Paolo Notari, Sandro Parcaroli, Antonio Pettinari, Fabrizio Ciarapica e Sabino Morra in occasione della presentazione
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
La Provincia unisce Macerata e Civitanova nel segno di Marchestorie Show che, unico caso nelle Marche, avrà una doppia tappa nella nostro territorio: mercoledì 25 agosto in piazza della Libertà nel capoluogo e l’1 settembre al Varco sul mare di Civitanova, entrambi gli appuntamenti alle ore 21.
La manifestazione, fortemente voluta dalla Regione Marche e organizzata dall’Amat e dalla Fondazione Marche Cultura, è stata presentata stamattina nella sala consiliare della Provincia di Macerata da Paolo Notari, direttore artistico dell’evento, dai sindaci Sandro Parcaroli e Fabrizio Ciarapica e da Antonio Pettinari presidente dell’amministrazione provinciale. Il doppio appuntamento in programma è una sorta di anteprima del festival che tra il 2 e il 19 settembre coinvolgerà tutto il territorio marchigiano, dal mare alla montagna: antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso. Un festival itinerante per scoprire luoghi, tradizioni, cibi, vicende millenarie e storie dei borghi delle Marche e rincorrere emozioni tra spettacolo e divertimento che toccherà 54 comuni, ben 20 dei quali del maceratese con serate previste a Visso, Pioraco, Belforte del Chienti, Treia, Bolognola, Civitanova Alta, Cingoli, Sarnano, Appignano, Matelica, Muccia, San Ginesio, Morrovalle, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Gagliole, Sefro e Serrapetrona.
La serata, condotta da Paolo Notari con la regia di Sabino Morra, vedrà sul palco grandi artisti: Gastone Pietrucci de La Macina, la fisarmonica orchestra di Diego Trivellini, il gruppo Li Pistacoppi di Macerata, quello folk Città di Matelica, il circo Takimiri e il barman Stefano Renzetti con le Marche nel bicchiere. A Macerata si parlerà di fisarmonica e ci sarà anche un omaggio al grande cantante Jimmy Fontana che ha fatto conoscere il maceratese in Italia e nel mondo, come dicono anche le note di un suo grande successo. «Marchestorie coinvolgerà ben 54 comuni delle cinque province marchigiane e nelle tre settimane di programmazione vedrà i piccoli centri del cratere sismico e della dorsale appenninica, così come quelli della costa, animarsi dal giovedì alla domenica. –ha detto Paolo Notari– Tra il tardo pomeriggio e la tarda serata l’offerta avrà per protagonista uno spettacolo che racconterà vicende ed episodi della tradizione del borgo. Ma ci saranno anche chiese e palazzi da visitare, negozi, ristoranti, biblioteche e collezioni da conoscere e vivere. Intere comunità si dischiuderanno come uno scrigno di tesori, per permettere a tutti di attingere a piene mani a valori, saperi, bellezze arricchite da un contenuto speciale: quello della storia che sarà messa in scena. Un viaggio fatto di immagini e interventi musicali grazie anche a 850 artisti locali tra gruppi folkloristici e bande».
Ad evidenziare l’importanza di questa manifestazione sono state le parole del presidente della Provincia, Antonio Pettinari. «La promozione del territorio è un caposaldo da sempre del mio mandato amministrativo – ha detto – e questa iniziativa offre particolare risalto e attenzione al nostro meraviglioso entroterra, composto da tantissimi borghi ricchi di storia, arte, civiltà e umanità. Questi borghi, oggi, vivono con difficoltà a seguito del terremoto, ma desiderano fortemente rimettersi in cammino. Già Macerata e Civitanova presentano eventi di elevata caratura nel campo culturale e dello spettacolo ma in questa occasione saranno le città più importanti e popolose del territorio ad ospitare una manifestazione che poi toccherà altri venti comuni della provincia. Con quella attenzione e responsabilità che ci richiede il momento che stiamo vivendo legato alla pandemia da covid».
A ribadire come il tempo dei campanili debba essere definitivamente accantonato sono stati gli stessi primi cittadini delle due città di riferimento della provincia e di come l’attuale collaborazione esistente ne sia una dimostrazione anche in questa circostanza. «Marchestorie ci darà l’opportunità di compiere un viaggio unico di scoperta e consapevolezza attraverso le narrazioni e le tradizioni del nostro territorio; solo conoscendo in modo profondo la nostra storia possiamo promuovere le Marche, ovunque, nel mondo. –ha sottolineato Sandro Parcaroli– Basta campanilismo tra paesi, la provincia unita valorizza tutto il territorio: io vorrei lasciare, come testimonianza di questo incarico che ho assunto, un territorio maceratese che torni ad essere tra i più belli d’Italia. Anche attraverso questo spettacolo potremo conoscere, noi stessi che viviamo in questa provincia, tutto ciò che c’è di bello e che in tanti casi neppure noi conosciamo. Dunque ben vengano questi appuntamenti che consente ad ogni paese di mettere in evidenza quelle che sono le sue peculiarità».
Anche il collega civitanovese Fabrizio Ciarapica ha ribadito come ci sia una visione comune tra Civitanova e Macerata grazie alla collaborazione costante col sindaco Parcaroli. «Abbiamo la necessità di lavorare insieme, questa doppia data in provincia di Macerata è più che simbolica. – ha ribadito il primo cittadino di Civitanova- . È la testimonianza che i due comuni stanno portando avanti insieme un lavoro che valorizza e che porta beneficio a tutto il territorio, con spirito di collaborazione, mettendo da parte ogni campanilismo che è un retaggio soprattutto calcistico di tanto tempo fa. Pochi giorni fa abbiamo ospitato il gruppo folk Li Pistacoppi che sono andati in scena prima a Macerata poi a Civitanova: una cosa impensabile sarebbe stata sino a qualche anno fa portare i Pistacoppi nella mia città! E’ sciocco dividersi da parte di territori diversi che non sono in concorrenza ma possono operare in sinergia ampliando lofferta di mare, monti, cultura e ambiente. Con Parcaroli ci sentiamo quasi quotidianamente e lavoriamo in sintonia per il bene del territorio». Per prenotare il proprio posto allo spettacolo di domani a Macerata basta seguire il link https://bit.ly/MArCHESTORIEmc.
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Il Patto di Pasta Frolla. Come pensare che un Ciarapica ed un Parcaroli siano in grado di avere una visione comune in comune con chi ha già le idee abbastanza chiare sul fatto che non riescono non dico ad eccellere ma almeno a mostrarsi seriamente consapevoli di essere due sindaci che, suvvia, diciamolo, di sindaco hanno ben poco. Le facili lacrime del Parcaroli, purtroppo seppur copiose non riescono a lavare la smodata ambizione del Ciarapica e a dimostrare che sia in grado di poter decidere autonomamente, rimanendo invischiato in giochetti con Pettinari, il mentore di Ciarapica che dopo l’abbandono non certo indolore da parte di Salvini a cui aveva dato ” anima e core” rimandati al mittente , fu subito accolto da il primo firmatario dello storico seppur da poco “ Asse Sacchi Ciarapica Parcaroli ”. Parcaroli, una volta che Ciarapica riuscirà a diventare presidente di provincia vedrai che il primo festeggiamento si farà con un derby tra Civitanovese e Maceratese per cui dovranno arrivare pure da Bologna e Pescara i celerini a controllare un po’ la situazione, altro che abbattimento dei Campanilismi, forse gli unici, veri ,ironici a volte esagerati segni di un Italia che ancora qualche fierezza ce l’ha. Parcaroli o scappi via oppure per ricordare il regista Moretti fa una cosa: “ Eh dì una cosa da Sindaco di Macerata” con la stessa forza di un principe o padrone di passatella e a Ciarapica il bicchiere faglielo soltanto annusare.
Ciarcaroli o Parcapica?