di Luca Patrassi
Chiusa stasera la fase delle assemblee dei circoli, resta il congresso del prossimo 12 dicembre che sancirà l’elezione a segretario provinciale di Angelo Sciapichetti, l’ex assessore regionale ha infatti avuto la meglio sul sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, suo competitor nel corso delle 32 assemblee che si sono svolte nei circoli Democrat della provincia maceratese.
Stasera Macerata ha definito il quadro: la sezione di via Spalato ha visto 82 iscritti esprimersi per Sciapichetti ed 11 per Catena, 11 i delegati assegnati a Sciapichetti ed uno a Catena. Su base provinciale Sciapichetti può contare sul voto di 54 delegati e Catena su quello di 31, percentualmente il 63.5% è con Sciapichetti e il rimanente 36.5% con Catena.
Compassata e di apertura la prima dichiarazione di Angelo Sciapichetti: «Debbo dire che c’è stata una buona partecipazione, gli iscritti hanno capito la proposta che ha portato alla mia candidatura, una candidatura intesa come servizio e che servirà a rilanciare il partito nel segno del rinnovamento. Il risultato che abbiamo ottenuto supera le più rosee delle aspettative: pensavamo che la sfida si risolvesse su 4 o 5 delegati di differenza ed invece abbiano ottenuto un largo consenso. In ogni caso a Leonardo Catena va dato atto dell’impegno e della passione con cui ha svolto la fase congressuale. Quanto al futuro assetto del partito nei prossimi giorni vedremo di trovare quell’accordo unitario che prima non è stato possibile raggiungere. Sono sicuro che ci sarà una disponibilità a lavorare insieme per il partito».
Leonardo Catena, da parte sua commenta: «Si è concluso anche lo spoglio del circolo Pd di Macerata e con esso il congresso provinciale maceratese. Il risultato finale ha visto la partecipazione in tutti i circoli di 762 iscritti. Hanno votato per la mozione di Leonardo Catena 357 iscritti, pari al 47%. Angelo Sciapichetti si afferma, quindi, come segretario provinciale con il 53% di voti degli iscritti e 54 delegati all’assemblea provinciale. A lui un augurio di buon lavoro. Il sistema di voto non proporzionale ha determinato un’affermazione più netta con i delegati che non con i voti. Il Pd maceratese risulta così diviso a metà. La nostra area, in cui si riconoscono tanti giovani e tanti amministratori, lavorerà per il cambiamento e l’innovazione che servono al Partito Democratico della provincia di Macerata e delle Marche. Grazie a tutti per il vostro prezioso sostegno e gli interessanti incontri avuti in queste due intense settimane».
Poco fa anche il commento via social della parlamentare dem Alessia Morani: «Dopo quello di Ancona anche il congresso della federazione di Macerata finisce in sostanziale parità tra gli iscritti. In voti assoluti Sciapichetti prende 405 voti e Catena ne prende 357. Percentuale 53% a 47%… Il vero dato politico di Macerata è la forte affermazione della leadership di Leonardo Catena. Da una parte devono spartirsi 405 voti almeno una decina di dirigenti mentre i voti di Leonardo Catena segnano la sua leadership su metà partito rappresentata da giovani e amministratori della provincia di Macerata. Oggi è, perciò, un giorno buono. Il meglio deve ancora venire».
Dei 1100 iscritti si sono recati al voto in 762, 405 hanno indicato i delegati di Sciapichetti e 357 quelli di Catena. Sciapichetti ha vinto, anche con largo margine, in quasi tutti i circoli Dem più grandi (Macerata, Civitanova, Recanati, Tolentino e Morrovalle tra gli altri), Catena a Potenza Picena e a Corridonia.
(foto di Fabio Falcioni)
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Tutto come da copione, ampiamente previsto.
Talmente scontato che, i bookmakers inglesi, non avrebbero accettato scommesse, visto che i risultati (ancor prima del voto) erano sicuri/quasi certi al 99,9999999%.
Archiviata la fase congressuale (una volta si diceva: “alto momento di democrazia, partecipazione e confronto”, ma -da molti anni- NON è più così) tutto ritorna nel solito (quotidiano) tran tran.
I soliti noti (l’apparato, la nomenclatura, le solite facce) hanno vinto…
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Unico aspetto positivo è che, ancora nel Pd, almeno una minima parvenza di partecipazione esiste ancora.
Una partecipazione “smart”, ridotta, evanescente, intimistica, quasi impalpabile (nulla a che vedere con i congressi DC/PCI di 25/30 anni fa), ma una -pur MINIMA- partecipazione ancora c’è…
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Solo gli ipocriti, i falsi o i conniventi (dentro e fuori il Pd) possono gioire di questa scarsa partecipazione: il partito maggiore della coalizione di centro-sinistra ridotto a fare riunioni che sembrano una rimpatriata scolastica…
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Ma se Sparta non ride non è che Atene non abbia motivo per non piangere.
Nella destra-centro la situazione è ancora più paradossale, cioè infinitamente peggiore: vi è solo una parvenza di partecipazione.
Vi è una partecipazione puramente di facciata in quanto (tra commissari, delegati, ispettori, supervisori, ecc.) sono oramai -da MOLTI anni- che le decisioni vengono prese in riunioni ristrette, lontano dai riflettori e dagli elettori.
La partecipazione e la democrazia, quindi sono solo mera apparenza, visto che (quelle rarissime volte che i simpatizzanti sono interpellati) -se- bisogna votare si vota SOLO ed UNICAMENTE per ratificare decisioni già prese altrove..
Ed anche qui solo gli ipocriti, i falsi o i conniventi ciarlano di democrazia e partecipazione
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Ecco perché, ad ogni elezione, i votanti sono sempre meno.
Una volta la coalizione (o -ancora prima- i partiti che avrebbero formato l’amministrazione, locale e nazionale) che vinceva si avvicinava molto a quel 50% del corpo elettorale (quindi rappresentava la maggioranza dei votanti).
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Da almeno 20 anni a Macerata sono 2 MINORANZE che si scontrano e, chi vince, DIFFICILMENTE rappresenta più del 25/28% del corpo elettorale.
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L’unica risposta possibile NON è: NON vado a votare perché “questo o quello fanno schifo entrambi” (il che spesso, purtroppo, è vero).
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La risposta DOVREBBE essere: OGGI voto Tizio (che mi fa schifo, ma mi fa MENO schifo di Caio)
DOMANI, se i supporter di Caio, volessero vincere dovranno presentare, giocoforza, un candidato MIGLIORE di Tizio…
E se domani vincesse Caio giocoforza che, la volta successiva, i supporter di Tizio dovranno trovarne uno migliore
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Invece con le sole minoranze che votano il voto è sempre, e sarà sempre, al ribasso:
NON si cercherà di presentare il migliore, ma il “meno peggio” (questo è meno corrotto di quello… quello e meno stupido di questo… questo è meno intrallazzatore di quello…. quello è un tantino più pratico di questo)
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Quindi se la politica è ai minimi livelli è anche colpa di chi NON vota
Non ci posso credere….vogliono la morte definitiva…..ancora le solite facce che hanno affossato il PD al punto che lo hanno commissariato in tutta la regione …e questi con la faccia di COCCIO ancora si presentano…alla vergogna non c’è mai fine……
Il nuovo che avanza “avanzi” sostantivo maschile
Residuo o resto (con un accento per lo più spreg.): gli a. del pranzo, della cena .
Il PD ha un problema molto consistente di linea politica,di proposta che raccolga valori qualificanti storicamente la sinistra.
Il dramma è se questa divisione in due parti piuttosto equivalenti investe questo problema di linea.
Catena è il nome di chi è arrivato secondo (il nuovo) ed è il nome di quell’oggetto con la palla al piede che ha designato il vincitore (i soliti noti).