Sborgia “lancia” la sua squadra:
«Offriamo tutto il lavoro fatto,
la nostra semplicità e trasparenza»

ELEZIONI CAMERINO - L'ex sindaco ha presentato in piazza Cavour i candidati consiglieri: «Avevamo promesso un impegno sulla ricostruzione e tutti oggi possono osservarlo». Scenderanno in campo in 12. Oltre agli ex amministratori, nuovi ingressi coinvolti dal «risultato - hanno detto - ottenuto negli ultimi anni di amministrazione»

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Sandro Sborgia e i candidati consiglieri

di Giulia Sancricca

Ripartire da dove sono stati costretti a fermarsi il 29 gennaio scorso. Questo è l’obiettivo della squadra dell’ex sindaco di Camerino Sandro Sborgia che – non a caso – si chiama “Ripartiamo”.
Correranno alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno per «portare a termine il lavoro avviato» hanno detto questa mattina in piazza Cavour in occasione della presentazione della lista.

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Il cantiere in piazza Cavour

«Abbiamo scelto questo luogo – l’esordio di Sandro Sborgia – perché è il più importante della città, ma anche emblematico di tutto il lavoro fatto fino adesso: basta guardare la piazza e vedere gru e lavori in corso. Tre anni fa, quando ci siamo insediati, questa era tutta zona rossa, interdetta ai cittadini e priva di ogni forma di sicurezza. Noi siamo partiti da qui: dalla messa in sicurezza del centro e dall’apertura del corso. Oggi questo centro storico, che porta i segni evidenti del sisma, ha un principio di vita. Sono state riaperte alcune attività commerciali e alcuni edifici sono stati riparati e di nuovo abitati. Era questo – ricorda Sborgia – il motivo per cui noi avevamo deciso di assumerci la responsabilità di amministrare questa città, per superare la fase drammatica della ricostruzione e riaccendere la speranza di chi non vedeva il principio della ripartenza. Basta andare anche nei quartieri di periferia della città e vedere, anche in quel caso, gru e cantieri aperti. Ne siamo orgogliosi – ammette – perché è merito dell’amministrazione che, purtroppo, è stata interrotta per cause che ancora dobbiamo comprendere».

Da qui l’intenzione a scendere di nuovo in campo. «Ci ricandidiamo perché pensiamo che il lavoro fatto debba essere portato a termine – ha aggiunto il candidato sindaco – . C’è ancora tanto da fare e pensiamo che sia dovere e diritto del cittadino scegliere la propria amministrazione. Una amministrazione che era stata eletta nel 2019 e interrotta a causa di un accordo sottoscritto di notte, da alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, violando il patto fatto con gli elettori. Ora la parola sta di nuovo alla cittadinanza: noi non abbiamo altro da offrire che tutto il lavoro fatto, la nostra semplicità e trasparenza. Avevamo promesso un impegno sulla ricostruzione e tutti oggi possono osservarlo. Avevamo avviato un lavoro con i tecnici, i proprietari delle strutture, perché si potesse avere una ricostruzione programmata e condivisa».

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Sandro Sborgia

Sono tutti progetti che Sborgia e la sua squadra non vogliono vedere vanificati e per questo invitano gli elettori a fare attenzione per evitare che un cambio di passo possa mettere a rischio e rallentare un viaggio già intrapreso. «Qualche settimana fa – dice Sborgia – c’è stata l’approvazione del programma straordinario della ricostruzione: non è possibile interrompere quel percorso. Abbiamo sentito della volontà di rivedere quel programma e i piani attuativi che sono in fase di approvazione. Non possiamo assolutamente privarci di quegli strumenti perchè mettere in discussione il lavoro fatto significa accettare uno stop e non ce lo possiamo permettere. Non possiamo permettere che i cittadini attendano ancora nelle Sae. Proprio per questo speriamo che siano loro a valutare bene il destino della città, scegliendo con consapevolezza e determinazione. Mi auguro che nella scelta pensino sopratutto al destino di Camerino e dei loro figli». Sandro Sborgia guarda, dunque, a quanto fatto negli ultimi anni e punta alla continuità. «Il motore economico principale di Camerino è l’università – dice – . I ragazzi che la scelgono hanno il diritto di studiare in una città ricostruite e sicura. Se blocchiamo la ricostruzione di nuovo, con altre scelte o progetti, rischiamo davvero che questo centro storico e la città non tornino ad essere quelli che abbiamo conosciuto».

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Alessia Tavoloni

Accanto a chi lo ha accompagnato nella carica di sindaco, sono scesi in campo altri candidati che, sulla scia dell’impegno visto nella passata amministrazione ha deciso di «metterci la faccia». «Ci sono – ha detto Sborgia – Lucia Jajani, già vice sindaco, l’assessore Stefano Sfascia, il delegato alla ricostruzione Luca Marassi, ma anche Vincenzo Luzi, Sauro Trombini. A questi si sono aggiunti nuovi ingressi».

Sono stati loro stessi a presentarsi, spiegando le motivazioni che li hanno spinti a scendere in campo.
«Ho deciso di supportare questa squadra perché ho piena fiducia nelle capacità di tutti – ha detto Alessia Tavoloni – . Credo nell’onestà e nella serietà con cui Sandro Sborgia e i collaboratori hanno svolto il loro compito finora e mi impegnerò affinché possiamo continuare a finire quanto iniziato e fare ancora di più».

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Rossella Paggio

Rossella Paggio non ha nascosto il sostegno che, insieme alla sua famiglia, ha dato a Sborgia nel 2019. «Avevamo riposto molta fiducia in loro e questa fiducia è stata pienamente ripagata. Credo – ha detto – che il lavoro svolto in due anni sia andato molto oltre le aspettative. Conoscendo le capacità del candidato, ma anche la sua grande dedizione, per me è stato un onore essere chiamata a far parte della squadra e ne parlo con un briciolo di orgoglio».

Anche Roberta Fattoretti vuole portare la sua esperienza professionale in Provincia a servizio della città. «Ho fatto parte dello staff per la riabilitazione del polo scolastico di Madonna delle Carceri dove oggi ci sono gli studenti dell’Antinori e dei licei Varano.

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Roberta Fattoretti

Mi sono messa in gioco perché non si può stare sempre a guardare, e magari anche criticare. Voglio metterci la faccia e supportare questa amministrazione. Darò tutto il mio impegno: il lavoro non mi spaventa e la mia esperienza come tecnico, in un momento in cui ce n’è bisogno, credo possa essere un valore aggiunto». È stata la squadra a coinvolgere Mario Tesauri che dice di aver «accettato questa sfida perchè mi piacciono la serietà e l’onestà del gruppo. È tangibile quanto fatto in questi tre anni, nonostante il Covid. La mia esperienza all’università mi ha dato molto e ora voglio restituire a Camerino quanto ho ricevuto. Voglia e determinazione non mi mancano».

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Mario Tesauri

Ha visto la città cambiare dopo il sisma e spera di mostrarla ai figli com’era prima del disastro il vigile del fuoco Gionata Bentivoglia. «Sono onorato di far parte di questa squadra – ha ammesso – e spero di poter contribuire per portare a termine i progetti presentati. Questa non è la Camerino che ricordo: spero di poterla vedere com’era per i cittadini e per i nostri figli che non l’hanno ancora vista».
Poi è stata la volta dei candidati che avevano seguito Sborgia anche nel 2019.

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Gionata Bentivoglia

Sauro Tromboni ha ricordato di «conoscere le problematiche della zona e vorrei portare il mio aiuto per risolverle. Non mi tiro mai indietro – ha ammesso – anche se inizio ad avere qualche anno». L’ex assessore alla Sanità e ai Servizi sociali Stefano Sfascia ritiene necessaria e doverosa la sua ricandidatura «per sostenere – ha confidato – in primis Sandro Sborgia che, oltre a essere il mio sindaco è anche un amico fraterno. Poi perché credo che abbiamo fatto un buon lavoro, con un grande impegno e un grande sacrificio anche da parte dei miei colleghi che hanno sacrificato il proprio tempo per prestare un servizio alla cittadinanza, senza che ci fosse alcun tipo di tornaconto personale. L’amministrazione è stata eletta con un margine importante nel 2019 – ha sottolineato – e credo che la parola debba tornare ai cittadini. Debbono essere loro gli unici ad avere il diritto di mandarlo a casa».

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Sauro Tromboni

Anche l’ex vice sindaco Lucia Jajani non ha nascosto la sua scelta di ricandidarsi con consapevolezza e convinzione. «Tre anni fa – ha confidato – ho deciso di mettermi al servizio della città facendo un salto nel buio, perché non conoscevo il candidato, ma decisi per dare una mano alla mia città e mettermi al servizio con le competenze che avevo. Oggi lo faccio con forte consapevolezza: sono sicura di appoggiare il sindaco che ho conosciuto e apprezzato, ma anche di portare avanti progetti e principi che ci avevano guidato fino a gennaio. Abbiamo fatto abbastanza, nonostante le difficoltà, e abbiamo posto le basi per progetti che vorremmo portare a termine».

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Stefano Sfascia

Assenti per motivi personali gli altri candidati consiglieri Luca Marassi, Sonia Santacchi, Vincenzo Luzi e Alberto Cavallaro «ma li incontreremo nelle prossime occasioni», ha detto Sborgia. Il programma che il gruppo porta all’attenzione dei cittadini parte dalle basi gettate negli ultimi anni e guarda al futuro nel segno, appunto, della continuità.
In testa l’impegno per l’ospedale, ma anche giovani e anziani.

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Lucia Jajani

«Quando si parla di sanità – ha detto Sborgia – non si parla di colore politico: la situazione sanitaria dell’ospedale di Camerino riguarda una intera area montana dove ci sono oggettive difficoltà di vita. Le istituzioni che sono al servizio della cittadinanza hanno il dovere di occuparsi dei più fragili». Sul fronte dei giovani e degli anziani Lucia Jajani ha ricordato il progetto avviato per il quartiere delle associazioni. «Mancano i luoghi dove ritrovarsi e vorremmo portare avanti i lavori avviati per dare una risposta concreta a queste categorie». Il candidato sindaco ha, infine, puntualizzato sul lavoro fatto per il turismo. «Camerino è stata la terza città della provincia in termini di presenze: questo significa che tutto il progetto che avevamo messo in campo, insieme alle varie realtà commerciali e imprenditoriali, ha funzionato. Se i cittadini ce lo permetteranno – ha concluso – vorremmo proseguire su questa strada».

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