La presentazione di Inclusive Opera
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Inclusione attraverso l’opera lirica che diventa uno strumento fondamentale per far incontrare chi è disabile e l’intera comunità maceratese. Con un protagonismo che vede nel progetto In-Opera in prima linea anziani, malati di Alzheimer e persone con disabilità che grazie all’opera lirica avranno una partecipazione attiva all’evento.
Francesca D’Alessandro
Che vedrà nei tre appuntamenti previsti a piazza Cesare Battisti il clou di questa edizione. Ad illustrare le finalità e gli obiettivi del progetto il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, l’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità Francesca D’Alessandro, il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio Flavio Cavalli e il direttore artistico del Mof Paolo Pinamonti oltre ai soggetti che collaborano con In-Opera come Anffas, Afam, Nuovi Amici, Papa Giovanni, Di Bolina, Ci sono anch’io, Centro psichiatrico Ast, centro per Alzheimer La sorgente e Ircr Macerata. il progetto In-Opera, promosso dal Comune di Macerata in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e le realtà del terzo settore del territorio, prevede, tra le varie azioni, seminari di formazione sull’opera lirica rivolti agli operatori sociali per avvicinarsi alla musica come strumento di accessibilità e inclusività.
Da sinistra Paolo Pinamonti, Flavio Cavalli, Sandro Parcaroli e Francesca D’Alessandro
Altra attività sarà quella dei giochi ritmici, un vero e proprio allenamento sensoriale in chiave di animazione clinica o, volendo pensare un percorso continuo nel tempo, di abilitazione e riabilitazione di funzioni evolutive inficiate quali il linguaggio, il controllo dei movimenti, il pensiero. «La cultura si mette a servizio del sociale –ha ribadito il sindaco Parcaroli-, ancora una volta e come abbiamo già dimostrato in diverse occasioni promuoviamo in questo modo forme di partecipazione nuove e inedite legate all’evento di punta della nostra città. In-Opera proporrà tre appuntamenti che coinvolgeranno le persone con disabilità ma, più in generale, tutta la comunità affinché si creino momenti di incontro, scambio e indirizzati, appunto, all’inclusione».
Nel programma di In-Opera tre concerti ispirati alle altrettante opere in programma del Macerata Festival 2023 aperti a tutta la cittadinanza in piazza Cesare Battisti: si inizia martedì 25 luglio con i brani della Carmen, domenica 30 luglio con la Traviata e domenica 6 agosto con Lucia di Lammermoor. Sono previsti due appuntamenti per ogni evento: dalle 17 alle 17.45 si svolgerà l’evento dedicato agli anziani ospiti della casa di riposo Villa Cozza, dei centri Alzheimer dell’Afam e del Centro diurno La sorgente dell’Ircr mentre dalle 18,30 alle 19,45 spazio all’evento aperto a tutta la cittadinanza che coinvolgerà bambini, famiglie, giovani e anziani. I cantanti allievi del Conservatorio di Musica ‘Pergolesi’ di Fermo e alcuni artisti coinvolti nel programma dello Sferisterio presenteranno arie famose delle rispettive opere attraverso il contributo dell’esperto che narrerà le vicende e analizzerà i protagonisti. Di pregio, la partecipazione dell’artista ucraina Olena Kocherga, primo flauto solista dell’orchestra di Zaporizhzhia, fuggita dal suo Paese in guerra che ha trovato in Macerata una sua seconda casa.
«Questo è un progetto tagliato su misura delle persone, come amministrazione abbiamo sempre ritenuto prioritario il concetto di inclusione –ha sottolineato l’assessore Francesca D’Alessandro-. Includere significa, infatti, consentire alle persone più fragili di non essere solo fruitori passivi delle attività culturali, ma creare percorsi che rientrino sistematicamente in un’ottica che considera tutte le persone non semplici fruitori, ma possibili produttori di cultura. In questo progetto viene coinvolta l’intera comunità maceratese in uno scambio virtuoso di relazioni nell’ottica di utilizzare la cultura come strumento principe di inclusione. La cultura può e deve diventare una preziosa occasione di coesione e crescita sociale, volta all’inclusione e alla prevenzione delle marginalità e del disagio nelle sue molteplici forme. Su In-Opera punteremo anche nei prossimi anni cercando di fare ancora di più e meglio».
L’intervento del sindaco Sandro Parcaroli
Altre attività di In-Opera sono le visite guidate alla sartoria teatrale e allo Sferisterio per i soggetti affetti da demenza o disabilità cognitive, dando la possibilità di un’esperienza unica visitando il luogo dove nasce la magia dei costumi dell’opera, e i Tis (tirocini di inclusione sociale) rivolti a cinque giovani con disabilità che nelle serate dell’opera svolgeranno il servizio di accoglienza insieme agli operatori preposti. «Questo è un percorso entusiasmante -ha detto il direttore artistico del Mof Paolo Pinamonti– che abbiamo subito affiancato e condiviso. Si tratta di un lavoro importante in quanto la musica, l’ascolto musicale è il momento in cui le nostre sinapsi cerebrali iniziano a funzionare meglio. Un grazie particolare deve andare a Cesarina Comapgnoni che ha predisposto i concerti sia al parco di Villa Cozza che poi in pizza Battisti. Così come è di rilievo la partecipazione di Olena Kocherga, questa flautista che ho conosciuto casualmente attraverso la stampa ma di cui ho potuto apprezzare da subito le sue qualità artistiche e gli abbiamo offerto l’opportunità di collaborare con noi in questa serie di concerti affinchè possa integrarsi facendo quel lavoro per cui lei aveva studiato nella sua città di Zaporizhzhia».
Paolo Pinamonti e Flavio Cavalli
Infine il sovrintende Flavio Cavalli ha tenuto a ribadire come «appena arrivato a Macerata ho apprezzato l’attenzione dell’amministrazione verso il mondo dei disabili e dei disagiati. Il progetto fortemente voluto dall’assessore D’Alessandro ne è una conferma: l’obiettivo da raggiungere, mettendo a disposizione quella che è anche la nostra esperienza nel mondo artistico, è rendere meno disagiate e meno emarginate queste persone con una serie di iniziative che vedono la partecipazione alla vita di tutti i giorni, anche attraverso gli spettacoli musicali, in modo attivo di queste persone che così vengono portate su una strada di normalità assoluta».
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