Le Sae a Pieve Torina
di Monia Orazi
Vorrebbero rientrare nella loro casa appena rinata dalle macerie del terremoto, due famiglie di Pieve Torina, ma da tre mesi sono in attesa che il gestore dell’energia elettrica effettui il riallaccio nelle due abitazioni, che sono parte di uno stesso stabile e si trovano in paese. Nel frattempo restano a vivere nelle Sae. «Abbiamo chiesto di riagganciare il contatore alla rete elettrica, l’edificio è stato demolito e ricostruito – racconta uno degli inquilini – abbiamo inviato via posta elettronica certificata tutti i documenti richiesti, ma ancora non si muove niente. Dopo che li abbiamo contattati ci hanno richiamato due volte i loro consulenti, chiedendo di rinviare i documenti, tra cui il decreto di demolizione e ricostruzione dell’edificio, la planimetria, i dati anagrafici. Siamo anche andati all’ufficio territoriale di zona, ma ci hanno risposto di non sapere nulla di questa pratica».
Non sanno più a che santo votarsi questi pievetorinesi, che dopo anni di attesa hanno finalmente visto completati verso la fine dell’anno scorso, i lavori di ricostruzione dell’edificio, rimasto gravemente lesionato dal sisma, tanto che si è reso necessario demolirlo. «Andrebbe effettuato il riallaccio aereo del contatore – spiega uno dei proprietari, che preferisce restare anonimo – e ci vorrà del tempo. Se il gestore non ci risponde entro breve tempo, rischiamo che nemmeno per l’inizio dell’estate sarà possibile rientrare a casa nostra. Abbiamo già portato i mobili ed è tutto pronto, il metano dopo una settimana che abbiamo chiamato è arrivata la ditta ed ha allacciato il contatore. Non ci spieghiamo perché non si riesca a fare altrettanto per l’energia elettrica, è davvero assurdo. Non si può vivere in una casa senza corrente. Chiediamo di fare presto, perché vogliamo tornare a casa nostra». Per l’allaccio all’energia elettrica sono necessari da 10 a 60 giorni lavorativi, a seconda dei lavori da fare, nel caso di installazione di un nuovo contatore. In questo caso la mancata risposta del gestore sta facendo slittare il rientro nella propria abitazione di queste due famiglie.
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Era meglio inviare con raccomandata assicurata tutti i documenti in copia conforme all’originale. La PEC quando ci sono allegati è meglio evitarla.