I Simply Red sul palco dello Sferisterio
di Marco Ribechi (foto Massimo Zanconi)
Simply Red rilancia a Sferisterio Live e registra il tutto esaurito in arena. Il secondo grande concerto dell’estate maceratese continua sulla scia del successo riscosso ieri da The Lumineers che avevano incantato la platea in un evento memorabile.
Mick Hucknall
Il gruppo di Mick Hucknall, in auge da oltre 40 anni e con decine di milioni di dischi venduti in tutto il mondo, è approdato a Macerata con il desiderio di non fare da gregario a nessuno. Se con The Lumineers il pubblico era numeroso, con i Simply Red lo Sferisterio si è trasformato per una notte nel Maracanà della musica, con circa 2.500 biglietti venduti, praticamente il limite massimo di capienza. Un pubblico di età più avanzata rispetto al primo show ma altrettanto appassionato e desideroso di cantare, e anche ballare, i successi che i Simply Red hanno disseminato nella storia della musica. Un altro bacino di utenza che però ha dimostrato la stessa passione per la musica dal vivo, sempre in grado di suscitare vibranti emozioni.
Puntualissimo il concerto è iniziato alle 21,05 con il pubblico che però non è stato colto in contropiede e che già da alcuni minuti occupava diligentemente l’arena. Il brano di apertura è anche il nuovo singolo del disco Time, di recentissima pubblicazione, poco più di un mese fa. In successione Trill me, tratto dall’album Stars, il più grande successo della band che a cavallo tra il 1991 e il 1992 è stato identificato come campione di vendite in Gran Bretagna. «Tutto bene? Io sto benissimo» grida Mick Hucknall con la positività che lo caratterizza prima di gettarsi in Fake e nel reggae di Night Nurse. C’è tempo di fare cantare all’intero pubblico di casa “Tanti auguri a te” dedicato al batterista Roman Roth che proprio a Macerata ha compiuto gli anni. Il concerto prosegue con Shades 22, anch’esso tratto dall’ultimo album della band. Un tuffo agli albori della carriera con Holding back the years e It’s only love doing its thing, cover di Barry White per poi approdare al successo planetario di Stars.
Qui il pubblico va in visibilio, batte le mani, gli amanti si abbracciano e scatta la magia.
Nei palchetti il pubblico è in piedi e batte le mani, in platea invece gli spettatori fanno fatica a stare fermi sulle sedie tanta è la carica del groove che la band trasmette nell’aria. Da dietro i suoi occhiali da sole Mick Hucknall appare composto, con un aplomb molto inglese ma traspare anche tanto divertimento e gioia nel cantare. Infatti il concerto non si ferma nemmeno un secondo e prosegue successo dopo successo. Your mirror, Sunrise, Just like you precedono Come to my Aid, anche questo ripescato dal lontano 1985 ma il cui sound appare ancora attualissimo.
Squilla la tromba, sale il sax, la chitarra si fa più funky per Ain’t that a lot of love, Thinking of you e Something got me started, la platea non resiste, alcuni iniziano timidamente ad alzarsi e in breve tempo tutti sono parte della festa.
Per Fairground tutti sono in piedi ad applaudire e muoversi a ritmo con l’allegria nel sangue animati da una contagiosa gioia di liberare i propri spiriti alla musica. Scatta la pausa ma è brevissima (tutto il concerto è andato giù quasi a perdifiato) e, tra le grida dei fan che reclamano alcuni dei pezzi storici, i Simply Red rientrano davanti al muro del bracciale per concedere gli ultimi tre brani. Il loro primo singolo, Money’s Too Tight (to Mention), agli albori della carriera uscito nel 1985. La sferzata rock dello spettacolare Nutbush city Limit, tributo alla regina del rock Tina Turner recentemente scomparsa e If you don’t know me by now, forse il loro brano più iconico e romantico con cui salutano il pubblico maceratese tra gli applausi di una folla impazzita. Domani si replica con i Deep Purple, per un’altra magica notte di musica planetaria, questa volta alle radici dell’hard rock.
In prima fila l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi
La coda all’ingresso nella foto di Fabio Falcioni
Lo Sferisterio nell’iperspazio, tutti in piedi per The Lumineers «Dai cantiamo Macerata» (Foto)
(Clicca qui sopra per ascoltare la puntata in podcast)
Meravigliosi !!!!!!!
Super!!!
Non sono riuscita a prendere il biglietto. Loro sono strepitosi
Solo 1h e 20 molte canzoni non le hanno fatte. Bello, bravissimi ma alla fine solo un bis dopo 70, sembrava che volessero scappare in parte una delusione. Peter Gabriel, Deep Purple, Rolling Stone Bruce Springsteen allora sono scemi che fanno oltre tre ore di concerto? Mah!!! Quasi quasi sarebbe da chiedere il rimborso, così per principio!
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Un concerto davvero strepitoso. Mick Hucknall invecchia ma non invecchia.
Tantissimi anni fa’ sono stato a sentirli
Veramente la capienza è di 3.000 posti.