L’ultima messa di don Gilberto Spurio ieri a Visso
di Monia Orazi
Lascia Visso don Gilberto Spurio, il parroco del terremoto che insieme ai suoi parrocchiani aveva condiviso nell’autunno di sette anni fa la sorte di diventare sfollato, a causa del danneggiamento della casa parrocchiale dove viveva.
Si tratta di un avvicendamento comunicato dall’arcivescovo monsignor Francesco Massara, al suo posto arriverà un nuovo giovane sacerdote. Dopo oltre 10 anni alla guida della parrocchia di Visso, don Gilberto si è congedato ieri dai suoi parrocchiani con una messa nella nuova chiesa di Visso, che è stata molto partecipata e piena di commozione, il sacerdote ha salutato tutti con la sua voce ferma e serena, rivolgendo parole affettuose alla comunità. Presenti anche tanti parrocchiani di Ussita e Castelsantangelo sul Nera, perché dalla primavera del 2021 dopo la morte di monsignor Nello Tranzocchi, don Gilberto Spurio si recava a dire messa anche nei due centri limitrofi a Visso.
In questi anni difficili del post terremoto, con il suo modo di fare schietto e deciso, il sacerdote già stimato e benvoluto da tutta la comunità, era diventato ancora di più un punto di riferimento, specie per le tante persone che erano state costrette a lasciare Visso temporaneamente a causa del terremoto. Il sacerdote è sempre stato pronto a dire una parola buona, a rincuorare gli sfiduciati, a farsi portavoce all’esterno delle istanze della sua comunità, della volontà di chi ha scelto di restare e di non lasciare Visso. I parrocchiani di Visso hanno scritto una lettera all’arcivescovo, in cui esprimono il loro forte rammarico per il trasferimento del sacerdote, destinato a prestare servizio a Castelraimondo. In quest’ultimo comune i parrocchiani delle frazioni di Rustano e Brondoleto hanno salutato di recente il parroco frate Gianni Pioli, chiamato ad altro incarico a Macerata.
Don Franco Valeriani
Ieri invece al Lanciano Forum di Castelraimondo si è svolta la cerimonia per la consegna del Lion D’Oro a don Franco Valeriani, originario della zona e per quarant’anni parroco in Umbria, attivo nell’aiuto ai più fragili. Nel 1979 gli viene conferito dal vescovo di Foligno, l’incarico di assistere i giovani tossicodipendenti della diocesi fondando la prima “casa di accoglienza diurna” e successivamente “la casa di accoglienza la Tenda”. Sperimenta insieme ai cittadini di Valtopina una significativa esperienza di recupero dei tossicodipendenti. Fonda nel 1993 “la Stella del Mattino” per assistere i malati di Aids aprendo poi, la casa di accoglienza a Spello per malati terminali di Aids. La sua attività all’estero inizia con progetti a favore dei più poveri in Chiapas (Messico), dove giunge anche, come osservatore di pace a sostegno dei villaggi dei più poveri. Poi il progetto “Chiapas” si allarga al Guatemala ed al Nicaragua iniziando la collaborazione con l’unico ospedale pediatrico per assistere i bambini malati di malattie croniche. Nel 2005 realizza progetti per le comunità più povere dell’India nelle regioni del Tamarindo, Cambra e Radish. Nel 2023 grazie alla donazione delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto si apre una nuova sede della Stella del Mattino. Ieri il presidente del Lions Club Pietro Valeriani con le altre cariche Lions ha consegnato al sacerdote il Lion d’Oro con la seguente motivazione: «Per l’operato dì una persona dotata di grande spirito umanitario, che si è dedicata per tutta la vita, con generosità, all’ascolto e all’aiuto dell’altro, accendendo una fiaccola nell’ora più buia dell’esistenza».
La consegna del Lion d’Oro a don Franco Valeriani
(Clicca per ascoltare la notizia in podcast)
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