Guido Castelli, commissario straordinario Sisma 2016
Sono state pubblicate oggi le linee guida del programma del Piano complementare al Pnrr dedicato alle aree del sisma 2009 e 2016, con le indicazioni relative alla fase attuativa dei progetti. Viene così avviata la concessione dei fondi destinati alle imprese dei due crateri, che consente di far partire gli investimenti relativi ad “Avvio, crescita e rientro di microimprese”, “Investimenti innovativi delle Pmi” e “Avvio, crescita e rientro delle Pmi”. Le imprese, ottemperando a quanto riportato nella documentazione pubblicata, potranno ora procedere con la richiesta degli anticipi o procedere con le prime rendicontazioni sugli investimenti avviati. Nelle prossime settimane Invitalia procederà all’erogazione delle risorse. I progetti ammessi e finanziati per le Marche sono 524, l’importo finanziato è di 81 milioni di euro e gli investimenti generati 141 milioni: quasi la metà dell’intera dotazione economica messa in campo.
«Dopo la concessione dei finanziamenti, ora ci sono tutti gli elementi per partire con la messa a terra degli interventi – dice il commissario sisma Guido Castelli – questo significa che può essere avviato concretamente quello che rappresenta forse il più grande pacchetto di investimenti mai dedicato all’Appennino centrale. Ringrazio Invitalia per lo sforzo profuso e la collaborazione dimostrata: in questa fase abbiamo lavorato produttivamente per imporre un sostanziale cambio di passo, orientato alla semplificazione e all’ascolto delle esigenze provenienti dal territorio, che sta ora evidenziando risultati rilevanti. Per comprendere le dimensioni di questa novità basti ricordare che le imprese coinvolte sono in tutto 1.151, le risorse dedicate ai progetti ammontano a 171,6 milioni di euro che, a loro volta, generano investimenti per 296 milioni. Si tratta di un’opportunità unica di crescita, lavoro e innovazione per i nostri territori, che dobbiamo tutti contribuire a rendere il più efficace possibile. Si tratta di un segnale più che incoraggiante nel percorso di riparazione e rilancio dell’Appennino centrale, nei cui confronti si sta investendo in modo corposo e mirato come non mai grazie all’attenzione che il governo e le Regioni gli stanno dedicando. Il fatto poi che le imprese del “cratere ristretto” ammesse al finanziamento delle tre sub-misure esprimano percentuali importanti rispetto al totale è un ulteriore fattore da sottolineare e valorizzare. Le difficoltà da superare non mancano, e per questo lavoriamo ogni giorno, ma il cratere è vivo e lo spirito di rinascita che lo percorre è la migliore premessa per portare a compimento la nostra opera: dare un nuovo futuro di opportunità e crescita a queste terre».
I fondi sono ripartiti in tre sub-misure. La prima, quella per “Avvio, crescita e rientro di microimprese”, è la più pesante, avendo una dotazione di 100 milioni di euro, equamente tra le due diverse modalità di valutazione: a “sportello” e a “graduatoria”. Sono state presentate complessivamente 1.591 domande di accesso al finanziamento e di queste 884 sono state ammesse. Un quarto di queste (25,4%) fa parte del settore manifatturiero, un quinto (20%) delle attività di ristorazione, quindi via via tutti gli altri.
La seconda sub-misura riguarda gli “Investimenti innovativi delle Pmi” e ha una dotazione finanziaria disponibile è pari a 58 milioni di euro che segue due filoni: quella dei voucher per finanziare servizi di consulenza specialistica e quella dei contributi per la realizzazione di progetti di innovazione aziendale. Sono state presentate complessivamente 237 domande di accesso al finanziamento e di queste 220 sono state ammesse. Anche in questo caso, la parte del leone la fa il settore manifatturiero, che assorbe il 39% delle risorse, seguito da informazione e comunicazione (27%).
La terza sub-misura volge lo sguardo ad “Avvio, crescita e rientro delle Pmi” ed è articolata in due programmi, “Nuovi progetti o di sviluppo” e “Consolidamento”, relativi a progetti che prevedono un investimento minimo di 400 mila euro e massimo di 2,5 milioni. La dotazione finanziaria disponibile per la concessione delle agevolazioni è pari complessivamente a 40 milioni di euro. Sono pervenute 196 domande di richiesta di finanziamento e di queste 47 sono state ammesse. In questo caso oltre la metà delle richieste (27) provengono dal settore manifatturiero, che drena oltre il 60% delle risorse. Per tutti i dettagli delle linee guida consultare il sito di NextAppennino o Invitalia.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati