Francesco Micheli con Cinzia Maroni e Carla Moreni
Francesco Micheli ritorna a Macerata ed è protagonista del secondo Aperitivo Culturale. Pienone di pubblico agli Antichi Forni per l’ex direttore artistico del Mof (dal 2012 al 2017), ancora nei cuori di tanti cittadini maceratesi. Al salotto di Cinzia Maroni Micheli è intervenuto insieme a Carla Moreni, giornalista del Sole 24 Ore, sul tema della Lucia di Lammermoor che questa sera esordirà al Teatro Lauro Rossi nello spettacolo Lucia Off che vede alla regia proprio Micheli. L’appuntamento si è aperto con la lettura di Gabriela Lampa della pazzia di Ofelia tratta dall’Amleto e con una suggestione dal film d’azione Il Quinto Elemento di Luc Besson (dove un’aliena canta l’aria della pazzia) per evidenziare come la storia di Lucia parta da lontano e sia capace di parlare alla contemporaneità. «Lucia – dice Moreni – è un’opera romantica in cui la natura diventa elemento fondamentale della narrazione ed è legata all’ambiente romantico scozzese e alla novella di Walter Scott conosciutissima all’epoca in tutta Europa. Donizetti come librettista sceglie un pittore, Salvatore Cammarano (che poi diventerà librettista di Verdi) proprio per meglio rappresentare l’ambiente naturalistico dell’opera». Francesco Micheli ha parlato di Lucia come “espressione dell’età dell’oro del melodramma”.
Un moneto del secondo incontro agli Antichi Forni
La storia dei due giovani è compatibile con Bergamo e l’ambiente sociale e culturale dove è nato l’autore. La ragazza si trova schiacciata dagli uomini della sua famiglia che la costringono ad un matrimonio non voluto ed a rinnegare il suo amore per un rivale del fratello al quale si era legata con lo scambio di anelli nuziali. E la presenza di una famiglia in grado di forzare le scelte delle figlie femmine è durata in Italia per tanto tempo. «Non si sa quello che è successo nella camera nuziale – prosegue Moreni – fatto sta che lei uccide il marito e si presenta insanguinata e priva di senno ai cortigiani che festeggiano le sue nozze». La storia dei due protagonisti ha fatto riflettere Micheli sui giovani di oggi che vivono in un mondo in cui ancora prevale la paura e la difficoltà di incidere sulla propria sorte. Un discorso a parte è stato fatto per la fine del personaggio maschile che si suicida non appena sa che Lucia è morta. Insomma i due giovani pensano che solo in un universo altro potranno trovare la loro felicità, una Giulietta e Romeo in salsa scozzese. Sia Moreni che Micheli hanno poi parlato delle finezze musicali della partitura donizettiana e dell’originario uso della glass armonica (poi sostituita dal flauto) per la scena della pazzia. Pinamonti ha confermato che il particolare strumento sarà utilizzato allo Sferisterio in occasione della rappresentazione in agosto. L’aperitivo ha avuto una dolce conclusione con la cioccolateria di Maga Cacao.
Domani due sceneggiatori televisivi Alessandro Garramone (autore e regista della serie Netflix su Vanna Marchi) e Annalisa Reggi in puro stile De Filippi racconteranno gli uomini e le donne delle tre opere in cartellone.
Il pubblico
La titolare di Maga Cacao con Cinzia Maroni
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