Sergio Marzetti
«Non è giunto né formalmente né tanto meno informalmente alcuno “stop” o secco “no” dettato da FdI e Lega sul progetto stesso. Si è raggiunta invece una condivisione unanime nell’approfondire l’impatto della variante stessa all’interno di un tessuto urbanizzato come quello del quartiere di San Marone e in un contesto più generale che riguarda le attività commerciali e problematiche legate alla viabilità».
Così i consiglieri di maggioranza “indipendenti” Simone Garbuglia, Piero Croia, Sergio Marzetti e Paolo Mercuri sul caso della lottizzazione Cristallo dell’imprenditore Germano Ercoli, che la maggioranza ha poi deciso di non portare nell’ultimo consiglio disponibile come era invece prevista. Variante che ha portato anche una scia di polemiche tra gli avversari di Ciarapica, in particolare Mariella Paglialunga e Andrea Doria che corre per Silvia Squadroni. Marzetti comunque, storico esponente del centrodestra con oltre 25 di attività politica alle spalle, ha annunciato che sta seriamente pensando di lasciare e di non ricandidarsi con nessuna lista.
«E’ stata analizzata la proposta sopracitata con tutte le relative relazioni e rilievi forniti dai tecnici, ma con lo stesso incontro si è dato inizio al confronto sul progetto che la politica è tenuta a fare, consona al suo ruolo, fornendo le sue osservazioni con ponderazione e attenta analisi in considerazione del tempo necessario per le opportune valutazioni – dicono i quattro assessori – Come ben spiegato dall’assessore Troiani e come fatto per tutti i progetti dallo stesso presentati alla maggioranza, questa variante ha concluso il suo iter con i tempi necessari per quanto riguarda la parte tecnico-progettuale, al quale però vanno aggiunti i tempi che la politica deve avere per decidere. Per questo motivo era naturale e doveroso esporre il progetto e prendere ulteriore tempo per una piena condivisione e valutazione della fattibilità della proposta da parte di tutte le forze politiche di maggioranza in un’ottica di continuità politico-amministrativa».
«Questa è stata la nostra assunzione di responsabilità dettata dal ruolo che da anni rivestiamo, sempre nell’interesse della collettività, non ci appartiene il “no” a tutto e a tutti, anche ideologico, neanche un calcolo dettato da logiche puramente elettorali e tantomeno il “dilettantismo” al contrario lo sarebbe stato una decisione affrettata e conclusa al termine dell’amministrazione – concludono – Troviamo pertanto sterile e fazioso l’atteggiamento di chi cerca di dividere la maggioranza cercando di trovare a tutti i costi una contrapposizione tra le varie forze politiche, che oggi risultano ancor di più compatte attorno alla figura di Fabrizio Ciarapica e pronte ad impegnarsi per le prossime amministrative».
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Credimi, sono un bugiardo! A parte il sempre spassoso paradosso, per chi ha seguito un po’ la politica civitanovese non può non aver notato la fatica dell’ex assessore lasciato ex da CpK che per cinque anni è stato il suo maggiore fustigatore. Evidentemente tutti quelli che si sentono ” fortissimamente” compatti attorno alla figura del CpK hanno cominciato e da un bel po’ a sentire l’odore dell’estate in cui se non saranno più costretti ad amministrare Civitanova, come molti e giustamente sperano, potranno godersi appieno splendide giornate al mare o altrove. Lontani da una maggioranza più volte mostratasi altro che sfilacciata e rissosa, chi può potrà finalmente rilassarsi, magari ricordando le pressioni fatte a Cpk per estromettere la Gabellieri che aveva preso il suo posto come in quella canzone dei Pooh: ” Nel cuore e nell’anima”.
Il nulla del nulla è più interessante delle dieci righe scritte sopra.