, il podcast curato da Roberto Cherubini. Si racconta anche delle lapidi dedicate a Guglielmo Oberdan e a Cesare Battisti, inaugurato nel 1918.
Il podcast si basa su un’opera monumentale del compianto Franco Torresi e cioè i volumi “La città sul palcoscenico” che raccontano la città negli anni dal 1884 al 1944. All’inizio della settimana il Consiglio comunale di Macerata gli ha intitolato una sala della biblioteca “Mozzi Borgetti”. Per l’occasione la puntata di oggi contiene un episodio dedicato all’iniziativa che ripercorre le motivazioni di Torresi riguardo le sue opere principali.
Franco Torresi è stato un ricercatore ed uno storico minuzioso che in tantissimi anni di lavoro ci ha regalato anche quest’opera che rappresenta un patrimonio enorme per Macerata. Gli episodi possono essere ascoltati cliccando sugli appositi link in fondo alla pagina o tramite tutte le piattaforme podcast. Se volete ricevere la nuova puntata di Maceratando via Whatsapp aggiungete ai vostri contatti il numero +393683174125 e inviate un messaggio per registrarvi al servizio gratuito.
Guglielmo Oberdan e Cesare Battisti
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Da schiavetti portati mediante un anello al naso, siano essi di sinistra, di centro e della destra, da un potere finanziario politico superiore, come nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, presto la povertà provocata da “lor signori” con un casino da Terza Guerra Mondiale ci porterà alla Cucina e ai Magazzini popolari, che verranno assaltati pure da un nugolo di extracomunitari e da clandestini in cerca di cibo.