“Audace” la next gen di Silvia Squadroni
«Vogliamo creare la nuova classe dirigente»

ELEZIONI - Hanno dai 19 ai 27 anni e sono i 6 candidati giovani della lista "Siamo Civitanova". Si sono presentati a bordo di un peschereccio. La loro visione è europeista e locale: «Il più grave danno di questa amministrazione è che non lascia nulla alle nuove generazioni. Un museo del mare e della cultura non significa solo murales»

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Da sinistra Nicola Ranieri, Lavinia Bianchi, Silvia Squadroni, Alice Pennesi, Federico Baioni, Alessandra Surano, Giuseppe Lepretti

di Laura Boccanera (foto Federico de Marco)

«Siamo la nuova generazione politica, cosa ha fatto questa amministrazione per consegnarci una città migliore? Vogliamo essere ascoltati e Silvia Squadroni è l’unica possibilità». Federico Baioni, Alessandra Surano, Lavinia Bianchi, Alice Pennesi, Nicola Ranieri e Giuseppe Lepretti, sono la “next gen” della lista Siamo Civitanova in appoggio a Silvia Squadroni, hanno dai 19 ai 27 anni e la voglia di incidere nella politica ed operare un cambiamento.

lista-siamo-civitanova-squadroni-FDM-5-325x217Ad appoggiarli il “senior” Andrea Doria che però come loro 20 anni fa iniziò il suo percorso politico con l’allora sindaco Erminio Marinelli: «Sono contento di dare una mano perché mi rivedo in loro, avevo la loro età quando entrai in politica nel 2000 e ci fu una forte ventata giovanile nelle liste. Attualmente nessuna altra lista delle amministrative ha una compagine giovane come la nostra». I ragazzi e le ragazze della Squadroni hanno presentato oggi i loro obiettivi e proposte a bordo di “Audace”, peschereccio del porto di Civitanova che già nel nome vuole raccontare qualcosa di loro, ma anche una scelta “sentimentale” per Lavinia Bianchi, suo nonno infatti, uno degli ultimi maestri d’ascia di Civitanova lo costruì 32 anni fa.

E perché poi il porto è parte integrante dei loro progetti: «Guardiamo all’Europa, allo scambio dialettico su idee e creatività, il nostro obiettivo è ascoltare e dare voce ai giovani perché nessuno mai ci ascolta. Con la Squadroni è stato diverso, l’obiettivo è creare una nuova classe politica – dice Lavinia Bianchi – crediamo che la cultura del mare vada raccontata. Pensiamo che l’unico sviluppo possibile sul porto nasca dal confronto con gli operatori. Nel porto va portata la cultura, come avvenuto con l’Hangar Bicocca a Milano ad esempio. Manca totalmente in città una consapevolezza dell’arte contemporanea che non sono solo i murales. Noi pensiamo ad un museo del mare che ospiti arte, spazi di condivisione. Il danno più grosso di questa amministrazione è che manca di creatività».

La next gen guarda anche al turismo sostenibile: «Abbiamo organizzato il 2 aprile un incontro al Calamaretto con operatori e con il docente Valerio Temperini, interverranno Maria Luce Centioni e Antonella Diamanti per parlare di turismo sostenibile e a chilometro zero – aggiunge Alice Pennesi –  vorrei vedere la creazione di un “next gen point” un luogo di aggregazione per i giovani non un Informagiovani come dovrebbe già esistere ma un incubatore sociale dove esprimere idee e bisogni. Creare interazioni con le attività locali per portare i ragazzi nel mondo del lavoro favorendo stage e tirocini, con fidelity card per negozi e musei». «Ho dialogato con tutte le forze politiche ma alla fine ho capito che Silvia Squadroni è l’unica speranza – ha concluso Giuseppe Lepretti – la visione di questo gruppo è eterogenea per età e competenze e credo forse sia davvero un unicum a livello nazionale». 

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Lavinia Bianchi

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Federico Baioni e Alessandra Surano

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Alice Pennesi

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Nicola Ranieri e Giuseppe Lepretti

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