Passeggiata sulla pista ciclopedonale
di Mauro Giustozzi
Mancano ancora le finiture, la segnaletica, i dettagli, la posa della resina colorata sull’asfalto che individua le corsie ma i maceratesi non hanno resistito. E, nonostante il sole e le temperature altissime di questi giorni sin dalla mattinata ma anche nel pomeriggio, la nuova pista ciclopedonale esterna all’anello dei Giardini Diaz è frequentata da giovani e meno giovani che la preferiscono rispetto all’identico percorso interno del polmone verde, forse perché la pista è liscia e priva del brecciolino che si trova sulla terra battuta, priva di buche e avvallamenti.
E poi anche perché la novità va assaporata ancor prima che sia tagliato il nastro dell’inaugurazione ufficiale per valutare pro e contro. Dalla presenza di atleti veri o improvvisati lungo la pista ciclopedonale sembra che la novità sia gradita ai maceratesi, consentendo l’utilizzo dell’anello anche nelle ore serali quando i cancelli dei Giardini Diaz vengono chiusi.
La nuova pista ciclopedonale ad anello attorno ai Giardini Diaz e il cantiere sul versante della Terrazza dei Popoli procedono di pari passo rapidamente verso il completamento delle opere che dovrebbero vedere la conclusione entro il mese di agosto.
In questo caso il cronoprogramma stilato prima dell’avvio dei lavori sta rispettando le tempistiche annunciate dal Comune che aveva indicato entro l’estate la chiusura dei cantieri. Del progetto fa parte anche la sistemazione della recinzione che circonda l’anello dei Giardini Diaz che è stata già in parte realizzata, al cui esterno è stata allestita la pista ciclopedonale che consente a chi fa sport di correre o semplicemente camminare in questo apposito spazio. La pista è larga complessivamente 4 metri e prevede due corsie riservate per pedoni e per ciclisti; la corsia pedonale larga un metro e mezzo permette l’agevole incrocio di due pedoni che si muovono in senso opposto così come la corsia ciclabile che è larga invece due metri e mezzo. «Nei prossimi giorni verrà effettuata la posa della resina colorata sulla pista ciclopedonale che è stata già asfaltata – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – Il nuovo skyline dell’anello consente ora ai pedoni ed ai ciclisti di muoversi in sicurezza, senza essere costretti a fare lo slalom tra le auto in sosta selvaggia. Nella Terrazza dei Popoli si può già apprezzare la nuova veduta, dopo l’eliminazione del muro di recinzione e di quello a ridosso dell’anfiteatro, con una visuale completa dei Sibillini. L’opera di rigenerazione della Terrazza dei Popoli e dell’anello dei giardini Diaz si può dire che è in via di ultimazione e probabilmente entro il mese di agosto sarà completata. I lavori più consistenti sono stati effettuati ed ora restano gli interventi di finitura. L’obiettivo di restituire tutta l’area dei Giardini Diaz ai maceratesi si sta concretizzando ed avrà il completamento con la riqualificazione anche del parco verde la cui gara di appalto è in corso».
Terrazza dei popoli
Sul versante della Terrazza dei Popoli è stata effettuata l’impermeabilizzazione della pavimentazione che si trova sopra il parcheggio Centro Storico e si è proceduto poi con un’opera di restyling di una nuova terrazza, più aperta, più sicura, più illuminata, dando un volto nuovo ad uno dei nodi strategici del capoluogo, vista la presenza sia del terminal bus urbano che del sottostante parcheggio. Il progetto si inserisce nell’ambito del programma unitario di rigenerazione urbana del Comune di Macerata denominato ‘MurAperte’ per un importo complessivo di 500 mila euro (intervento a costo zero per il Comune rientrando nel Pnc, piano complementare del Pnrr) e viene realizzato dall’impresa Area Delta di Ascoli. Conclusi questi lavori, dopo la riattivazione del bar della rotonda per completare il totale restyling dell’area dei Giardini Diaz resta solamente la riapertura dell’ex Casa del Custode che è stata completamente ristrutturata lo scorso anno e che ha come destinazione diventare la nuova sede del Museo di Storia Naturale, che vanta un ricchissimo patrimonio, costituito da reperti fossili, minerali, farfalle, coleotteri, reperti di zoologia, conchiglie, piante e acquari.
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