Riccardo Marchetti e Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Elezioni provinciali, nuova segreteria Pd, riunione della maggioranza di centrodestra. Oggi Pd e centrodestra si sono confrontati a distanza negli stessi orari, il primo nella sala riunioni dell’Hotel Grassetti e l’altro da remoto. L’argomento di maggior discussione è quello legato alle elezioni provinciali del prossimo dicembre: sabato prossimo scade il termine per la presentazione delle liste e i partiti ovviamente attendono l’ultimo giro, la vigilia, se non l’ultima ora utile per svelare candidati alla presidenza e consiglieri. Il commissario regionale della Lega Riccardo Marchetti, ripete da tempo che la presidenza della Provincia è una indicazione che arriverà dalla Lega perché ha avuto nel Maceratese il miglior risultato registrato nei vari territori marchigiani nelle scorse elezioni regionali. Al momento però, nessuno ha formalizzato il nome del candidato in pectore, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli. Il centrodestra continua a riunirsi, ma non chiude ancora il tema delle elezioni provinciali, anzi ultimamente partecipano alle riunioni anche ex aspiranti coordinatori di liste civiche quasi a voler confondere ulteriormente la situazione.
Marchetti dice Parcaroli, sottovoce per ora, ma non passano inosservate le scorribande di altri esponenti leghisti alla ricerca di una intesa con Fratelli d’Italia su un sindaco dell’entroterra. La motivazione sarebbe quella del terremoto, qualcuno vi legge anche un tentativo di non far crescere troppo Parcaroli, anche in vista delle politiche. Qualunque sia la motivazione, fatto sta che la matassa delle Provinciali non si sbroglia e vede appunto Parcaroli che non recede dall’obiettivo di guidare la Provincia, anche in virtù dell’essere protagonista e fresco reduce da elezioni storiche che hanno dato la vittoria a Macerata al centrodestra. Poi ci sono le variabili, Fdi non fa nomi ma secondo molti nasconde la candidatura del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ed altre frange del centrodestra che spingono per il sindaco di Matelica Massimo Baldini e per quello di Sarnano Luca Piergentili. Secondo rumors affidabili, il gruppo comunale maceratese della Lega è ben determinato a sostenere la candidatura Parcaroli, tutti i consiglieri sono schierati a favore ad eccezione di uno. In casa Pd il tema delle elezioni provinciali è vissuto di riflesso agli avvenimenti del centrodestra, stante la disparità di forze in campo: possibile una lista unitaria con alcuni candidati espressi dal centrosinistra nell’ottica di una sinergia necessaria per meglio definire la strategia legata ai finanziamenti del Pnrr.
Andrea Perticarari
Quanto alla questione di politica interna, il rinnovo dei vertici locali del partito, il Pd del capoluogo ha ristretto la selezione, per la verità non partecipatissima, a due candidati: per la maggioranza il consigliere comunale Andrea Perticarari e per l’altro fronte il nome che circola è quello di Romeo Renis, già consigliere comunale e ultimamente alla guida di una lista civica, sempre di centrosinistra.
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Arruffone voglio tutto coio niente:”Guardati dalle Idi di maggio”. Oh che Cassio! Ma non basta che sia già venuto Marcantonio Marchetti a seppellirmi per il dominio della Provincia. Chi è che adesso lancia i suoi strali iellati ? E poi non è possibile, ho già comperato i voti di tutti i commercianti dell’Urbe, ho fatto l’elemosina, poca sì, ma è il pensiero… adesso non si dice ma vedrai che fra duemila anni sarà il regalo più strennato e tutti i bisognosi della suburra hanno bevuto e mangiato alla faccia mia. Non posso temere che a maggio qualcosa non vada per il verso giusto. E’ vero Arruffone, ma il senato ti disprezza, va bene che “ dividi et impera “, ma tu hai esagerato e poi lo sai cosa recita il proverbio:” Chi impera da solo, se strozza”. Mai sentito, chi è che profferisce se ridicole sentenze? E’ Silenzio l’indovino. Ah, incatenatelo, passatelo sulla graticola e portatemelo in ceppi! Eccolo Arruffone! Che cianci oh bruto? Casomai brutto e poi con te non mi cambio, nasone. Bruto è tuo nipote e vedrai a maggio chi riconquista il senato! Silenzio l’indovino, tu mi prospetti forse un tradimento? I corvi che ieri sono passati sopra la tua testa hanno lanciato ben 23 gridacci, e secondo me neri come stanno tu arriverai a coglierne qualche centinaio. Non ti capisco Silenzio, che vuoi dire, forse saranno i miei a tradirmi? Ma quali tuoi? Non vedi che non sanno come dirtelo che se sta congrega de sfigati sotto il tuo stesso tetto se rifà come li nemici fecero con Corvatta, la madre dei corvi, che nessuno voleva ma tosto si ripresentava, la stessa fine se va a fa!! Fu grazie a lui che ti vennero consegnati gloria e onori e se poi c’è stato qualche disonore, questo indovinatelo da solo. Oh grande Arruffone coio tutto e stringo niente , rammenti che questa plebaglia lanciò rose e corone d’alloro rinforzato e per un giorno anche in senato si festeggiò. Al secondo Arruffone fosti già sgamato e da allora che aspettano le idi perché finora nessuno congiurò contro te, a differenza tua che lo fai tutti i santi giorni. Pardon, i santi ancora non ci sono, siamo ac ma tu ti avvicini ad essere dc dove c non sta per il natalizio ma per Arruffone col cognome. Ti vedo pensieroso oh grande Arruffone.. Beh, dimmi Silenzio: “Ma quel 23 urlato dai corvi non è lo stesso numero che fra qualche centinaio d’anni verrà accostato a b… de c…?”.