Parco-canile, così può adottare un cane
anche chi non può tenerlo a casa

MACERATA - Il progetto fa parte dei piani dell'assessore Laura Laviano legati agli animali. «Tra questi anche un cimitero e un percorso immerso nel bosco urbano e possibilità». Per realizzarli si dovranno catturare i fondi comunitari

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Laura Laviano

 

di Luca Patrassi

Ne aveva parlato all’atto della presentazione degli obiettivi di legislatura ed ora quell’idea inizia ad assumere una sua fisionomia: l’assessore comunale Laura Laviano – tra le deleghe quella al benessere animale – presenta un progetto, realizzato con il contributo dell’assessore Silvano Iommi, che prevede la realizzazione di un cimitero per i nostri amici a quattro zampe e di un percorso immerso nel bosco urbano che si estende dal parco di Villa Cozza fino a comprendere l’ex fornace Torresi sopra il cimitero.

«Il rapporto uomo-animale – dice l’assessore Laviano – è un tema a me caro, certamente legato alla mia formazione, ma non solo. Se si pensa che una città come Macerata conta ben 9.438 cani e se si pensa quante persone vorrebbero averne uno, ma per vari motivi non possono, il progetto che sto sviluppando insieme all’assessore Iommi è qualcosa di nuovo e rivoluzionario. Pensate a tutte quelle famiglie con bambini o a tutti quegli anziani che non possono avere un animale in casa, o per motivi di spazio o per motivi di difficoltà di accudimento. Bene, tutte queste persone potranno recarsi in questo parco-canile, “adottarne” uno e portarlo a spasso, ma non solo, potranno, con personale specializzato, seguire dei percorsi terapeutici».

Ed ecco alcuni dettagli. «Questo progetto nasce – spiega l’assessore – perché é ormai noto che gli animali contribuiscono attivamente al benessere psicofisico dei loro proprietari, esercitando un effetto positivo in termini di riduzione dell’ansia e dello stress, facilitando i rapporti sociali, stimolando il movimento fisico e suscitando emozioni positive. Parte di questi effetti è dovuta al rilascio di ossitocina, che avviene quando stabiliamo un contatto con l’animale, lo accarezziamo, lo abbracciamo o quando più semplicemente ci limitiamo a uno scambio di sguardi con lui. Queste attività riducono la frequenza cardiaca e respiratoria e la pressione sanguigna, mitigando gli effetti dello stress sul corpo anche in condizioni di forte ansia.

Si può quindi affermare con certezza che gli animali hanno un effetto calmante. A fronte di tanti benefici, come tutte le relazioni affettive, anche la relazione con un animale da compagnia può presentare alcune criticità, legate soprattutto alla rottura del legame dovuta alla morte dell’animale. La realizzazione di un cimitero per animali ha lo scopo di mantenere in vita questo rapporto come per gli umani. Non dimentichiamo che nelle situazioni di isolamento, soprattutto per chi vive solo, l’animale può rappresentare non solo una fonte di compagnia e di conforto, ma può anche favorire le relazioni sociali con altri esseri umani. Chi possiede un animale sa come quest’ultimo sia in grado di avvicinare le persone e di fornire spunti di conversazione, per tutto questo l’importanza di realizzare il  percorso uomo-animale immerso nel bosco urbano».

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L’assessore Silvano Iommi

Altri effetti benefici nella riflessione della Laviano: «Non in ultimo è stato osservato che i proprietari di animali da compagnia tendono a seguire un’alimentazione più sana e a prendersi maggiormente cura di sé, in virtù del senso di responsabilità verso l’animale, che dipende da loro in tutto e per tutto. Inoltre, chi ha un cane è più invogliato a fare attività fisica e ad uscire di casa grazie alla necessità di portarlo a passeggio, avere un luogo adatto a questo tipo di attività e soprattutto vicino al centro della città ne permette l’utilizzo da parte di tutti quei cittadini che non possiedono un’auto, i quali non potrebbero altrimenti godere di un’oasi verde. Gli animali da compagnia in questi anni hanno rappresentato un importante supporto in grado di ridurre anche lo stress dovuto all’epidemia e alla quarantena, in quanto hanno alleviato il senso di solitudine; hanno aiutato a mantenere una routine, legata alle attività necessarie per accudirli, utili a scandire le giornate e a non lasciarsi prendere dall’indolenza, hanno distratto dal pensiero dell’emergenza sanitaria in corso, hanno fornito una fonte di contatto fisico e di conforto, hanno favorito le relazioni sociali on line, hanno permesso in alcuni casi di uscire di casa, portando i cani a passeggio». Il messaggio finale: «Ecco perché con l’architetto Iommi, assessore all’Urbanistica, ci siamo trovati a ragionare su un progetto che abbraccia più categorie. Con i soldi che stanno arrivando dalla comunità europea questo sarà inserito nel prossimo bando, che dovrebbe uscire nei primi mesi del 2022».

 

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