«Giunta regionale pro o contro i vaccini?» La domanda viene posta dalla segreteria provinciale del Pd di Macerata: «La giunta regionale delle Marche non finisce mai di sorprendere – si legge nella nota -. Siamo increduli di fronte agli ultimi comportamenti filo-novax di alcuni esponenti dell’esecutivo regionale. La loro propaganda per tentare di accaparrarsi i consensi no-vax, dopo essersi personalmente vaccinati e messi al riparo, è raccapricciante e mette i marchigiani agli ultimi posti per numero di vaccini somministrati. Grazie a questo comportamento ambiguo, interessato e pernicioso, saremo la penultima regione a raggiungere l’immunità di gregge e rischiamo seriamente nuovi provvedimenti restrittivi a breve. Stando ai dati la nostra regione è passata da circa 15 casi di positività al covid ogni 100.000 abitanti, a quasi 78 casi in poco tempo, con la provincia di Macerata costantemente messa peggio rispetto alle altre; i ricoveri in terapia intensiva sono arrivati al limite della soglia per l’ingresso della regione in zona gialla. In questo scenario che ancora ci vede in piena lotta contro il virus, la contrarietà al vaccino per i giovani dichiarata dall’assessore Latini, l’averlo definito “sperimentale” e con conseguenze sconosciute nel tempo, sono affermazioni gravi che negano le evidenze scientifiche».
Prosegue la nota dei dem: «Gran parte della giunta regionale, rispondendo ai richiami dei partiti nazionali FdI e Lega, è contraria all’obbligo del green pass e intende pagare con i soldi dei marchigiani test salivari per tutti coloro che non intendono vaccinari. Qui non è il Partito Democratico a smentirli ma il Consiglio di Stato che ha recentemente respinto tutte le istanze di alcuni ricorrenti in questa direzione.
Staremo a vedere come il partito di Salvini si comporterà in Parlamento e qui nelle Marche quando il presidente Draghi proporrà l’introduzione dell’obbligo vaccinale, usciranno dal governo o continueranno a predicar bene ma razzolar male?»
Infine una sollecitazione al Governatore Francesco Acquaroli: «Chiediamo al Presidente di fare chiarezza riguardo alla posizione della giunta regionale sull’estensione dell’obbligo del Green Pass e su un eventuale obbligo del vaccino. È inammissibile che un assessore possa instillare dubbi così gravi nella popolazione, mettendone a rischio l’incolumità, senza alcun tipo di documentazione scientifica a sostegno delle proprie tesi. Il Pd prende le distanze da questi assurdi comportamenti e invita tutti quei soggetti ancora scettici, a vaccinarsi. Questo fondamentale strumento e il buon senso nei comportamenti quotidiani, ci consentiranno di uscire dal difficile periodo che stiamo vivendo».
Voi avete speso x i vaccini, noi per i test. viva la libertà di scelta!!!!
Non capisco questo PD, Gramsci...Berlinguer....si rivolterebbero nelle tombe. E sono di sinistra, non questa chiaramente
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Benissimo, Complimenti ai membri della maggioranza, siamo la prima regione che non discrimina chi non si fida dei sieri genici.
Gli elettori si ricorderanno di chi ha un ruolo politico ma per proprio tornaconto ed infischiandosene della costituzione italiana e del bene comune si comporta in questo modo. Tic toc tic toc..il tempo della fine di questi politici pian piano si avvicina
qui siamo al fascismo strisciante e verso un nazi-bolscevismo, sul tipo capitalcomunista cinese. Ormai lo sappianmo da cento anni quale è il piano che hanno in mente l’Alta Finanza e la Massoneria mondiale. Non più governi nazionali eletti democraticamente, ma governi imposti dall’alto con partiti al lumicino, tanto chissenefrega della democrazia.
Il PD non è un partito nato dalla Resistenza. Ormai la nuova Resistenza pacifica la faranno altri, fino alla lotta di popolo. E’ questione di tempo.
Finalmente c’e’ qualcuno che sa ben ragionare con la propria testa ed e’ piu’ che giusto che sia cosi’. Del resto dopo tutto quello che si sente e si vede in giro c’e’ ben poco da fidarsi stare allegri e tranquilli.
Ma cosa aspettano ad isolare il PD ? E il Movimento Cinque Stelle cosa aspetta a prendere le dovute distanze ? forse desidera continuare ad autodistruggersi ? Molto spiacente ma …..contenti loto ……….!
I sinistroidi non hanno capito che in 20 che hanno governato hanno rovinato tutta la Regione MARCHE, e ora insultano la nuova amministrazione?
«L’obiezione ai puritani non è che provano a farci pensare come fanno, ma che cercano di farci fare come pensano.»
(H.L. Mencken)
Il Pd non è un partito nato dal Pci ma da un obbrobrio mentale ancora incomprensibile di D’Alema ed Occhetto dove fare posto ai democristi e renziani che ancora stanno a gracidare e a infracidirsi al suo interno. La Lega nata da una protesta ed dal desiderio di una Padania indipendente, ora è a favore di una Italia divisa in due, menti al nord, no menti al centro e al sud e dove non fa differenza tra politici e semplici polli segnavoti . I FdI sono i nipoti e pronipoti degli amnistiati da Togliatti. Italia Viva è il partito di Renzi che vive all’ombra della coda della mossa del cavallo. I 5stelle, sono la valvola di sfogo di tutti in attesa delle nuove elezioni che ne decreteranno il futuro. Vedo meglio il loro che quello degli altri. Forza Italia, era il partito di Berlusconi e della Dolcevita, adesso con Tajani, Gasparri e Ciarapica è intristito, inutile, aggrappato alle bollicine dell’acqua minerale frizzante.
Invece i migranti sulle navi da crociera, ma pure dopo, coi soldi di chi sono pagati?
Sotto la bandiera del puritanesimo vaccinale possono ritrovare il dentino che avevano perduto.
Non ho mai sentito due parole o letto due righe in cui il Presidente della Regio Marche si sentisse in dovere di invitare i cittadini a vaccinarsi. Solo generici richiami al buonsenso nei comportamenti. Un po’ poco per chi riveste un così alto incarico istituzionale.
Micucci disamina perfetta.
Non capisco perche’ il Presidente della Regione Marche debba invitare i cittadini marchigiani a vaccinarsi. E’ libero di vederla come meglio crede. Quindi.. Bravissimo. Oltretutto sta rispettando il pensiero della maggioranza nel Consiglio e quella dei cittadini nell’intera Regione.Che volete di piu’ ?
Ma abbiamo un Presidente di Regione???
Anch’io sono vaccinata, ma questo non mi impedisce di ascoltare e spesso condivedere le opinioni di chi non vuole vaccinarsi. Mi risulta che in una democrazia sia OBBLIGATORIO ascoltare e rispettare le persone che la pensano diversamente da noi (ed ovviamente con civiltà) senza additarle come delinquenti! La scuola del pensiero unico, però, ci insegna altro, purtroppo!! Alcuni con arroganza pensano che sia non accettabile che ci siano opinioni diverse e CIÒ è indice di grande inciviltà!
Sig. Ferroni, Il Residente della Regione Marche dovrebbe invitare i cittadini a vaccinarsi per rispetto ai lavoratori della sanità, che sono dipendenti della Regione; lo dovrebbe fare per allontanare le restrizioni dannose alla economia regionale e che tante volte ha dichiarato di temere; lo dovrebbe fare per sostenere il pesante lavoro dei suoi assessori e dirigenti che si spendono per la campagna vaccinale. Ma nel suo commento Lei spiega bene perché non lo faccia: in cima alle sue preoccupazioni c’è il mantenimento del consenso di quella parte di elettorato che non si schiera a favore della vaccinazione e, per lo stesso motivo, la stretta osservanza ai dettami della segreteria nazionale. Il tempo della legislatura passa velocemente.
I sanitari sono OBBLIGATI a vaccinarsi, onde non perdere il posto. Così tutti gli altri statali. Ed ora anche i lavoratori delle grosse fabbriche. Nel Ventennio, se non eri scritto al FASCIO perdevi il posto. Ecco perchè siamo al fascismo strisciante, per giungere ad un nazi-bolscevismo. Come in Cina. E tutto per fare ridere Bill Gates, Rockefeller e qualche altro magnate che detengono le azioni delle case farmaceutiche e che, da buoni FILANTROPI, poi foraggiano l’OMS, i partiti e gli uomini di partiti e medici pro-vax, organi di informazione e giornalisti lacchè.
Se stiamo parlando di un’istituzione (e la Regione lo è), ritengo che sia improponibile che essa assuma comportamenti istituzionali di segno opposto a quelli previsti dallo Stato. Un conto la battaglia politica, tutt’altro conto il ruolo istituzionale ricoperto. Altrimenti non è più democrazia, bensì anarchia.