I carabinieri sul posto dopo il delitto di Maria Bianchi
Trasferito in osservazione psichiatrica nel carcere di Ascoli Michele Quadraroli. L’uomo, accusato dell’omicidio della madre, Maria Bianchi, 84 anni, uccisa a San Severino lo scorso 27 novembre, ha lasciato il carcere di Montacuto di Ancona una settimana fa.
Michele Quadraroli
Proprio il direttore del penitenziario dorico ha deciso di chiedere il trasferimento ad Ascoli. Intanto l’avvocato Laura Antonelli, legale di Quadraroli ha deciso di affidare allo psichiatra Marco Ricci Messori una perizia sul suo assistito. Gli accertamenti sono iniziati e si trovano a buon punto. Non è invece a buon punto la memoria di Quadraroli, 56 anni. «A volte parla dell’omicidio, sa perché si trova in carcere, ma un attimo dopo magari mi chiede della madre, ad esempio mi dice di andare a prendere i soldi dalla madre» dice l’avvocato Antonelli.
L’avvocato Laura Antonelli
Il 27 novembre, mentre era a casa con la madre, l’uomo aveva avuto con lei una discussione. La psichiatra che lo aveva in cura aveva chiamato i carabinieri perché informato dalla madre di Quadraroli che da qualche giorno aveva smesso di prendere i farmaci che gli erano stati prescritti. La psichiatra aveva poi chiamato i carabinieri che erano andati a fare un controllo. Quando i carabinieri erano arrivati a casa, era stato Quadraroli a aprire la porta. Era sporco di sangue e ai militari aveva detto che la madre era andata a fare la spesa e non sapeva quando sarebbe tornata. I carabinieri avevano poi trovato la donna nel bagno. Aveva ferite al volto e al torace, inferte, hanno ricostruito gli inquirenti, con delle forbici. Ma la causa della morte non è stata quella: Quadraroli ha ucciso la madre, schiacciandole il torace (nel corso dell’autopsia erano stata trovate diverse fratture alle costole).
(Gian. Gin.)
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