Sorpresa Sciapichetti,
sfida Leonardo Catena
alla segreteria provinciale del Pd

ETERNI CONFLITTI DEM - Questa sera, poco prima della scadenza del termine, l'ex assessore regionale ha dato la sua disponibilità. Il sindaco di Montecassiano non ha gradito: «Avevo accettato la candidatura come figura unitaria che pacificasse i rapporti interni logori dopo anni di contrasti e lotte che ci hanno allontanato dalle persone e dai loro problemi». Sceglieranno gli iscritti al congresso del 12 dicembre

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Leonardo Catena ed Angelo Sciapichetti

 

di Luca Patrassi

Passano gli anni, per la verità dalle scorse regionali soltanto uno, ma il Pd sembra ripartire dalla situazione interna di poco precedente al turno elettorale del 2020. Questa sera, alle venti, è scaduto il termine per la presentazione delle candidature per il congresso provinciale Dem che si svolgerà il prossimo 12 dicembre ed i nomi in ballo sono due. Dunque i buoni propositi di una gestione unitaria sembrano già stati dimenticati ed ognuno dirà che si è tentato di farlo, salvo poi prendere atto dell’indisponibilità dell’altro. Quale che sia la situazione interna al Pd, all’esterno il congresso provinciale si presenta con due candidati alla segreteria che sono il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena e l’ex assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha ufficializzato la propria disponibilità quasi sul filo di lana, poco prima delle 20. Dunque si ripropone un duello che si era già visto in sede di presentazione delle liste elettorali regionali, quando Catena rimase fuori e l’area di suo riferimento, quella che fa capo al parlamentare Mario Morgoni, contestò aspramente le scelte della maggioranza Democrat nelle quali si ritrova appunto Angelo Sciapichetti. Si riparte da due e non da zero, ma è un due che azzera appunto buoni propositi espressi dopo il responso elettorale: nessun accordo tra le correnti e si va alla conta, operazione stavolta riservata ai soli iscritti.

Catena o Sciapichetti per la segreteria provinciale del Partito Democratico che si troverà ad affrontare nell’immediatezza le elezioni provinciali, poi alcuni turni amministrativi nel prossimo anno e le elezioni politiche e ad impostare un’azione di rilancio del partito nei gangli vitali del territorio. Ci si mette all’opera da una parte con Catena sostenuto da Morgoni (per citare il capostipite dell’area riformista) e il maceratese  Sciapichetti con tra gli altri Giannini e Silenzi (giusto per restare sulla costa). Appuntamento per il 12 dicembre, prima delle festività natalizie e dei botti di fine anno: domai ci saranno gli adempimenti formali con la verifica delle firme.

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Il post di Leonardo Catena

Catena in serata ha commentato la sua candidatura con un post sui social: «Me lo hanno chiesto tanti amici, me lo hanno chiesto perché il Pd dopo aver perso la guida della Regione ha continuato a perdere a livello comunale. Dopo una sconfitta storica subita solo nelle Marche il Pd anziché analizzare seriamente la sconfitta e iniziare un percorso di ricostruzione del rapporto fiduciario con elettori e cittadini si è quasi autoassolto ed è piombato nella palude. Ho dato la mia disponibilità a candidarmi come figura unitaria che pacificasse i rapporti interni logori dopo anni di contrasti e lotte che ci hanno allontanato dalle persone e dai loro problemi. Serve ricostruire innanzitutto una comunità politica, a partire dai circoli, in cui ci si senta a casa, ci si rispetti e si lavori con entusiasmo per il bene pubblico. Ho dato la mia disponibilità perché la politica non può asservirsi ai calcoli personali e alle strategie carrieristiche ma deve occuparsi dei problemi. Il Pd ha molti difetti ma sebbene malconcio resta l’unico baluardo contro la destra estremista nel nostro paese. Rappresenta la principale forza politica che quotidianamente da prova di sapere ben governare città e territori. In provincia di Macerata prima la profonda crisi economica poi la devastazione del terremoto e i danni della pandemia hanno determinato una situazione di impoverimento e di aumento delle disuguaglianze, pertanto abbiamo di fronte un compito arduo. Ricostruire un patrimonio materiale e immateriale guardando ad un futuro sostenibile. Un nuovo modello socioeconomico da costruire attraverso profonde transizioni: quella ecologica e quella digitale, quella del lavoro e del modello di welfare, quella della conoscenza, di un nuovo modello di promozione della cultura e di sviluppo turistico. Passaggi che segneranno la vita delle prossime generazioni .Questo è il motivo della mia candidatura. Pacificare e ricostruire un partito inclusivo, coinvolgendo tutte le migliori energie e risorse, giovani e meno giovani, amministratori, iscritti, forze sociali e elettori e dare un contributo a questa fase straordinariamente importante. Credo sia arrivato il momento di mettere a disposizione le mie competenze e la mia passione, acquisite nel mio lavoro di ricercatore e docente universitario e di amministratore locale (sindaco e consigliere provinciale), a servizio della comunità del Partito Democratico e della Provincia di Macerata. È arrivato il momento di aprire insieme una pagina nuova, una fase di rinnovamento e di ritrovato entusiasmo e coraggio».

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